"Sono qui per onorare la memoria delle vittime, per un tributo alle famiglie che hanno sofferto per questa grande tragedia e per offrire l'aiuto dell'Europa". A dirlo Violeta Bulc, commissario europeo ai Trasporti, giunta questa mattina nel Palazzo della Prefettura di Genova, per incontrare il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, per offrire un aiuto per il crollo del Ponte Morandi e i fondi per lo sviluppo delle Infrastrutture delle nostra regione.
Al centro dell'incontro le norme europee sulla concorrenza, che rischiano di ingessare le procedure del commissario alla ricostruzione del Ponte Morandi. Oltre al rafforzamento delle infrastrutture intorno al sistema portuale e ai problemi che il traffico causa ai cittadini.
“L’Europa è pronta a fare la propria parte – ha detto il commissario Violeta Bulc – per discutere con il governo e le autorità locali della possibilità di rispondere ai bisogni della popolazione e offrire una panoramica dei mezzi e degli strumenti che l’Unione europea può offrire, di cui ho discusso a lungo con il ministro. Per quanto riguarda il crollo del Ponte Morandi - ha concluso - spetterà alle autorità italiane stabilire le responsabilità del disastro. Intanto all'Ue sono arrivati segnali importanti come la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione che è il sindaco di Genova, e l'Agenzia nazionale per la sicurezza infrastrutture che sarà operativa da gennaio".
Tra gli argomenti affrontati, oltre al crollo del Ponte Morandi, il problema della sicurezza delle infrastrutture logistiche. "Stiamo mettendo in campo - ha affermato il ministro Toninelli - tutte le nostre forze per accedere ai fondi europei, agli strumenti e ai mezzi che può fornire l'Europa. Dalla commissaria europea ho ricevuto ottime rassicurazioni. Sono molto colpito dalla sua efficienza e dal suo modo di interagire. Ci ha garantito una certa flessibilità nelle procedure e questo è molto importante per noi".
L'attenzione si è poi spostata sul "Decreto Genova" che desta non poche perplessità tra gli sfollati, gli imprenditori e i rappresentanti degli Enti Locali.
“Il decreto emergenze riguarda non solo Genova ma la sicurezza futura delle infrastrutture - ha detto Toninelli -. Sarà migliorato in Parlamento ma invito i genovesi a non contestarlo, perché scritto non solo con il cuore e con la mente vicini alla città, ma con una tecnica giuridica molto elevata. La ricostruzione del Ponte Morandi, che dovrà avvenire in fretta, sta iniziando con l'atteggiamento giusto e una grande voglia di fare. Il Decreto – ha concluso il ministro alle infrastrutture - permetterà al nuovo commissario e sindaco Marco Bucci, di lavorare bene e senza occuparsi degli eventuali ricorsi che, se avessimo scritto un po’ meno bene il provvedimento, avrebbero potuto esserci”.
"Con il ministro ho avuto un confronto molto positivo - ha detto il sindaco Marco Bucci -. Abbiamo lavorato bene e, soprattutto, con l'atteggiamento giusto. Continueremo a incontrarci per migliorare il Decreto, ma già da subito ci ha garantito la flessibilità che ci serve per rifare il ponte in fretta. Come il ministro anch'io ho sempre parlato con il cuore, le cose migliori si fanno col cervello e la passione".
Al centro dell'incontro le norme europee sulla concorrenza, che rischiano di ingessare le procedure del commissario alla ricostruzione del Ponte Morandi. Oltre al rafforzamento delle infrastrutture intorno al sistema portuale e ai problemi che il traffico causa ai cittadini.
“L’Europa è pronta a fare la propria parte – ha detto il commissario Violeta Bulc – per discutere con il governo e le autorità locali della possibilità di rispondere ai bisogni della popolazione e offrire una panoramica dei mezzi e degli strumenti che l’Unione europea può offrire, di cui ho discusso a lungo con il ministro. Per quanto riguarda il crollo del Ponte Morandi - ha concluso - spetterà alle autorità italiane stabilire le responsabilità del disastro. Intanto all'Ue sono arrivati segnali importanti come la nomina del commissario straordinario per la ricostruzione che è il sindaco di Genova, e l'Agenzia nazionale per la sicurezza infrastrutture che sarà operativa da gennaio".
Tra gli argomenti affrontati, oltre al crollo del Ponte Morandi, il problema della sicurezza delle infrastrutture logistiche. "Stiamo mettendo in campo - ha affermato il ministro Toninelli - tutte le nostre forze per accedere ai fondi europei, agli strumenti e ai mezzi che può fornire l'Europa. Dalla commissaria europea ho ricevuto ottime rassicurazioni. Sono molto colpito dalla sua efficienza e dal suo modo di interagire. Ci ha garantito una certa flessibilità nelle procedure e questo è molto importante per noi".
L'attenzione si è poi spostata sul "Decreto Genova" che desta non poche perplessità tra gli sfollati, gli imprenditori e i rappresentanti degli Enti Locali.
“Il decreto emergenze riguarda non solo Genova ma la sicurezza futura delle infrastrutture - ha detto Toninelli -. Sarà migliorato in Parlamento ma invito i genovesi a non contestarlo, perché scritto non solo con il cuore e con la mente vicini alla città, ma con una tecnica giuridica molto elevata. La ricostruzione del Ponte Morandi, che dovrà avvenire in fretta, sta iniziando con l'atteggiamento giusto e una grande voglia di fare. Il Decreto – ha concluso il ministro alle infrastrutture - permetterà al nuovo commissario e sindaco Marco Bucci, di lavorare bene e senza occuparsi degli eventuali ricorsi che, se avessimo scritto un po’ meno bene il provvedimento, avrebbero potuto esserci”.
"Con il ministro ho avuto un confronto molto positivo - ha detto il sindaco Marco Bucci -. Abbiamo lavorato bene e, soprattutto, con l'atteggiamento giusto. Continueremo a incontrarci per migliorare il Decreto, ma già da subito ci ha garantito la flessibilità che ci serve per rifare il ponte in fretta. Come il ministro anch'io ho sempre parlato con il cuore, le cose migliori si fanno col cervello e la passione".