Le due commedie in replica fino al 6 dicembre, proposte nelle due sale del teatro Stabile, prendono spunto da vicende famigliari ambientate in Francia, terra d'origine degli autori.
Le Prénom è la prima pièce teatrale scritta da Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patelliére. Rappresentata a Parigi nel 2010, ha ottenuto sei nomination ai Prix Molière dell’anno successivo. Dal testo, adattato per il grande schermo dai due autori, sono stati tratti due film: “Cena tra amici” (2012) e “Il nome del figlio” (2015).
“In questo momento – spiega il regista Antonio Zavatteri – credo sia importante portare sul palcoscenico commedie come questa, che hanno una loro dignità, che affrontano questioni non banali e possono attirare un pubblico che di solito non va a teatro.”
La storia inizia con un’invito a cena di Vincent un agente immobiliare, da parte dalla sorella Elisabeth e dal cognato Pierre, entrambi professori a Parigi. Alla cena partecipa anche Claude, un amico d’infanzia di Elisabeth. Una serata conviviale, fra amici quarantenni della media borghesia, viene improvvisamente sconvolto: mentre tutti aspettano l’arrivo della sua compagna (Anna), Vincent annuncia che diventerà padre, ricevendo abbracci e felicitazioni.
Quando però egli rivela il nome scelto per il nascituro, la miccia fa esplodere l’incredulità e l’indignazione generale. Un nome dichiaratamente di “destra”, che manda in bestia i padroni di casa, intellettuali di “sinistra”.
Il dubbio è che si tratti di una provocazione o di uno scherzo, ma il futuro genitore insiste. Così la discussione degenera, scoperchiando vecchi rancori, scatenando una crescente ironia ed un cinismo che travolge tutto e tutti.
Una cena tra amici diventa così un gioco al massacro, che mette a nudo l’ipocrisia dei rapporti umani e delinea una generazione allo sbando, dove ognuno ha un segreto da nascondere o da rinfacciarsi.
La regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile, è affidata ad Antonio Zavatteri, con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella Szaniszlò. La versione italiana è di Fausto Paravidino. Le scene e i costumi sono di Laura Benzi, le luci di Sandro Sussi.
Mentre alla Corte è in scena: George Dandin, la commedia rappresentata per la prima volta nel 1668, e tratta dalla rielaborazione di una farsa giovanile di Molière (La gelosia dell’imbrattato) che a sua volta prendeva spunto dalla novella boccaccesca su Tofano e sua moglie Ghita.
Una rappresentazione che è stata anche scelta in occasione dei festeggiamenti per i settant’anni di A.L.C.E. (Associazione ligure per il commercio estero), con lo scopo di collaborare e promuovere iniziative culturali sul territorio.
La storia è quella di un contadino arricchito, che sposa per ambizione di prestigio sociale, Angelique, figlia di una famiglia aristocratica sull’orlo del fallimento. La giovane moglie, dallo spirito libertino, mal sopporta di esser stata usata per un matrimonio combinato e decide di mettere in atto la propria vendetta.
Tradisce il marito senza ritegno e non perde occasione per umiliarlo, anche con l’appoggio dei genitori, consci di esser stati salvati dal lastrico dal genero plebeo, ma ben decisi a fargli sentire il divario di classe.
George Dandin - dice il registra Mesciulam - “ci illustra modernamente e universalmente la caduta dell’uomo laddove il Mercato e le convenzioni si sono sostituite alla sua anima".
La regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile, è di Massimo Mesciulam, con Tullio Solenghi protagonista, affiancato da Barbara Moselli, Massimo Cagnina, Maria Basile Scarpetta, Alex Sassatelli, Angela Ciaburri, Gennaro Apicella, Daniele Madeddu. La versione italiana è di Valerio Magrelli. Le scene e i costumi sono di Guido Fiorato, le musiche di Andrea Nicolini, le luci di Sandro Sussi.
