Al centro degli studi c’è un altro convegno che si tenne nel giugno del 1967 al Centro Olivetti di Ivrea, episodio basilare nella storia del teatro italiano, considerato fondativo del rinnovamento che ha dato origine alle frange più avanzate e originali nell’arte scenica.
Molti gli appuntamenti: testimoni diretti, studiosi, critici, artisti, operatori, fra cui Fabrizio Arcuri, Lucio Argano, Antonio Attisani, David Beronio, Adele Cacciagrano, Stefano Casi, Roberto Cuppone, Sabino Civilleri, Manuela Lo Sicco, Simone Derai, Lorenzo Donati, Edoardo Donatini, Laura Gemini, Piergiorgio Giacché, Gerardo Guccini, Chiara Legani, Valter Malosti, Lorenzo Mango, Salvatore Margiotta, Laura Mariani, Massimo Marino, Rossella Mazzaglia, Massimo Munaro, Angelo Pastore, Franco Perrelli, Armando Petrini, Oliviero Ponte Di Pino, Andrea Porcheddu, Paolo Puppa, Amedeo Romeo, Paolo Ruffini, Clemente Tafuri, Dario Tomasello, Gabriele Vacis, Mimma Valentino. Porteranno inoltre le loro testimonianze Pippo Delbono, Giuliano Scabia e Carlo Quartucci.
Al termine delle giornate di lavoro, venerdì alle ore 19 è in programma la performance Meeting with a remarkable man. Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba di Lorenzo Gleijeses, sabato alle ore 19 Esercitazioni per un nuovo teatro nuovo di Andrea Cosentino, entrambe in prima assoluta.
Ivrea Cinquanta è uno degli appuntamenti centrali dell’ottava edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio. Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967-2017, è organizzato da Teatro Akropolis, Comune di Genova – Direzione Cultura e Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura, in collaborazione con Casa Paganini – InfoMus e Centro Studi Alessandro Fersen, con il patrocinio del DIRAAS - Università di Genova e del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e la partecipazione, fra gli altri di:Teatro Stabile di Genova, Teatro della Tosse, Teatro dell’Archivolto e Genova a Teatro. L’ideatore del convegno è Marco De Marinis, un docente dell’Università di Bologna, che si è avvalso della consulenza scientifica di Silvia Mei (Università di Bologna) e di un comitato scientifico-organizzativo composto dalla stessa Mei e da Fabio Acca (Università di Bologna), David Beronio (Teatro Akropolis), Roberto Cuppone (Università di Genova), Roberta Ferraresi (Università di Bologna), Clemente Tafuri (Teatro Akropolis).
Un’iniziativa che vuole analizzare la situazione delle avanguardie teatrali. Dal 1967 si sono succedute almeno tre generazioni e molte delle questioni suscitate dagli “stati generali della scena italiana” come li chiamò proprio Franco Quadri, (uno dei maggiori critici teatrali), e sono ancora valide. A cinquant’anni di distanza, l’appuntamento genovese si propone di fare il punto su passato, presente e possibilmente futuro di quel radicale rinnovamento del linguaggio scenico, affinché le trasformazioni veloci a cui oggi tutto è subordinato diventino coscienza di un cambiamento da affrontare senza dimenticare le proprie radici.
Il convegno di Ivrea del 1967 fu organizzato dall’Unione Culturale di Torino, e venne convocato con il manifesto pubblicato sulla rivista «Sipario» nel novembre 1966, dal titolo Per un convegno sul Teatro Nuovo. Lo firmarono giornalisti, intellettuali e artisti dell’epoca, fra cui Corrado Augias. Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Cathy Berberian, Sergio Liberovici, Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo, guidati da Beppe Bartolucci, Ettore Capriolo, Edoardo Fadini e soprattutto da Franco Quadri. L’impulso veniva dall’insoddisfazione per quanto si imponeva nel teatro ufficiale dell’epoca, quindi dalla consapevolezza che la società si stava allontanando da una pratica in cui si era conosciuta per secoli e secoli, affogata dalla burocrazia, stretta dal monopolio dei gruppi di potere, spinta verso un perfezionismo sterile posto come diga al ricambio generazionale.
