Presentato lunedì 16 novembre a palazzo della Meridiana di Genova il libro: 40 anni di …TEATRO DELLA TOSSE 1975-2015; immagini, testi, foto di scena e altri materiali che raccontano la storia e la magia di un teatro profondamente radicato sul territorio e che dal territorio prende il nome. Proprio nel 1975 infatti, il teatro fondato da personalità della cultura e del teatro, tra cui Tonino Conte, Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo, Rita Cirio, Giannino Galloni, era in salita della Tosse, e da quella sala Tonino Conte con le scene e i costumi di Emanuele Luzzati portò in scena, con grande successo, Ubu Re di Alfred Jarry, con i disegni, diventati con il passare del tempo, l’icona grafica della compagnia.
Pagina dopo pagina le immagini degli spettacoli accompagnano il lettore in un’avventura che ha coinvolto tutta la città tramite un nuovo modo di fare teatro, portando cultura e arte in mezzo al popolo, uscendo dagli spazi convenzionali.
“Il Teatro della Tosse ha dato molto alla città”, ha ricordato il sindaco Marco Doria nel corso della presentazione, “La grande varietà proposta dal teatro e la ricerca dei luoghi della città e della Regione - come i Forti e Apricale - meritano di essere sottolineati, così come lo merita il percorso di continua innovazione e sfida della proposta artistica, pur rimanendo fedeli allo spirito iniziale. Un ruolo importante quello del teatro, per questa amministrazione comunale, che ritiene indispensabile per la città l’ambito culturale, e che nonostante le ristrettezze economiche continuerà a supportare con tutte le possibili collaborazioni”.
Anche l’assessore alle politiche culturali della Regione, Ilaria Cavo, ricordando il suo avvicinamento al teatro grazie anche agli spettacoli estivi della Tosse ad Apricale, e rimarcando l’impegno della Regione per le attività Culturali ha dichiarato: “Stiamo rivedendo il sistema del finanziamento regionale per incentivare e promuovere iniziative con forte valenza culturale e turistica, oltre a quelli già stabiliti dallo stato, cercando di promuovere e portare avanti iniziative di rilevanza culturale”.
Ma il Teatro della Tosse, come affermato dal Prof. Eugenio Buonaccorsi - autore della prefazione del libro - “Ha avuto per Genova la funzione di spartiacque. Con la Tosse c’è stato un prima e un dopo, prima esisteva solo lo Stabile, quando Tonino Conte, Aldo Trionfo e Emanuele Luzzati hanno creato il Teatro della Tosse, un’idea che nel tempo è diventata un TRIC (teatro di rilevante interesse culturale). Inoltre la Tosse ha avuto un grande merito sociale, contribuendo al risanamento della zona di Sarzano e facendo cambiare ai genovesi il modo di vedere il teatro.”
È forse stato proprio questo il grande merito di Tonino Conte e degli altri componenti della compagnia, ovvero portare e aprire la strada ad un nuovo linguaggio, quello della drammaturgia degli spazi, realizzando spettacoli nelle fortificazioni genovesi, sulla diga foranea e nei capannoni dismessi dell’Ansaldo, riuscendo ad avvicinare ed appassionare un nuovo pubblico. Senza dimenticare che la compagnia del Teatro della Tosse, ed in particolare quando aveva sede nel teatro Alcione di via Canevari, chiuso nel 1985 dopo l’ultimo spettacolo, rappresentato in prima mondiale: Storia vera di Piero D' Angera, che alla crociata non c' era - un testo di Dario Fo messo in scena dalla Tosse con Enrico Campanati e Carla Stagnaro - ha portato a Genova spettacoli nuovi, originali e di livello internazionale, tra i quali i Momix, Carolyn Carlson e Lindsay Kemp.
“Innovazione e velocità”, ha detto l’assessore al turismo e cultura del Comune di Genova, Carla Sibilla, “Sono una delle prerogative del Teatro della Tosse che ha saputo trovare partner e innovazione, meritando il titolo di TRIC grazie alla forza di un gruppo di lavoro sempre molto attivo, con modi rapidi e veloci anche nei rapporti con l’amministrazione, e che ha offerto alla città molte iniziative, fra queste, la pubblicazione del libro che omaggia anche la città di Genova”.
Molti gli applausi, da parte del numeroso pubblico, a fare gli onori di casa l'ing. Davide Viziano. Senza dimenticare i significativi interventi di Emanuele Conte, Amedeo Romeo e Maria De Barbieri; nè le letture di Enrico Campanati e la chiusura dell'incontro, ad opera di Gian Piero Alloisio che ha proposto il pezzo scritto con Tonino Conte, Inno dei coltivatori delle piantagioni di basilico.
un viaggio lungo quattro decenni, quello raccontato nel volume edito da SAGEP: 40 anni di… Teatro della Tosse 1975-2015 a cura di Matteo Paoletti, da un’idea di Emanuele Conte e realizzato in collaborazione con Firma (agenzia grafica).
Un percorso teatrale iniziato nel 1975 con l’urlo di Ubu Re, e che dal 1986 ha trovato sede nella struttura settecentesca del Teatro di Sant’Agostino, che fu il primo teatro pubblico della città, dove nel 1795 Niccolò Paganini tenne uno dei suoi primi concerti, e in tempi più recenti, nel 1916, Gilberto Govi vi fondò la sua compagnia.
