Nel corso della Smart Week, una settimana di eventi sulla città "eco-sostenibile", con più di 200 relatori internazionali a confronto, oggi va in scena, a Palazzo San Giorgio, il tema della resilienza con la conferenza conclusiva di HARMONISE, il progetto europeo che promuove una migliore progettazione e pianificazione delle aree urbane e che vede coinvolte le città di Dublino, Bilbao, Vantaa e Genova.
"Un progetto europeo rilevante - ha detto l'assessore Gianni Crivello che ha aperto i lavori - su come le città possano adattarsi ai cambiamenti. Per Genova è molto rilevante il cambiamento climatico, con le grandi operazioni infrastrutturali, tra le più importanti mai realizzate nel nostro Paese. Ma anche tutto quello che significa la tecnologia in rapporto allo sviluppo della prevenzione delle crisi".
Ma una città, continua l'assessore, non sarà mai Smart se non riesce a garantire la sicurezza ai propri cittadini. E lo sviluppo non deve mai perdere di vista la tutela del patrimonio pubblico e privato. Le grandi opere, già in corso o programmate, come gli scolmatori del Fereggiano e del Bisagno, devono coniugarsi con il tema della resilienza e della cultura di Protezione civile.
"La piattaforma HARMONISE - continua Crivello - è importante perché coniuga il ruolo tecnologico con l'occhio umano, il software dei programmatori, con la sensibilità hardware dei volontari. Genova è una città complessa che non potrà mai azzerare i rischi idrogeologici anche dopo grandi interventi strutturali. Solo la resilienza, un'alleanza cioè a 360 gradi tra il cuore pulsante dei cittadini, le istituzioni, le associazioni, gli Ordini e l'Università, potrà costruire una grande cultura di Protezione Civile in grado di ridurre i rischi e garantire la sicurezza dei cittadini".
Il progetto Harmonise, si legge nel comunicato stampa diffuso dagli organizzzatori, affronta i temi della sicurezza e resilienza dei contesti urbani sotto tutti i punti di vista, pianificatorio, gestionale, economico e sociale. Mira a supportare i responsabili delle amministrazioni cittadine e della sicurezza pubblica nel processo di ampliamento della cultura e comprensione della resilienza contro le minacce esistenti ed emergenti.
Dunque, gli ambiti di azione sono tre. Il primo comprende Italia Sicura, opere infrastruturali per mettere in sicurezza il territorio, il secondo le risorse europee del Programma Operativo Nazionale dedicate all'area metropolitana e infine i progetti europei che puntano a realizzare delle componenti tecnologiche, come Anywhere, servizi per gestire in maniera adeguata il processo della resilienza.
A fare da apripista sull’applicazione genovese di Harmonise, il Distretto Resiliente realizzato in Valbisagno per gestire le criticità nell’area compresa tra lo Stadio, il Rio Lago Lungo e il Torrente Veilino, una delle zone più problematiche della città, attraverso la creazione di un living lab con il partner tecnico Leonardo – Finmeccanica.
Fondamentale il coinvolgimento dei municipi di zona, secondo un processo partecipato di conoscenza e cooperazione finalizzato alla gestione del sistema città integrata che vede protagonisti tutti i soggetti che vivono e operano sulle fragilità territoriali.
“Dopo Harmonise – ha anticipato l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza - Genova sarà una delle città pilota del progetto Anywhere, parte di Horizon 2020 focalizzato principalmente sul training, sulla formazione e sui buoni comportamenti di tutti i soggetti coinvolti nel ciclo della resilienza, in particolare sui cittadini. Basato sull’applicazione di tecnologie non legate alle infrastrutturazione ma all’erogazione di servizi di supporto ai cittadini servirà a sviluppare l’applicazione “Io non rischio” per renderla un punto di riferimento con notizie in tempo reale per tutto il mondo della scuola: studenti, famiglie e insegnanti. Il progetto partirà da Barcellona, in settembre a Genova il primo workshop dedicato. Altri importanti progetti legati alla resilienza recentemente finanziati dalla Commissione Europea che vedranno Genova protagonista, sono Flood-serve, che permetterà di ampliare il dimostratore della Valbisagno, Proterina, un programma di formazione per operatori e cittadini, Esasmart, che riguarda le comunicazioni satellitari sicure per il circuito della Protezione Civile, e UNA-Lab, ancora in attesa di valutazione, che avrà come obiettivo la riqualificazione della ex-caserma Gavoglio con soluzioni green. Finanziamenti indiretti passeranno poi attraverso il PON – Città Metropolitane per la messa a sistema dei sensori di monitoraggio presenti in area metropolitana”.
