Attesa dal 1993, è stata presentata alla città, in occasione dell’open day (giornata in cui gli interessati possono visitare e conoscere la struttura scolastica), Presenti all’iniziativa le autorità di Comune e Regione.
L’edificio è stato costruito nella zona compresa tra via di Porta Soprana e vico Mezzagalera, uno degli ultimi luoghi del centro storico genovese con evidenti tracce dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
È stata commissionata dal Comune di Genova. I lavori, iniziati alla fine di ottobre del 2010, si sono conclusi nello scorso mese di gennaio. L’opera rientra nel restauro urbano della zona, operato dal Programma di recupero urbano (P.R.U.) di Porta Soprana, di iniziativa pubblico – privata, unitamente alla ricostruzione dell’ex oratorio della confraternita di Nostra Signora del Suffragio, che sarà destinato anch’esso ad attività didattiche.
Le opere relative a quest’ultimo edificio sono attualmente sospese in attesa della definizione degli ulteriori lavori da eseguire alle murature esistenti richiesti dalla Soprintendenza, a seguito di verifica, in corso di esecuzione, della vulnerabilità sismica delle antiche strutture.
Quello di far coincidere un momento di incontro con la giornata dedicata all’apertura alla cittadinanza è un bel modo di presentarsi - ha commentato il Sindaco - “perché c'è molto da presentare: un edificio evidentemente bello, e cominciano a dirlo anche gli studenti e le famiglie degli stessi, un intervento di Regione e Comune, che aggiunge un ulteriore tassello per la valorizzazione del Centro Storico, interventi che vanno a completare quelli iniziati dalle precedenti amministrazioni; dalla facoltà di Architettura, al teatro della Tosse, per arrivare alla recente apertura del mercato coperto in Piazza Sarzano. Un importante punto baricentrico per il quartiere”.
La nuova scuola di piazza delle Erbe, che come detto dall’Assessore Crivello: “un edificio azzurro come il cielo e che ha preso il posto delle macerie, accrescendo così la bellezza del nostro centro storico”, è un plesso che si sviluppa su 2.425 metri quadrati, è costata 6 milioni e 333 mila euro, di cui 3 milioni e 479 mila euro da fondi ministeriali, 720 mila e 600 euro da fondi FAS e 2 milioni e 133 mila euro da fondi del Comune.
Può ospitare 418 alunni, 250 delle elementari e 168 delle medie. Comprende 2 sezioni di 5 classi per la scuola elementare e 2 sezioni di 3 classi per la scuola media, per un totale di 16 classi normali e 3 aule speciali in comune alle due scuole e utilizzate a rotazione. L’immobile, dotato di tutti i servizi accessori (uffici di direzione e segreteria, servizi igienici, aula professori, sala di lettura, mensa e depositi), è articolato in due corpi di fabbrica sovrapposti, oltre a quello dell’ex Oratorio ed è così suddiviso: alla base una zona comprendente due piani che ricalca all’incirca il perimetro originario; sopra, un corpo di tre piani, con andamento planimetrico autonomo dal precedente che consente di assicurare la miglior esposizione delle aule.
Il sistema innovativo di costruzione delle strutture portanti, con casseri a perdere in pannelli isolanti, consente di migliorare le caratteristiche energetiche dell’edificio scolastico. Dal punto di vista impiantistico, la scuola è dotata di un impianto fotovoltaico in copertura, di un impianto per il recupero delle acque piovane utilizzate per gli scarichi dei servizi igienici e, infine, di un impianto di controllo dell’illuminazione delle aule.
All’apertura, presente anche l’assessore del Comune Pino Boero che ha voluto sottolineare l’importanza di una nuova e moderna scuola, oltre all’impegno dell’amministrazione per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, sono stati infatti stanziati dall’amministrazione comunale, quattro milioni di euro per il 2014 e 2 milioni per l’anno 2015 necessari all’adeguamento delle uscite di sicurezza dei plessi scolastici.
Boero ha poi ricordato che presto verranno riaperti anche due nidi, uno in vico delle Rose e un altro in via Pellegrini al Campasso.
Soddisfazione anche per Rosaria Pagano, direttore dell’Ufficio scolastico regionale e per il presidente della Regione Claudio Burlando, che ha presenziato all’incontro, considerando quello di piazza delle Erbe uno degli interventi più riusciti a livello regionale.
La visita che è stata coordinata dal presidente del Municipio Simone Leoncini, si è conclusa con l’intervento del dirigente scolastico Michele Raggi, che ha segnalato l’aumento delle iscrizioni per l’anno prossimo e comunicato di aver avviato l’iter con il Consiglio di istituto per intitolare la scuola a Garaventa, presente in sala anche una sua discendente (Emilia Garaventa) e a don Andrea Gallo, proposta che ha colto i favori dei presenti.
A sorpresa anche la presenza del progettista Jörg Friedrich, che ha trasmesso entusiasmo e simpatia accompagnando le parole ai colori della scuola e della città. Nel suo racconto lo sforzo e la sfida per mantenere i costi senza “ammazzare” l’edificio.
L’architetto ha poi voluto omaggiare la scuola con un’idea: quella di realizzare una mostra ad Amburgo, con i disegni fatti dagli scolari della loro scuola, a tal proposito il progettista ha consegnato al Dirigente scolastico delle cartoline con il disegno della scuola e sul retro bianche, pronte ad accogliere gli elaborati dei 118 bambini che frequentano la scuola “Garaventa-don Gallo”.
vedi le fotografie.
