"Nel corso della elaborazione del bilancio 2013 - ha detto il sindaco Marco Doria - l'amministrazione comunale ha ritenuto necessario portare all'attenzione del Consiglio Comunale e della città, il sistema generale di funzionamento delle aziende partecipate". La finanza locale, ha continuato Doria, sta raggiungendo in chiara evidenza un punto critico. Risulta quindi opportuno fare una riflessione di prospettiva, che deve investire non solo i campi dei servizi sociali e degli interventi sul territorio, ma anche il sistema delle aziende partecipate.
"Non vogliamo privatizzare i servizi pubblici strategici, ma aprire una riflessione di prospettiva - ha sottolineato Doria - in un anno di mandato siamo intervenuti su singoli casi aziendali, sulle emergenze ripetute, ma sempre con gli stessi principi: tutelare il servizio pubblico, garantire il ruolo sociale e l'efficienza aziendale, difendere l'occupazione che è un valore in sé mentre la disoccupazione aumenta, confrontarsi con le parti sociali e gli stakeholder".
Su come valutare la possibilità di cedere una quota di minoranza di Amiu per consentire all'azienda di fare investimenti ha parlato l'assessore al ciclo dei rifiuti Valeria Garotta: " La normativa europea considera il regime delle aziende in house (interamente di proprietà della pubblica)un sistema da superare". L'assessore si riferisce ad una serie di divieti che, ad esempio, impedisce ad Amiu di fare nuove assunzioni, o di partecipare a gare fuori dal territorio comunale.
"Senza il ricambio del personale e senza servizi offerti all'esterno - ha proseguito l'assessore - diventa sempre più difficile fare le scelte che consentano di offrire un servizio migliore ai cittadini". Ma è sugli investimenti che si sofferma l'assessore: "Amiu è un'azienda sana con un buon volume di ricavi che va erodendosi per la sostenibilità ambientale del ciclo dei rifiuti, a partire dalla realizzazione di impianti del trattamento dell'umido, che si rende necessario per consentire la chiusura del ciclo della raccolta differenziata".
"Non vogliamo privatizzare i servizi pubblici strategici, ma aprire una riflessione di prospettiva - ha sottolineato Doria - in un anno di mandato siamo intervenuti su singoli casi aziendali, sulle emergenze ripetute, ma sempre con gli stessi principi: tutelare il servizio pubblico, garantire il ruolo sociale e l'efficienza aziendale, difendere l'occupazione che è un valore in sé mentre la disoccupazione aumenta, confrontarsi con le parti sociali e gli stakeholder".
Su come valutare la possibilità di cedere una quota di minoranza di Amiu per consentire all'azienda di fare investimenti ha parlato l'assessore al ciclo dei rifiuti Valeria Garotta: " La normativa europea considera il regime delle aziende in house (interamente di proprietà della pubblica)un sistema da superare". L'assessore si riferisce ad una serie di divieti che, ad esempio, impedisce ad Amiu di fare nuove assunzioni, o di partecipare a gare fuori dal territorio comunale.
"Senza il ricambio del personale e senza servizi offerti all'esterno - ha proseguito l'assessore - diventa sempre più difficile fare le scelte che consentano di offrire un servizio migliore ai cittadini". Ma è sugli investimenti che si sofferma l'assessore: "Amiu è un'azienda sana con un buon volume di ricavi che va erodendosi per la sostenibilità ambientale del ciclo dei rifiuti, a partire dalla realizzazione di impianti del trattamento dell'umido, che si rende necessario per consentire la chiusura del ciclo della raccolta differenziata".