#grandiabbastanza un progetto che dà voce ai giovani cittadini

Quattro municipi coinvolti, due assessori comunali, sei tra circoli giovanili associazioni e cooperative del terzo settore con il coordinamento della rete Pidida Liguria (Per I Diritti dell’Infanzia e Dell’Adolescenza) e la cooperativa sociale Il Biscione a fare da capofila di un progetto che vede protagonisti i ragazzi della fascia tra i 13 e i 18 anni, minori per la legge, ma #grandiabbastanza per fare proposte, concrete, per il miglioramento dei quartieri in cui vivono

giovani all'inaugurazione di ABCD
#grandiabbastanza è il titolo di un progetto finalizzato all'attivazione di gruppi di ragazzi e ragazze adolescenti di Centri Aggregativi genovesi che propongono semplici e concrete azioni di miglioramento di spazi aggregativi dei loro quartieri, realizzato dal Coordinamento Pidida Liguria, attraverso la Coop Sociale il Biscione come capofila, con il contributo della Fondazione l'Albero della Vita.

“Siamo nella fase mediana del progetto – dice Iuri Pertichini di Pidida Liguria che giovedì pomeriggio ha presentato il progetto nell’ambito della fiera ABCD – abbiamo elanorato con i ragazzi che fanno parte di centri aggregativi le loro proposte di miliramento, ognuna delle quali dà luogo a relazioni con enti diversi, dal Municipio all’Urp”.

Gli scopi del progetto sono sia l’attuazione delle proposte dei ragazzi per il miglioramento dei quartieri - proposte che, come ha sottolineato Pertichini, devono riguardare interventi piccoli, concreti e sostenibili - sia l’accoglimento da parte degli enti delle istanze dei cittadini più giovani, minorenni per la legge, ma grandi abbastanza per essere interlocutori delle istituzioni.

"Un approccio molto sano di cittadinanza attiva, che dà valore allo spirito propositivo dei giovani, ma anche alla bellezza perché vivere in un contesto urbano non accogliente porta altra bruttezza”. È stato il primo commento dell’assessore alla legalità e diritti Elena Fiorini che, da avvocato, ha ribadito che se è vero che per legge i minorenni non possono concludere contratti, le loro istanze, proposte e idee devono essere prese in considerazione da parte delle istituzioni esattamente come quelle dei cittadini maggiorenni.

L’assessore alle politiche giovanili Pino Boero ha apprezzato particolarmente il progetto, “Anche perché va a toccare realtà di quartiere come Ca’Nova, Campasso, San Teodoro, Teglia, Diamante e Centro Storico dove indubbiamente  la vita dei giovani può essere, se non più complicata, più da monitorare che altrove. Sono quartieri in cui se da un lato sono presenti realtà organizzate come l’Arci o gli scout, esiste anche una pluralità di istanze da aprte dei giovani non organizzati e questo progetto può essere un bel banco di prova o per lo meno una specie di lancio delle cose che si possono fare”.

Boero, che ha tra le sue deleghe anche l’Informagiovani, ha posto l’accento sul ruolo di quest’ultimo non solo come area d’interlocuzione specifica, ma anche come luogo fisico destinato ai giovani, invitando i ragazzi e le associazioni a utilizzare lo spazio della gradinata-anfiteatro di Informagiovani che è sempre a disposizione di chi ne faccia richiesta.

Il progetto, attivo da gennaio 2015, ha portato finora all'elaborazione di proposte che sono state presentate ai municipi Ponente, Centro ovest, Valpolcevera e Centro est. Partecipano al progetto l'Arciragazzi Liguria, il Circolo Arciragazzi Vega, la Coop Coopsse, il Circolo Arciragazzi Prometeo, la Cooperativa Villa Perla e il Consorzio Sociale Agorà.

Leggi qui le proposte dei ragazzi e tutte le info sul progetto
6 novembre 2015
Ultimo aggiornamento: 06/11/2015
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