“Il teatro Carlo Felice come luogo di riferimento di molte attività, un teatro che si è aperto a molte forme artistiche e che il 21 aprile uscirà da casa sua per andare nello storico Teatro Verdi di Sestri Ponente”. È il
sovrintendente Maurizio Roi a introdurre il concerto del 21 aprile, “prodromo di una serie di eventi futuri”, con una premessa sull’importanza dello storico Teatro di Sestri Ponente, nato come Teatro Sociale nel 1858 e dal 1901 intitolato a Giuseppe Verdi, che in passato era inserito nel circuito nazionale dei grandi teatri di prosa.
L’orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta dalla bacchetta del M° Giovanni Porcile, nel programma della serata, eseguirà la Sinfonia da “Il barbiere di Siviglia” e l’Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e orchestra di Gioachino Rossini, seguite dall’Ouverture in Re maggiore “in stile italiano” D590 e la Sinfonia n.3 in Re maggiore D200 di Franz Schubert. Al clarinetto ci sarà il solista Corrado Orlando.
“Dal punto di vista artistico è stato scelto un programma che coniuga l’aspetto classico con una fruibilità piacevole, divertente - spiega il direttore d’orchestra Giovanni Porcile - Franz Schubert è considerato il trait d’union tra la tradizione mitteleuropea e il gusto italiano per la cantabilità. Infatti l’Ouverture in Re maggiore in stile italiano D590 fu scritta dal compositore viennese nel 1817 come risposta al gusto italiano che stava conquistando Vienna; la Sinfonia n.3 in Re maggiore D200, composta da Schubert a diciotto anni nel 1815, è musica scritta da un giovane per un’orchestra di giovani e tutti i temi sono molto allegri, l’ultimo movimento è come una danza veloce, quasi una tarantella. Il concerto del 21 aprile sarà un felice connubio tra aspetto classico e piacevolezza, cantabilità, divertimento”
Nella prossima stagione è previsto un numero più ampio di concerti al Verdi di Sestri Ponente. È stato siglato un accordo tra il Carlo Felice e il Verdi, frutto di un progetto culturale volto a creare sinergie fra le maggiori istituzioni teatrali cittadine per sviluppare un forte e qualificato polo teatrale nel Ponente, con possibilità di richiamare pubblico da un bacino ancora più ampio di quelli attuali.
C’è voglia di riscoprire la ‘policentricità’ di Genova, come dice Giunio Lavizzari direttore amministrativo dello storico teatro di Piazza Oriani, e il concerto di giovedì 21 aprile ne è un esempio.
sovrintendente Maurizio Roi a introdurre il concerto del 21 aprile, “prodromo di una serie di eventi futuri”, con una premessa sull’importanza dello storico Teatro di Sestri Ponente, nato come Teatro Sociale nel 1858 e dal 1901 intitolato a Giuseppe Verdi, che in passato era inserito nel circuito nazionale dei grandi teatri di prosa.
L’orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta dalla bacchetta del M° Giovanni Porcile, nel programma della serata, eseguirà la Sinfonia da “Il barbiere di Siviglia” e l’Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e orchestra di Gioachino Rossini, seguite dall’Ouverture in Re maggiore “in stile italiano” D590 e la Sinfonia n.3 in Re maggiore D200 di Franz Schubert. Al clarinetto ci sarà il solista Corrado Orlando.
“Dal punto di vista artistico è stato scelto un programma che coniuga l’aspetto classico con una fruibilità piacevole, divertente - spiega il direttore d’orchestra Giovanni Porcile - Franz Schubert è considerato il trait d’union tra la tradizione mitteleuropea e il gusto italiano per la cantabilità. Infatti l’Ouverture in Re maggiore in stile italiano D590 fu scritta dal compositore viennese nel 1817 come risposta al gusto italiano che stava conquistando Vienna; la Sinfonia n.3 in Re maggiore D200, composta da Schubert a diciotto anni nel 1815, è musica scritta da un giovane per un’orchestra di giovani e tutti i temi sono molto allegri, l’ultimo movimento è come una danza veloce, quasi una tarantella. Il concerto del 21 aprile sarà un felice connubio tra aspetto classico e piacevolezza, cantabilità, divertimento”
Nella prossima stagione è previsto un numero più ampio di concerti al Verdi di Sestri Ponente. È stato siglato un accordo tra il Carlo Felice e il Verdi, frutto di un progetto culturale volto a creare sinergie fra le maggiori istituzioni teatrali cittadine per sviluppare un forte e qualificato polo teatrale nel Ponente, con possibilità di richiamare pubblico da un bacino ancora più ampio di quelli attuali.
C’è voglia di riscoprire la ‘policentricità’ di Genova, come dice Giunio Lavizzari direttore amministrativo dello storico teatro di Piazza Oriani, e il concerto di giovedì 21 aprile ne è un esempio.