A Parigi Belleville, a Marsiglia la Joliette e il Panier, a Torino Porta Palazzo, a Genova via Pré. “Quartieri che un tempo erano ‘no go zone’ e che oggi sono protagonisti degli itinerari del progetto Migrantour”, così li definisce Enrico Marletto, presidente di Viaggi solidali onlus di Torino, che nel 2010 si è fatto promotore, presso l’Unione Europea, del progetto 'Migrantour, intercultural urban routes' (oltre alle città sopracitate partecipano Firenze, Lisbona, Milano, Roma e Valencia). L’iniziativa delle passeggiate cittadine accompagnate dai migranti nasce come progetto pilota nel 2010 a Torino da un’idea del tour operator di turismo responsabile, e nel 2014 diventa format per un progetto europeo che Viaggi Solidali realizza in collaborazione con Fondazione ACRA-CCS ed Oxfam Italia.
Le passeggiate interculturali, presentate giovedì 25 giugno al Castello d’Albertis museo delle culture del mondo, da settembre si potranno fare anche a Genova (a Torino hanno partecipato 10.000 persone in cinque anni) con un itinerario che va da Principe a piazza don Gallo, passando per la Commenda di san Giovanni di Prè, i Truogoli di santa Brigida, via Prè, via del Campo e i vicoli del Ghetto.
"Genova è il luogo ideale per questo tipo di progetti - ha commentato Carla Sibilla, assessora a cultura e turismo durante la presentazione alla stampa - la nostra città ha da sempre visto arrivi e partenze, e popolazioni diverse incontrarsi nel suo centro storico. Questo progetto, che consente di conoscere il territorio attraverso passeggiate accompagnate dai nuovi cittadini genovesi alla scoperta di quartieri interculturali e cosmopoliti svelando storie e angoli che talvolta neppure chi è nato a Genova conosce così bene, è una proposta concreta che anche qui avrà successo”.
Sibilla ha posto l’accento su come il centro storico, oltre ad ospitare buona parte dei migranti che vivono nella nostra città, abbia oggi al suo interno ben due eccellenze nel campo delle culture del mondo: il Muma-Galata museo del mare e delle migrazioni in Darsena e il Museo delle culture del mondo a Castello d’Albertis. In entrambi sono custodite testimonianze di migrazioni e culture lontane che potranno essere lette da nuove prospettive.
Nel mese di luglio (2, 9 e 16 luglio) sarà possibile provare in anteprima il percorso Migrantour partecipando a una delle tre passeggiate gratuite che si concluderanno con la visita al castello d'Albertis, per l'occasione con biglietto d'ingresso scontato a 3 euro. Il museo nei govedì d'estate è aperto fino alle 22.
Maria Carla Italia, assessora del Municipio centro est che ha patrocinato Migrantour, sottolinea che si tratta di un patrocinio non formale ma di sostanza: è nel centro civico municipale di via Prè che si sono svolti gli incontri di formazione da settembre 2014 a giugno 2015. “Il Municipio ha messo inoltre a disposizione del progetto la profonda conoscenza del territorio, che ha grazie alla rete di centri civici e associazioni. - ha sottolineato Maria Carla Italia - E’ giusto dare spazio a percorsi come quello di Migrantour, perché così come il sentimento di accoglienza si può creare solo attraverso la conoscenza, allo stesso modo l’integrazione non si realizza da sola ma ha bisogno di occasioni. E questo progetto è un’occasione importante”.
Del percorso formativo per gli accompagnatori interculturali hanno fatto parte anche gli approfondimenti sulla storia dell'emigrazione italiana, organizzati con la direzione del Mu.MA presso la mostra permanente MeM al Galata, mentre a Castello d’Albertis sono stati realizzati interventi formativi in collaborazione con i Servizi educativi e didattici del settore musei.
Gli accompagnatori interculturali genovesi sono donne e uomini che vivono in città da periodi più o meno lunghi, da un minimo di qualche anno a un massimo di diversi decenni. Fanno gli insegnanti, i mediatori culturali, gli educatori, ma soprattutto sono appassionati di viaggi e culture.
Nelle strade della città vecchia i nuovi cittadini, originari di America Latina, Africa, Russia ed Europa dell'est, sveleranno le tante culture che hanno contribuito a plasmare la complessità di Genova, passando attraverso le vite e le esperienze delle persone che oggi hanno scelto di abitarci.
Alla presentazione di Migrantour sono intervenuti Maria Camilla de Palma direttrice del Museo del castello d'Albertis, Giovanni Carosio per il Mu.ma. e Rossella Semino per Accraccs, che ha anche introdotto il video realizzato per 'Migrantour Genova'.
Migrantour Genova di cui è capofila la Fondazione ACRA-CCS in collaborazione con Viaggi Solidali, si è sviluppato con il partenariato di Comune di Genova, assessorato legalità e diritti, cooperativa Solidarietà e lavoro, Castello D’Albertis museo delle culture del mondo, Mu.Ma-museo del mare e dell’immigrazione, Centro scuole e nuove culture, in collaborazione con l'associazione delle guide della Liguria e con il patrocinio del Municipio centro est.
