Il primo è stato Avegno - l’ordine è rigorosamente alfabetico - ma sono stati ben 24 i sindaci e rappresentanti politici di Comuni della Città Metropolitana che, mercoledì 7 marzo, hanno firmato la convenzione che dà ufficialmente il via a GEN-ius (GENova Innovative urban sustainability), il progetto che porterà investimenti per 40 milioni di euro nel campo del risparmio ed efficientamento energetico.
Con la stipula della convenzione i partner del progetto di cui è capofila il Comune di Genova, si sono impegnati a bandire le gare per i vari interventi che riguarderanno l’illuminazione pubblica, l’efficienza energetica degli edifici pubblici e i distretti energetici.
“Gli interventi, attraverso una maggiore efficienza energetica, porteranno, oltre che a un risparmio per le pubbliche amministrazioni, a un contenimento delle emissioni di Co2 che in alcune zone sono ancora particolarmente elevate– ha detto l’assessore all’ambiente Matteo Campora - e il lavoro in team del progetto GEN-Ius ci permetterà di raggiungere questo importante obiettivo”.
Gli investimenti riguarderanno i sistemi di illuminazione pubblica, gli impianti termici e i sistemi di coibentazione, per un valore totale di 40 milioni di euro di cui 21 a Genova capoluogo, 12 nei comuni extra capoluogo e 6 su edifici scolastici di proprietà della Città metropolitana.
Ad entrare nel dettaglio del progetto è stato l’energy manager del Comune di Genova Diego Calandrino, coordinatore del progetto: “Genova insieme a poche altre amministrazioni pubbliche in Italia è beneficiaria del contributo della BEI (Banca europea per gli investimenti) nell’ambito del programma ELENA (European Local ENergy Assistance) che ha come principale obiettivo lo sviluppo dell’energia sostenibile. Oggi si è ufficializzato il comitato di pilotaggio che dovrà concretizzare le procedure di gara per la realizzazione degli interventi. E lo farà attraverso uno strumento contrattuale innovativo, condiviso e standardizzato: l’Energy performance contract (EPC) un contratto in cui la prestazione energetica è l’obiettivo e verrà garantito dai concessionari. E questo è un chiaro segnale di lotta al cambiamento climatico”.
Calandrino ha poi citato alcuni dei punti di forza del progetto: “Gestione coordinata del territorio, capacità di standardizzare i progetti e di dotarsi di un contratto che sia uguale per tutti, opportunità di aiutare Comuni più piccoli che non godono dello stesso know-how del Comune di Genova. Inoltre il programma è caratterizzato da una flessibilità gestionale tale da consentire, in questa sua prima fase di progettazione, di far fronte a eventuali variazioni nella destinazione d’uso degli edifici, all’inclusione di edifici che nel frattempo siano stati considerati più energivori quindi in questa prima fase di progettazione si arriverà a breve, nei primi sei mesi, alla definizione della lista di interventi e, su questa, si partirà con la progettazione preliminare vera e propria”.
I 24 comuni metropolitani che partecipano a GEN-Ius sono: Mele, Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Savignone, Busalla, Ronco Scrivia, Isola del Cantone, Vobbia, Valbrevenna, Montoggio, Bargagli, Davagna, Montebruno, Fontanigorda, Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco, Avegno, Coreglia Ligure, Carasco, Cogorno e Casarza Ligure.
Al meeting di mercoledì, a Palazzo Doria Spinola, hanno partecipato - oltre al consigliere delegato alle politiche energetiche di Città metropolitana di Genova Roberto Cella, a Matteo Campora e Diego Calandrino per il Comune di Genova - Alberto Cappato, direttore generale di Porto Antico spa, Pietro Da Passano, direttore Fondazione Palazzo Ducale e Stefano Franciolini, presidente e ad di Spim. Le tre aziende partecipate sono infatti partner di GEN-Ius e partecipano al comitato di pilotaggio.
