La Commissione Consiliare Territorio si è riunita nel pomeriggio a Palazzo Tursi per discutere il nuovo piano regolatore portuale. Prioritarie, più ancora delle realizzazioni sul litorale, sono risultate le infrastrutture, Terzo Valico e Gronda di Ponente.
"Si tratta di opere - ha detto il presidente dell'autorità portuale - fondamentali per il futuro del Porto di Genova, perché senza quelle opere il Porto non sarà mai in grado di esprimere 4 milioni di teu. Terzo Valico e Gronda servono non per il futuro remoto, ma per il futuro prossimo". Nel corso dell'esposizione, è stato sottolineato, che i traffici aumenteranno nel 2016-2017 già con i lavori che si stanno facendo nelle calate Bettolo, Ronco Canepa.
Ma, a questo punto: " Servirà un quadro - ha continuato Merlo - infrastrutturale più capace. Se le opere non dovessero arrivare avremo il paradosso che un Porto capace di esprime 4 milioni di teu non potrà farlo perché le merci potranno entrare ma non potranno uscire dallo scalo". Il Piano Regolatore Portuale nei prossimi giorni uscirà dalle stanze di Palazzo San Giorgio, per essere presentato nei Municipi " Con l'obiettivo - ha spiegato Merlo - di arrivare in alcuni mesi alla soluzione definitiva affinché il Piano possa essere adottato il prossimo anno, per poi affrontare il tema dominante della diga foranea".
Il Piano Regolatore Portuale, che era già stato presentato alla Giunta alla presenza di Marco Doria, ha sottolineato il vicesindaco Stefano Bernini: "E' un'occasione importante per integrare la città con il Porto, e sciogliere alcuni di quei nodi tradizionalmente presenti a Genova, come la presenza di aree portuali sulle quali esiste un forte interesse cittadino, su cui occorre concertare i meccanismi di sviluppo". Molto apprezzato dai consiglieri è il nuovo metodo di discussione del nuovo piano regolatore portuale, che comprende il coinvolgimento dei Municipi.
"Questo Piano - ha concluso Merlo - è in grado di mantenere il ruolo fondamentale di Genova nel sistema portuale mondiale. Il porto è una delle poche dinamiche economiche che in città regge bene. Dal punto di vista ambientale è il primo Piano in Italia che sarà interamente sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas)".
"Si tratta di opere - ha detto il presidente dell'autorità portuale - fondamentali per il futuro del Porto di Genova, perché senza quelle opere il Porto non sarà mai in grado di esprimere 4 milioni di teu. Terzo Valico e Gronda servono non per il futuro remoto, ma per il futuro prossimo". Nel corso dell'esposizione, è stato sottolineato, che i traffici aumenteranno nel 2016-2017 già con i lavori che si stanno facendo nelle calate Bettolo, Ronco Canepa.
Ma, a questo punto: " Servirà un quadro - ha continuato Merlo - infrastrutturale più capace. Se le opere non dovessero arrivare avremo il paradosso che un Porto capace di esprime 4 milioni di teu non potrà farlo perché le merci potranno entrare ma non potranno uscire dallo scalo". Il Piano Regolatore Portuale nei prossimi giorni uscirà dalle stanze di Palazzo San Giorgio, per essere presentato nei Municipi " Con l'obiettivo - ha spiegato Merlo - di arrivare in alcuni mesi alla soluzione definitiva affinché il Piano possa essere adottato il prossimo anno, per poi affrontare il tema dominante della diga foranea".
Il Piano Regolatore Portuale, che era già stato presentato alla Giunta alla presenza di Marco Doria, ha sottolineato il vicesindaco Stefano Bernini: "E' un'occasione importante per integrare la città con il Porto, e sciogliere alcuni di quei nodi tradizionalmente presenti a Genova, come la presenza di aree portuali sulle quali esiste un forte interesse cittadino, su cui occorre concertare i meccanismi di sviluppo". Molto apprezzato dai consiglieri è il nuovo metodo di discussione del nuovo piano regolatore portuale, che comprende il coinvolgimento dei Municipi.
"Questo Piano - ha concluso Merlo - è in grado di mantenere il ruolo fondamentale di Genova nel sistema portuale mondiale. Il porto è una delle poche dinamiche economiche che in città regge bene. Dal punto di vista ambientale è il primo Piano in Italia che sarà interamente sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas)".