L’edificio è stato costruito nella zona compresa tra via di Porta Soprana e vico Mezzagalera, uno degli ultimi luoghi del centro storico genovese con evidenti tracce dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
È stata commissionata dal Comune di Genova. I lavori, iniziati alla fine di ottobre del 2010, si sono conclusi nello scorso mese di gennaio. L’opera rientra nel restauro urbano della zona, operato dal Programma di recupero urbano (P.R.U.) di Porta Soprana, di iniziativa pubblico – privata, unitamente alla ricostruzione dell’ex oratorio della confraternita di Nostra Signora del Suffragio, che sarà destinato anch’esso ad attività didattiche.
Le opere relative a quest’ultimo edificio sono attualmente sospese in attesa della definizione degli ulteriori lavori da eseguire alle murature esistenti richiesti dalla Soprintendenza, a seguito di verifica, in corso di esecuzione, della vulnerabilità sismica delle antiche strutture.
Quello di far coincidere un momento di incontro con la giornata dedicata all’apertura alla cittadinanza è un bel modo di presentarsi - ha commentato il Sindaco - “perché c'è molto da presentare: un edificio evidentemente bello, e cominciano a dirlo anche gli studenti e le famiglie degli stessi, un intervento di Regione e Comune, che aggiunge un ulteriore tassello per la valorizzazione del Centro Storico, interventi che vanno a completare quelli iniziati dalle precedenti amministrazioni; dalla facoltà di Architettura, al teatro della Tosse, per arrivare alla recente apertura del mercato coperto in Piazza Sarzano. Un importante punto baricentrico per il quartiere”.
La nuova scuola di piazza delle Erbe, che come detto dall’Assessore Crivello: “un edificio azzurro come il cielo e che ha preso il posto delle macerie, accrescendo così la bellezza del nostro centro storico”, è un plesso che si sviluppa su 2.425 metri quadrati, è costata 6 milioni e 333 mila euro, di cui 3 milioni e 479 mila euro da fondi ministeriali, 720 mila e 600 euro da fondi FAS e 2 milioni e 133 mila euro da fondi del Comune.
Può ospitare 418 alunni, 250 delle elementari e 168 delle medie. Comprende 2 sezioni di 5 classi per la scuola elementare e 2 sezioni di 3 classi per la scuola media, per un totale di 16 classi normali e 3 aule speciali in comune alle due scuole e utilizzate a rotazione. L’immobile, dotato di tutti i servizi accessori (uffici di direzione e segreteria, servizi igienici, aula professori, sala di lettura, mensa e depositi), è articolato in due corpi di fabbrica sovrapposti, oltre a quello dell’ex Oratorio ed è così suddiviso: alla base una zona comprendente due piani che ricalca all’incirca il perimetro originario; sopra, un corpo di tre piani, con andamento planimetrico autonomo dal precedente che consente di assicurare la miglior esposizione delle aule.
Il sistema innovativo di costruzione delle strutture portanti, con casseri a perdere in pannelli isolanti, consente di migliorare le caratteristiche energetiche dell’edificio scolastico. Dal punto di vista impiantistico, la scuola è dotata di un impianto fotovoltaico in copertura, di un impianto per il recupero delle acque piovane utilizzate per gli scarichi dei servizi igienici e, infine, di un impianto di controllo dell’illuminazione delle aule.
All’apertura, presente anche l’assessore del Comune Pino Boero che ha voluto sottolineare l’importanza di una nuova e moderna scuola, oltre all’impegno dell’amministrazione per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, sono stati infatti stanziati dall’amministrazione comunale, quattro milioni di euro per il 2014 e 2 milioni per l’anno 2015 necessari all’adeguamento delle uscite di sicurezza dei plessi scolastici.
Boero ha poi ricordato che presto verranno riaperti anche due nidi, uno in vico delle Rose e un altro in via Pellegrini al Campasso.
Soddisfazione anche per Rosaria Pagano, direttore dell’Ufficio scolastico regionale e per il presidente della Regione Claudio Burlando, che ha presenziato all’incontro, considerando quello di piazza delle Erbe uno degli interventi più riusciti a livello regionale.
La visita che è stata coordinata dal presidente del Municipio Simone Leoncini, si è conclusa con l’intervento del dirigente scolastico Michele Raggi, che ha segnalato l’aumento delle iscrizioni per l’anno prossimo e comunicato di aver avviato l’iter con il Consiglio di istituto per intitolare la scuola a Garaventa, presente in sala anche una sua discendente (Emilia Garaventa) e a don Andrea Gallo, proposta che ha colto i favori dei presenti.
A sorpresa anche la presenza del progettista Jörg Friedrich, che ha trasmesso entusiasmo e simpatia accompagnando le parole ai colori della scuola e della città. Nel suo racconto lo sforzo e la sfida per mantenere i costi senza “ammazzare” l’edificio.
L’architetto ha poi voluto omaggiare la scuola con un’idea: quella di realizzare una mostra ad Amburgo, con i disegni fatti dagli scolari della loro scuola, a tal proposito il progettista ha consegnato al Dirigente scolastico delle cartoline con il disegno della scuola e sul retro bianche, pronte ad accogliere gli elaborati dei 118 bambini che frequentano la scuola “Garaventa-don Gallo”.
vedi le fotografie.