La chiamata partita dalla rivista «Sipario» ebbe successo e a Ivrea, nel 1967, per la prima volta si riunirono i protagonisti della neoavanguardia italiana, tra cui Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Mario Ricci, Giuliano Scabia, Leo de Berardinis, anche Eugenio Barba con il suo Odin Teatret fondato in Scandinavia meno di tre anni prima. Durante le giornate di Ivrea emerse il divario tra la situazione teatrale italiana degli anni Sessanta e il resto del mondo occidentale. Mentre in Italia si radicavano i teatri stabili, con il loro carattere peculiare e unico, generati da un progetto culturale democratico ma dotati di potente forza centripeta, all’estero fiorivano ricerche dirompenti condotte da Living Theatre, Teatr Laboratorium di Grotowski, Peter Brook, Bread and Puppet, Open Theatre, Odin Teatret, che sulla scena portavano politica, attualità, storie e linguaggi nuovi.
Recente il convegno di Ivrea ha beneficiato di una rinnovata attenzione scientifica grazie anche all'apporto di documentazione inedita (Visone, 2010) e in questo quadro si collocano le tre giornate a Palazzo Ducale in compagnia delle persone che hanno a cuore il cercare di preservare la vitalità della nostra scena in quest'epoca di crisi, non soltanto economica, una crisi destinata a durare a lungo e rispetto alla quale, quindi, è doveroso che la cultura e l'arte si attrezzi, anche teoricamente e possibilmente con risposte non soltanto difensive o di mera autoconservazione.
Media Partner: Fattiditeatro
Live tweeting #ivrea50 a cura di fattiditeatro.
Informazioni:
www.teatroakropolis.com
www.genovateatro.it
PROGRAMMA
Venerdì 5 maggio 2017
Ore 9 – Registrazione
Ore 9.30 – Saluti istituzionali
Carla Sibilla (Assessore Cultura e Turismo del Comune di Genova)
Luca Borzani (Presidente di Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura)
Roberto Cuppone (Università di Genova)
Marco De Marinis (Università di Bologna)
Ore 10 – Testimonianze
Giuliano Scabia in dialogo con Marco De Marinis
I SESSIONE: Avanguardia / Nuovo Teatro: le parole e la storia
Ore 10.30
Antonio Attisani, Ritorno al presente
Lorenzo Mango, “Mettere in storia” il Nuovo Teatro
Coordina Franco Perrelli
Ore 12 – Tavola rotonda
Stefano Casi, Gerardo Guccini, Massimo Marino, Franco Perrelli, Mimma Valentino
Coordina Marco De Marinis
II SESSIONE: Dall’attore all’artista, dalla compagnia al progetto
Ore 15
Laura Mariani, “Recitare? Che brutta parola!”. Culture attoriche nel Nuovo Teatro emiliano-romagnolo
Paolo Puppa, Tra Ivrea e il Terzo millennio: la questione meridionale
Coordina Lorenzo Mango
Ore 16.30 – Tavola rotonda
Sabino Civilleri, Chiara Lagani, Manuela Lo Sicco, Valter Malosti, Armando Petrini, Dario Tomasello
Coordina Silvia Mei
Discussione
Ore 19 Intervento performativo (presso Casa Paganini – InfoMus)
Lorenzo Gleijeses
Meeting with a remarkable man. Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba
Sabato 6 maggio 2017
III SESSIONE: Post-Novecento, nuove ondate, terza avanguardia: un’altra storia?