"Ma è anche una questione - ha continuato l'assessore - di motore di redditività e di sviluppo economico dei territori, da affrontare in maniera sinergica con le grandi questioni che attengono ai servizi e alla qualità della vita dei cittadini. Nei prossimi giorni - ha concluso Piazza - affronteremo i temi dell'energia, della mobilità e dell'economia circolare. Questioni che attengono alla scelta di buone pratiche amministrative tese a migliorare il contesto di vita della città, in cui il tema odierno della resilienza è fondamentale per la vita delle città".
http://www.genovasmartweek.it
"Un progetto europeo rilevante - ha detto l'assessore Gianni Crivello che ha aperto i lavori - su come le città possano adattarsi ai cambiamenti. Per Genova è molto rilevante il cambiamento climatico, con le grandi operazioni infrastrutturali, tra le più importanti mai realizzate nel nostro Paese. Ma anche tutto quello che significa la tecnologia in rapporto allo sviluppo della prevenzione delle crisi".
Ma una città, continua l'assessore, non sarà mai Smart se non riesce a garantire la sicurezza ai propri cittadini. E lo sviluppo non deve mai perdere di vista la tutela del patrimonio pubblico e privato. Le grandi opere, già in corso o programmate, come gli scolmatori del Fereggiano e del Bisagno, devono coniugarsi con il tema della resilienza e della cultura di Protezione civile.
"La piattaforma HARMONISE - continua Crivello - è importante perché coniuga il ruolo tecnologico con l'occhio umano, il software dei programmatori, con la sensibilità hardware dei volontari. Genova è una città complessa che non potrà mai azzerare i rischi idrogeologici anche dopo grandi interventi strutturali. Solo la resilienza, un'alleanza cioè a 360 gradi tra il cuore pulsante dei cittadini, le istituzioni, le associazioni, gli Ordini e l'Università, potrà costruire una grande cultura di Protezione Civile in grado di ridurre i rischi e garantire la sicurezza dei cittadini".
Il progetto Harmonise, si legge nel comunicato stampa diffuso dagli organizzzatori, affronta i temi della sicurezza e resilienza dei contesti urbani sotto tutti i punti di vista, pianificatorio, gestionale, economico e sociale. Mira a supportare i responsabili delle amministrazioni cittadine e della sicurezza pubblica nel processo di ampliamento della cultura e comprensione della resilienza contro le minacce esistenti ed emergenti.
Dunque, gli ambiti di azione sono tre. Il primo comprende Italia Sicura, opere infrastruturali per mettere in sicurezza il territorio, il secondo le risorse europee del Programma Operativo Nazionale dedicate all'area metropolitana e infine i progetti europei che puntano a realizzare delle componenti tecnologiche, come Anywhere, servizi per gestire in maniera adeguata il processo della resilienza.
A fare da apripista sull’applicazione genovese di Harmonise, il Distretto Resiliente realizzato in Valbisagno per gestire le criticità nell’area compresa tra lo Stadio, il Rio Lago Lungo e il Torrente Veilino, una delle zone più problematiche della città, attraverso la creazione di un living lab con il partner tecnico Leonardo – Finmeccanica.
Fondamentale il coinvolgimento dei municipi di zona, secondo un processo partecipato di conoscenza e cooperazione finalizzato alla gestione del sistema città integrata che vede protagonisti tutti i soggetti che vivono e operano sulle fragilità territoriali.
“Dopo Harmonise – ha anticipato l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza - Genova sarà una delle città pilota del progetto Anywhere, parte di Horizon 2020 focalizzato principalmente sul training, sulla formazione e sui buoni comportamenti di tutti i soggetti coinvolti nel ciclo della resilienza, in particolare sui cittadini. Basato sull’applicazione di tecnologie non legate alle infrastrutturazione ma all’erogazione di servizi di supporto ai cittadini servirà a sviluppare l’applicazione “Io non rischio” per renderla un punto di riferimento con notizie in tempo reale per tutto il mondo della scuola: studenti, famiglie e insegnanti. Il progetto partirà da Barcellona, in settembre a Genova il primo workshop dedicato. Altri importanti progetti legati alla resilienza recentemente finanziati dalla Commissione Europea che vedranno Genova protagonista, sono Flood-serve, che permetterà di ampliare il dimostratore della Valbisagno, Proterina, un programma di formazione per operatori e cittadini, Esasmart, che riguarda le comunicazioni satellitari sicure per il circuito della Protezione Civile, e UNA-Lab, ancora in attesa di valutazione, che avrà come obiettivo la riqualificazione della ex-caserma Gavoglio con soluzioni green. Finanziamenti indiretti passeranno poi attraverso il PON – Città Metropolitane per la messa a sistema dei sensori di monitoraggio presenti in area metropolitana”.
"Ma è anche una questione - ha continuato l'assessore - di motore di redditività e di sviluppo economico dei territori, da affrontare in maniera sinergica con le grandi questioni che attengono ai servizi e alla qualità della vita dei cittadini. Nei prossimi giorni - ha concluso Piazza - affronteremo i temi dell'energia, della mobilità e dell'economia circolare. Questioni che attengono alla scelta di buone pratiche amministrative tese a migliorare il contesto di vita della città, in cui il tema odierno della resilienza è fondamentale per la vita delle città".
http://www.genovasmartweek.it