Per informazioni e prenotazioni delle passeggiate previste nei giorni 2, 9 e 16 luglio:
Rossella Semino
cell 338 4097001
rossellasemino@acraccs.org
(è richiesta la prenotazione entro la sera precedente)
Per informazioni su Migrantour Genova:
migrantour.genova@viaggisolidali.it
www.migrantour.org
Le passeggiate interculturali, presentate giovedì 25 giugno al Castello d’Albertis museo delle culture del mondo, da settembre si potranno fare anche a Genova (a Torino hanno partecipato 10.000 persone in cinque anni) con un itinerario che va da Principe a piazza don Gallo, passando per la Commenda di san Giovanni di Prè, i Truogoli di santa Brigida, via Prè, via del Campo e i vicoli del Ghetto.
"Genova è il luogo ideale per questo tipo di progetti - ha commentato Carla Sibilla, assessora a cultura e turismo durante la presentazione alla stampa - la nostra città ha da sempre visto arrivi e partenze, e popolazioni diverse incontrarsi nel suo centro storico. Questo progetto, che consente di conoscere il territorio attraverso passeggiate accompagnate dai nuovi cittadini genovesi alla scoperta di quartieri interculturali e cosmopoliti svelando storie e angoli che talvolta neppure chi è nato a Genova conosce così bene, è una proposta concreta che anche qui avrà successo”.
Sibilla ha posto l’accento su come il centro storico, oltre ad ospitare buona parte dei migranti che vivono nella nostra città, abbia oggi al suo interno ben due eccellenze nel campo delle culture del mondo: il Muma-Galata museo del mare e delle migrazioni in Darsena e il Museo delle culture del mondo a Castello d’Albertis. In entrambi sono custodite testimonianze di migrazioni e culture lontane che potranno essere lette da nuove prospettive.
Nel mese di luglio (2, 9 e 16 luglio) sarà possibile provare in anteprima il percorso Migrantour partecipando a una delle tre passeggiate gratuite che si concluderanno con la visita al castello d'Albertis, per l'occasione con biglietto d'ingresso scontato a 3 euro. Il museo nei govedì d'estate è aperto fino alle 22.
Maria Carla Italia, assessora del Municipio centro est che ha patrocinato Migrantour, sottolinea che si tratta di un patrocinio non formale ma di sostanza: è nel centro civico municipale di via Prè che si sono svolti gli incontri di formazione da settembre 2014 a giugno 2015. “Il Municipio ha messo inoltre a disposizione del progetto la profonda conoscenza del territorio, che ha grazie alla rete di centri civici e associazioni. - ha sottolineato Maria Carla Italia - E’ giusto dare spazio a percorsi come quello di Migrantour, perché così come il sentimento di accoglienza si può creare solo attraverso la conoscenza, allo stesso modo l’integrazione non si realizza da sola ma ha bisogno di occasioni. E questo progetto è un’occasione importante”.
Del percorso formativo per gli accompagnatori interculturali hanno fatto parte anche gli approfondimenti sulla storia dell'emigrazione italiana, organizzati con la direzione del Mu.MA presso la mostra permanente MeM al Galata, mentre a Castello d’Albertis sono stati realizzati interventi formativi in collaborazione con i Servizi educativi e didattici del settore musei.
Gli accompagnatori interculturali genovesi sono donne e uomini che vivono in città da periodi più o meno lunghi, da un minimo di qualche anno a un massimo di diversi decenni. Fanno gli insegnanti, i mediatori culturali, gli educatori, ma soprattutto sono appassionati di viaggi e culture.
Nelle strade della città vecchia i nuovi cittadini, originari di America Latina, Africa, Russia ed Europa dell'est, sveleranno le tante culture che hanno contribuito a plasmare la complessità di Genova, passando attraverso le vite e le esperienze delle persone che oggi hanno scelto di abitarci.
Alla presentazione di Migrantour sono intervenuti Maria Camilla de Palma direttrice del Museo del castello d'Albertis, Giovanni Carosio per il Mu.ma. e Rossella Semino per Accraccs, che ha anche introdotto il video realizzato per 'Migrantour Genova'.
Migrantour Genova di cui è capofila la Fondazione ACRA-CCS in collaborazione con Viaggi Solidali, si è sviluppato con il partenariato di Comune di Genova, assessorato legalità e diritti, cooperativa Solidarietà e lavoro, Castello D’Albertis museo delle culture del mondo, Mu.Ma-museo del mare e dell’immigrazione, Centro scuole e nuove culture, in collaborazione con l'associazione delle guide della Liguria e con il patrocinio del Municipio centro est.
Per informazioni e prenotazioni delle passeggiate previste nei giorni 2, 9 e 16 luglio:
Rossella Semino
cell 338 4097001
rossellasemino@acraccs.org
(è richiesta la prenotazione entro la sera precedente)
Per informazioni su Migrantour Genova:
migrantour.genova@viaggisolidali.it
www.migrantour.org