Ore 10
Fabio Acca, Scena “anfibia” e nuova danza
Silvia Mei, Alla ricerca dello specifico perduto. Ripensare il teatro nel Terzo millennio
Coordina Paolo Puppa
Ore 11.30 – Tavola rotonda
David Beronio, Simone Derai, Laura Gemini, Rossella Mazzaglia, Massimo Munaro, Clemente Tafuri
Coordina Paolo Ruffini
Ore 15 – Testimonianze
Pippo Delbono in dialogo con Roberto Cuppone
IV SESSIONE: Nuovo Teatro e Nuova Critica: un bilancio
Ore 15.30
Roberta Ferraresi, Anni Zero: la critica oltre la critica attraverso un Nuovo Teatro
Oliviero Ponte di Pino, Sporcarsi le mani: una nuova critica per un nuovo teatro?
Coordina Gerardo Guccini
Ore 17 – Tavola rotonda
Adele Cacciagrano, Lorenzo Donati, Salvatore Margiotta, Andrea Porcheddu, Paolo Ruffini
Coordina Fabio Acca
Discussione
Ore 19 Intervento performativo
Andrea Cosentino
Esercitazioni per un nuovo teatro nuovo
Domenica 7 maggio 2017
Ore 9.30 – Testimonianze
Carlo Quartucci in dialogo con Lorenzo Mango
V SESSIONE: Dalle cooperative ai centri: vicissitudini di un’alternativa
Ore 10
Roberto Cuppone, Back to the future: l’utopia della “fraternal compagnia”
Piergiorgio Giacchè, La primavera dei teatri
Coordina Andrea Porcheddu
Ore 11.30 – Tavola rotonda
Fabrizio Arcuri, Lucio Argano, Edoardo Donatini, Angelo Pastore, Amedeo Romeo, Gabriele Vacis
Coordina Roberta Ferraresi
Conclusioni
I DUE EVENTI PERFORMATIVI
Venerdì 5 maggio ore 19, Casa Paganini - InfoMus, Genova | INGRESSO LIBERO
Lorenzo Gleijeses
MEETING WITH A REMARKABLE MAN
Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba
Sabato 6 maggio ore 19, Palazzo Ducale – Sala del Minor Consiglio, Genova | INGRESSO LIBERO
Andrea Cosentino
ESERCITAZIONI PER UN NUOVO TEATRO NUOVO
Molti gli appuntamenti: testimoni diretti, studiosi, critici, artisti, operatori, fra cui Fabrizio Arcuri, Lucio Argano, Antonio Attisani, David Beronio, Adele Cacciagrano, Stefano Casi, Roberto Cuppone, Sabino Civilleri, Manuela Lo Sicco, Simone Derai, Lorenzo Donati, Edoardo Donatini, Laura Gemini, Piergiorgio Giacché, Gerardo Guccini, Chiara Legani, Valter Malosti, Lorenzo Mango, Salvatore Margiotta, Laura Mariani, Massimo Marino, Rossella Mazzaglia, Massimo Munaro, Angelo Pastore, Franco Perrelli, Armando Petrini, Oliviero Ponte Di Pino, Andrea Porcheddu, Paolo Puppa, Amedeo Romeo, Paolo Ruffini, Clemente Tafuri, Dario Tomasello, Gabriele Vacis, Mimma Valentino. Porteranno inoltre le loro testimonianze Pippo Delbono, Giuliano Scabia e Carlo Quartucci.
Al termine delle giornate di lavoro, venerdì alle ore 19 è in programma la performance Meeting with a remarkable man. Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba di Lorenzo Gleijeses, sabato alle ore 19 Esercitazioni per un nuovo teatro nuovo di Andrea Cosentino, entrambe in prima assoluta.
Ivrea Cinquanta è uno degli appuntamenti centrali dell’ottava edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio. Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967-2017, è organizzato da Teatro Akropolis, Comune di Genova – Direzione Cultura e Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura, in collaborazione con Casa Paganini – InfoMus e Centro Studi Alessandro Fersen, con il patrocinio del DIRAAS - Università di Genova e del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e la partecipazione, fra gli altri di:Teatro Stabile di Genova, Teatro della Tosse, Teatro dell’Archivolto e Genova a Teatro. L’ideatore del convegno è Marco De Marinis, un docente dell’Università di Bologna, che si è avvalso della consulenza scientifica di Silvia Mei (Università di Bologna) e di un comitato scientifico-organizzativo composto dalla stessa Mei e da Fabio Acca (Università di Bologna), David Beronio (Teatro Akropolis), Roberto Cuppone (Università di Genova), Roberta Ferraresi (Università di Bologna), Clemente Tafuri (Teatro Akropolis).