Uno spazio che, anche grazie all’impegno sociale del Teatro della Tosse, è stato oggetto di notevoli riqualificazioni diventando così il primo teatro multisala a livello nazionale.
Pagina dopo pagina le immagini degli spettacoli accompagnano il lettore in un’avventura che ha coinvolto tutta la città tramite un nuovo modo di fare teatro, portando cultura e arte in mezzo al popolo, uscendo dagli spazi convenzionali.
“Il Teatro della Tosse ha dato molto alla città”, ha ricordato il sindaco Marco Doria nel corso della presentazione, “La grande varietà proposta dal teatro e la ricerca dei luoghi della città e della Regione - come i Forti e Apricale - meritano di essere sottolineati, così come lo merita il percorso di continua innovazione e sfida della proposta artistica, pur rimanendo fedeli allo spirito iniziale. Un ruolo importante quello del teatro, per questa amministrazione comunale, che ritiene indispensabile per la città l’ambito culturale, e che nonostante le ristrettezze economiche continuerà a supportare con tutte le possibili collaborazioni”.
Anche l’assessore alle politiche culturali della Regione, Ilaria Cavo, ricordando il suo avvicinamento al teatro grazie anche agli spettacoli estivi della Tosse ad Apricale, e rimarcando l’impegno della Regione per le attività Culturali ha dichiarato: “Stiamo rivedendo il sistema del finanziamento regionale per incentivare e promuovere iniziative con forte valenza culturale e turistica, oltre a quelli già stabiliti dallo stato, cercando di promuovere e portare avanti iniziative di rilevanza culturale”.
Ma il Teatro della Tosse, come affermato dal Prof. Eugenio Buonaccorsi - autore della prefazione del libro - “Ha avuto per Genova la funzione di spartiacque. Con la Tosse c’è stato un prima e un dopo, prima esisteva solo lo Stabile, quando Tonino Conte, Aldo Trionfo e Emanuele Luzzati hanno creato il Teatro della Tosse, un’idea che nel tempo è diventata un TRIC (teatro di rilevante interesse culturale). Inoltre la Tosse ha avuto un grande merito sociale, contribuendo al risanamento della zona di Sarzano e facendo cambiare ai genovesi il modo di vedere il teatro.”
È forse stato proprio questo il grande merito di Tonino Conte e degli altri componenti della compagnia, ovvero portare e aprire la strada ad un nuovo linguaggio, quello della drammaturgia degli spazi, realizzando spettacoli nelle fortificazioni genovesi, sulla diga foranea e nei capannoni dismessi dell’Ansaldo, riuscendo ad avvicinare ed appassionare un nuovo pubblico. Senza dimenticare che la compagnia del Teatro della Tosse, ed in particolare quando aveva sede nel teatro Alcione di via Canevari, chiuso nel 1985 dopo l’ultimo spettacolo, rappresentato in prima mondiale: Storia vera di Piero D' Angera, che alla crociata non c' era - un testo di Dario Fo messo in scena dalla Tosse con Enrico Campanati e Carla Stagnaro - ha portato a Genova spettacoli nuovi, originali e di livello internazionale, tra i quali i Momix, Carolyn Carlson e Lindsay Kemp.
“Innovazione e velocità”, ha detto l’assessore al turismo e cultura del Comune di Genova, Carla Sibilla, “Sono una delle prerogative del Teatro della Tosse che ha saputo trovare partner e innovazione, meritando il titolo di TRIC grazie alla forza di un gruppo di lavoro sempre molto attivo, con modi rapidi e veloci anche nei rapporti con l’amministrazione, e che ha offerto alla città molte iniziative, fra queste, la pubblicazione del libro che omaggia anche la città di Genova”.
Molti gli applausi, da parte del numeroso pubblico, a fare gli onori di casa l'ing. Davide Viziano. Senza dimenticare i significativi interventi di Emanuele Conte, Amedeo Romeo e Maria De Barbieri; nè le letture di Enrico Campanati e la chiusura dell'incontro, ad opera di Gian Piero Alloisio che ha proposto il pezzo scritto con Tonino Conte, Inno dei coltivatori delle piantagioni di basilico.
un viaggio lungo quattro decenni, quello raccontato nel volume edito da SAGEP: 40 anni di… Teatro della Tosse 1975-2015 a cura di Matteo Paoletti, da un’idea di Emanuele Conte e realizzato in collaborazione con Firma (agenzia grafica).
Un percorso teatrale iniziato nel 1975 con l’urlo di Ubu Re, e che dal 1986 ha trovato sede nella struttura settecentesca del Teatro di Sant’Agostino, che fu il primo teatro pubblico della città, dove nel 1795 Niccolò Paganini tenne uno dei suoi primi concerti, e in tempi più recenti, nel 1916, Gilberto Govi vi fondò la sua compagnia.
Uno spazio che, anche grazie all’impegno sociale del Teatro della Tosse, è stato oggetto di notevoli riqualificazioni diventando così il primo teatro multisala a livello nazionale.