Gli spettacoli sono in scena dal martedì al sabato alle ore 20.30, domenica alle ore 16. La recita del giovedì inizia alle ore 19.30.
Nel mese di dicembre 2015, si rinnova puntualmente l’iniziativa Regala un abbonamento al Teatro Stabile di Genova e dona una serata a chi ti aiuta, promossa dallo Stabile a favore di un’organizzazione di volontariato o di una realtà cittadina particolarmente bisognosa. La scelta è caduta questa volta sulla Comunità di Sant’Egidio che ogni Natale organizza pranzi festivi per i poveri della città.
Chiunque sceglierà di regalare (o regalarsi) un abbonamento alla stagione teatrale 2015-16 dello Stabile dal 1 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016, potrà pagarlo a prezzo ridotto e, automaticamente, devolverà la somma equivalente a un tagliando, al sostegno della Comunità Sant’Egidio. In pratica, acquistando un abbonamento di primo settore (a 8,10 o 12 spettacoli) si devolve la somma di €13,90. Con un abbonamento di secondo settore (a 8,10 o 12 spettacoli) la somma devoluta è di €10,75.
Inoltre chi vorrà regalare ad un ragazzo di età inferiore a 26 anni (28 se studente universitario), l’abbonamento speciale giovani a 5 spettacoli (al prezzo di 45€), donerà 9€. L’iniziativa Regala un abbonamento al Teatro Stabile e dona una serata a chi ti aiuta è alla sua dodicesima edizione.
Negli anni scorsi, i beneficiari sono stati il Centro Comunicazione e Sviluppo (per progetti nei paesi in via di sviluppo), la Scuola elementare Andersen (danneggiata dall’alluvione del 2011), il Centro di Solidarietà di Genova, la Comunità di San Benedetto, Emergency, il Gaslini (Fondo Tumori e Leucemie del bambino), Terre des hommes, l’Istituto Chiossone, l’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO), l’Associazione Marcellino Onlus e la Fondazione Flying Angels Onlus.
informazioni: www.teatrostabilegenova.it
vedi anche www.genovateatro.it
Le Prénom è la prima pièce teatrale scritta da Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patelliére. Rappresentata a Parigi nel 2010, ha ottenuto sei nomination ai Prix Molière dell’anno successivo. Dal testo, adattato per il grande schermo dai due autori, sono stati tratti due film: “Cena tra amici” (2012) e “Il nome del figlio” (2015).
“In questo momento – spiega il regista Antonio Zavatteri – credo sia importante portare sul palcoscenico commedie come questa, che hanno una loro dignità, che affrontano questioni non banali e possono attirare un pubblico che di solito non va a teatro.”
La storia inizia con un’invito a cena di Vincent un agente immobiliare, da parte dalla sorella Elisabeth e dal cognato Pierre, entrambi professori a Parigi. Alla cena partecipa anche Claude, un amico d’infanzia di Elisabeth. Una serata conviviale, fra amici quarantenni della media borghesia, viene improvvisamente sconvolto: mentre tutti aspettano l’arrivo della sua compagna (Anna), Vincent annuncia che diventerà padre, ricevendo abbracci e felicitazioni.
Quando però egli rivela il nome scelto per il nascituro, la miccia fa esplodere l’incredulità e l’indignazione generale. Un nome dichiaratamente di “destra”, che manda in bestia i padroni di casa, intellettuali di “sinistra”.
Il dubbio è che si tratti di una provocazione o di uno scherzo, ma il futuro genitore insiste. Così la discussione degenera, scoperchiando vecchi rancori, scatenando una crescente ironia ed un cinismo che travolge tutto e tutti.
Una cena tra amici diventa così un gioco al massacro, che mette a nudo l’ipocrisia dei rapporti umani e delinea una generazione allo sbando, dove ognuno ha un segreto da nascondere o da rinfacciarsi.
La regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile, è affidata ad Antonio Zavatteri, con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella Szaniszlò. La versione italiana è di Fausto Paravidino. Le scene e i costumi sono di Laura Benzi, le luci di Sandro Sussi.
Mentre alla Corte è in scena: George Dandin, la commedia rappresentata per la prima volta nel 1668, e tratta dalla rielaborazione di una farsa giovanile di Molière (La gelosia dell’imbrattato) che a sua volta prendeva spunto dalla novella boccaccesca su Tofano e sua moglie Ghita.
Una rappresentazione che è stata anche scelta in occasione dei festeggiamenti per i settant’anni di A.L.C.E. (Associazione ligure per il commercio estero), con lo scopo di collaborare e promuovere iniziative culturali sul territorio.
La storia è quella di un contadino arricchito, che sposa per ambizione di prestigio sociale, Angelique, figlia di una famiglia aristocratica sull’orlo del fallimento. La giovane moglie, dallo spirito libertino, mal sopporta di esser stata usata per un matrimonio combinato e decide di mettere in atto la propria vendetta.
Tradisce il marito senza ritegno e non perde occasione per umiliarlo, anche con l’appoggio dei genitori, consci di esser stati salvati dal lastrico dal genero plebeo, ma ben decisi a fargli sentire il divario di classe.
George Dandin - dice il registra Mesciulam - “ci illustra modernamente e universalmente la caduta dell’uomo laddove il Mercato e le convenzioni si sono sostituite alla sua anima".
La regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile, è di Massimo Mesciulam, con Tullio Solenghi protagonista, affiancato da Barbara Moselli, Massimo Cagnina, Maria Basile Scarpetta, Alex Sassatelli, Angela Ciaburri, Gennaro Apicella, Daniele Madeddu. La versione italiana è di Valerio Magrelli. Le scene e i costumi sono di Guido Fiorato, le musiche di Andrea Nicolini, le luci di Sandro Sussi.
Gli spettacoli sono in scena dal martedì al sabato alle ore 20.30, domenica alle ore 16. La recita del giovedì inizia alle ore 19.30.
Nel mese di dicembre 2015, si rinnova puntualmente l’iniziativa Regala un abbonamento al Teatro Stabile di Genova e dona una serata a chi ti aiuta, promossa dallo Stabile a favore di un’organizzazione di volontariato o di una realtà cittadina particolarmente bisognosa. La scelta è caduta questa volta sulla Comunità di Sant’Egidio che ogni Natale organizza pranzi festivi per i poveri della città.
Chiunque sceglierà di regalare (o regalarsi) un abbonamento alla stagione teatrale 2015-16 dello Stabile dal 1 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016, potrà pagarlo a prezzo ridotto e, automaticamente, devolverà la somma equivalente a un tagliando, al sostegno della Comunità Sant’Egidio. In pratica, acquistando un abbonamento di primo settore (a 8,10 o 12 spettacoli) si devolve la somma di €13,90. Con un abbonamento di secondo settore (a 8,10 o 12 spettacoli) la somma devoluta è di €10,75.
Inoltre chi vorrà regalare ad un ragazzo di età inferiore a 26 anni (28 se studente universitario), l’abbonamento speciale giovani a 5 spettacoli (al prezzo di 45€), donerà 9€. L’iniziativa Regala un abbonamento al Teatro Stabile e dona una serata a chi ti aiuta è alla sua dodicesima edizione.
Negli anni scorsi, i beneficiari sono stati il Centro Comunicazione e Sviluppo (per progetti nei paesi in via di sviluppo), la Scuola elementare Andersen (danneggiata dall’alluvione del 2011), il Centro di Solidarietà di Genova, la Comunità di San Benedetto, Emergency, il Gaslini (Fondo Tumori e Leucemie del bambino), Terre des hommes, l’Istituto Chiossone, l’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO), l’Associazione Marcellino Onlus e la Fondazione Flying Angels Onlus.
informazioni: www.teatrostabilegenova.it
vedi anche www.genovateatro.it