Un’iniziativa che vuole analizzare la situazione delle avanguardie teatrali. Dal 1967 si sono succedute almeno tre generazioni e molte delle questioni suscitate dagli “stati generali della scena italiana” come li chiamò proprio Franco Quadri, (uno dei maggiori critici teatrali), e sono ancora valide. A cinquant’anni di distanza, l’appuntamento genovese si propone di fare il punto su passato, presente e possibilmente futuro di quel radicale rinnovamento del linguaggio scenico, affinché le trasformazioni veloci a cui oggi tutto è subordinato diventino coscienza di un cambiamento da affrontare senza dimenticare le proprie radici.
Il convegno di Ivrea del 1967 fu organizzato dall’Unione Culturale di Torino, e venne convocato con il manifesto pubblicato sulla rivista «Sipario» nel novembre 1966, dal titolo Per un convegno sul Teatro Nuovo. Lo firmarono giornalisti, intellettuali e artisti dell’epoca, fra cui Corrado Augias. Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Cathy Berberian, Sergio Liberovici, Emanuele Luzzati, Aldo Trionfo, guidati da Beppe Bartolucci, Ettore Capriolo, Edoardo Fadini e soprattutto da Franco Quadri. L’impulso veniva dall’insoddisfazione per quanto si imponeva nel teatro ufficiale dell’epoca, quindi dalla consapevolezza che la società si stava allontanando da una pratica in cui si era conosciuta per secoli e secoli, affogata dalla burocrazia, stretta dal monopolio dei gruppi di potere, spinta verso un perfezionismo sterile posto come diga al ricambio generazionale.
La chiamata partita dalla rivista «Sipario» ebbe successo e a Ivrea, nel 1967, per la prima volta si riunirono i protagonisti della neoavanguardia italiana, tra cui Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Mario Ricci, Giuliano Scabia, Leo de Berardinis, anche Eugenio Barba con il suo Odin Teatret fondato in Scandinavia meno di tre anni prima. Durante le giornate di Ivrea emerse il divario tra la situazione teatrale italiana degli anni Sessanta e il resto del mondo occidentale. Mentre in Italia si radicavano i teatri stabili, con il loro carattere peculiare e unico, generati da un progetto culturale democratico ma dotati di potente forza centripeta, all’estero fiorivano ricerche dirompenti condotte da Living Theatre, Teatr Laboratorium di Grotowski, Peter Brook, Bread and Puppet, Open Theatre, Odin Teatret, che sulla scena portavano politica, attualità, storie e linguaggi nuovi.
Recente il convegno di Ivrea ha beneficiato di una rinnovata attenzione scientifica grazie anche all'apporto di documentazione inedita (Visone, 2010) e in questo quadro si collocano le tre giornate a Palazzo Ducale in compagnia delle persone che hanno a cuore il cercare di preservare la vitalità della nostra scena in quest'epoca di crisi, non soltanto economica, una crisi destinata a durare a lungo e rispetto alla quale, quindi, è doveroso che la cultura e l'arte si attrezzi, anche teoricamente e possibilmente con risposte non soltanto difensive o di mera autoconservazione.
Media Partner: Fattiditeatro
Live tweeting #ivrea50 a cura di fattiditeatro.