Gen-ius, che era stato presentato nel novembre 2017 in occasione di Genova Smart Week, gode di un finanziamento di 1,3 milioni di euro dalla Banca Europa degli Investimenti per bandi di progettazione degli interventi, e la cabina di pilotaggio dovrà appunto scrivere questi bandi. Tutte le info qui.
Con la stipula della convenzione i partner del progetto di cui è capofila il Comune di Genova, si sono impegnati a bandire le gare per i vari interventi che riguarderanno l’illuminazione pubblica, l’efficienza energetica degli edifici pubblici e i distretti energetici.
“Gli interventi, attraverso una maggiore efficienza energetica, porteranno, oltre che a un risparmio per le pubbliche amministrazioni, a un contenimento delle emissioni di Co2 che in alcune zone sono ancora particolarmente elevate– ha detto l’assessore all’ambiente Matteo Campora - e il lavoro in team del progetto GEN-Ius ci permetterà di raggiungere questo importante obiettivo”.
Gli investimenti riguarderanno i sistemi di illuminazione pubblica, gli impianti termici e i sistemi di coibentazione, per un valore totale di 40 milioni di euro di cui 21 a Genova capoluogo, 12 nei comuni extra capoluogo e 6 su edifici scolastici di proprietà della Città metropolitana.
Ad entrare nel dettaglio del progetto è stato l’energy manager del Comune di Genova Diego Calandrino, coordinatore del progetto: “Genova insieme a poche altre amministrazioni pubbliche in Italia è beneficiaria del contributo della BEI (Banca europea per gli investimenti) nell’ambito del programma ELENA (European Local ENergy Assistance) che ha come principale obiettivo lo sviluppo dell’energia sostenibile. Oggi si è ufficializzato il comitato di pilotaggio che dovrà concretizzare le procedure di gara per la realizzazione degli interventi. E lo farà attraverso uno strumento contrattuale innovativo, condiviso e standardizzato: l’Energy performance contract (EPC) un contratto in cui la prestazione energetica è l’obiettivo e verrà garantito dai concessionari. E questo è un chiaro segnale di lotta al cambiamento climatico”.
Calandrino ha poi citato alcuni dei punti di forza del progetto: “Gestione coordinata del territorio, capacità di standardizzare i progetti e di dotarsi di un contratto che sia uguale per tutti, opportunità di aiutare Comuni più piccoli che non godono dello stesso know-how del Comune di Genova. Inoltre il programma è caratterizzato da una flessibilità gestionale tale da consentire, in questa sua prima fase di progettazione, di far fronte a eventuali variazioni nella destinazione d’uso degli edifici, all’inclusione di edifici che nel frattempo siano stati considerati più energivori quindi in questa prima fase di progettazione si arriverà a breve, nei primi sei mesi, alla definizione della lista di interventi e, su questa, si partirà con la progettazione preliminare vera e propria”.
I 24 comuni metropolitani che partecipano a GEN-Ius sono: Mele, Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Savignone, Busalla, Ronco Scrivia, Isola del Cantone, Vobbia, Valbrevenna, Montoggio, Bargagli, Davagna, Montebruno, Fontanigorda, Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco, Avegno, Coreglia Ligure, Carasco, Cogorno e Casarza Ligure.
Al meeting di mercoledì, a Palazzo Doria Spinola, hanno partecipato - oltre al consigliere delegato alle politiche energetiche di Città metropolitana di Genova Roberto Cella, a Matteo Campora e Diego Calandrino per il Comune di Genova - Alberto Cappato, direttore generale di Porto Antico spa, Pietro Da Passano, direttore Fondazione Palazzo Ducale e Stefano Franciolini, presidente e ad di Spim. Le tre aziende partecipate sono infatti partner di GEN-Ius e partecipano al comitato di pilotaggio.
Gen-ius, che era stato presentato nel novembre 2017 in occasione di Genova Smart Week, gode di un finanziamento di 1,3 milioni di euro dalla Banca Europa degli Investimenti per bandi di progettazione degli interventi, e la cabina di pilotaggio dovrà appunto scrivere questi bandi. Tutte le info qui.