Informazioni:
www.teatroakropolis.com
www.genovateatro.it
PROGRAMMA
Venerdì 5 maggio 2017
Ore 9 – Registrazione
Ore 9.30 – Saluti istituzionali
Carla Sibilla (Assessore Cultura e Turismo del Comune di Genova)
Luca Borzani (Presidente di Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura)
Roberto Cuppone (Università di Genova)
Marco De Marinis (Università di Bologna)
Ore 10 – Testimonianze
Giuliano Scabia in dialogo con Marco De Marinis
I SESSIONE: Avanguardia / Nuovo Teatro: le parole e la storia
Ore 10.30
Antonio Attisani, Ritorno al presente
Lorenzo Mango, “Mettere in storia” il Nuovo Teatro
Coordina Franco Perrelli
Ore 12 – Tavola rotonda
Stefano Casi, Gerardo Guccini, Massimo Marino, Franco Perrelli, Mimma Valentino
Coordina Marco De Marinis
II SESSIONE: Dall’attore all’artista, dalla compagnia al progetto
Ore 15
Laura Mariani, “Recitare? Che brutta parola!”. Culture attoriche nel Nuovo Teatro emiliano-romagnolo
Paolo Puppa, Tra Ivrea e il Terzo millennio: la questione meridionale
Coordina Lorenzo Mango
Ore 16.30 – Tavola rotonda
Sabino Civilleri, Chiara Lagani, Manuela Lo Sicco, Valter Malosti, Armando Petrini, Dario Tomasello
Coordina Silvia Mei
Discussione
Ore 19 Intervento performativo (presso Casa Paganini – InfoMus)
Lorenzo Gleijeses
Meeting with a remarkable man. Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba
Sabato 6 maggio 2017
III SESSIONE: Post-Novecento, nuove ondate, terza avanguardia: un’altra storia?
Ore 10
Fabio Acca, Scena “anfibia” e nuova danza
Silvia Mei, Alla ricerca dello specifico perduto. Ripensare il teatro nel Terzo millennio
Coordina Paolo Puppa
Ore 11.30 – Tavola rotonda
David Beronio, Simone Derai, Laura Gemini, Rossella Mazzaglia, Massimo Munaro, Clemente Tafuri
Coordina Paolo Ruffini
Ore 15 – Testimonianze
Pippo Delbono in dialogo con Roberto Cuppone
IV SESSIONE: Nuovo Teatro e Nuova Critica: un bilancio
Ore 15.30
Roberta Ferraresi, Anni Zero: la critica oltre la critica attraverso un Nuovo Teatro
Oliviero Ponte di Pino, Sporcarsi le mani: una nuova critica per un nuovo teatro?
Coordina Gerardo Guccini
Ore 17 – Tavola rotonda
Adele Cacciagrano, Lorenzo Donati, Salvatore Margiotta, Andrea Porcheddu, Paolo Ruffini
Coordina Fabio Acca
Discussione
Ore 19 Intervento performativo
Andrea Cosentino
Esercitazioni per un nuovo teatro nuovo
Domenica 7 maggio 2017
Ore 9.30 – Testimonianze
Carlo Quartucci in dialogo con Lorenzo Mango
V SESSIONE: Dalle cooperative ai centri: vicissitudini di un’alternativa
Ore 10
Roberto Cuppone, Back to the future: l’utopia della “fraternal compagnia”
Piergiorgio Giacchè, La primavera dei teatri
Coordina Andrea Porcheddu
Ore 11.30 – Tavola rotonda
Fabrizio Arcuri, Lucio Argano, Edoardo Donatini, Angelo Pastore, Amedeo Romeo, Gabriele Vacis
Coordina Roberta Ferraresi
Conclusioni
I DUE EVENTI PERFORMATIVI
Venerdì 5 maggio ore 19, Casa Paganini - InfoMus, Genova | INGRESSO LIBERO
Lorenzo Gleijeses
MEETING WITH A REMARKABLE MAN
Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba
Sabato 6 maggio ore 19, Palazzo Ducale – Sala del Minor Consiglio, Genova | INGRESSO LIBERO
Andrea Cosentino
ESERCITAZIONI PER UN NUOVO TEATRO NUOVO