Approvata questa mattina dalla giunta comunale, su proposta dell'assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi e dell'assessore al personale Isabella Lanzone, una delibera sulle linee di indirizzo per il riuso del sistema informatico utilizzato dal Comune di Milano, da conseguire attraverso un protocollo d'intesa, per la gestione dei servizi socio-assistenziali.
In realtà, il primo comune a sviluppare questo software è stato Torino, che lo ha messo a disposizione del capoluogo lombardo che a sua volta lo ha concesso al Comune di Genova: una "partita di giro" con lo scopo di creare delle banche dati condivise tra gli enti che si occupano di sociale, come l'Inps e le Asl.
"Non è importante solo dal punto di vista informatico - ha detto l'assessore Emanuela Fracassi - ma serve anche per coordinare e programmare il lavoro sul terriotorio, come prima base per il sistema di intervento dei servizi domiciliari. Si potrà dialogare con l'Inps per quanto riguarda l'ISEE e con le Asl per ciò che concerne l'integrazione socio sanitaria e con tutti gli enti che forniscono servizi al comune, come le cooperative e le associazioni. Per fare un esempio, si avrà in tempo reale il dato della capacità di ricezione delle strutture".
Il sistema digitale “SISA – Sistema Informativo per i Servizi Socio-Assistenziali”, in uso da alcuni anni nel Comune di Milano, è stato individuato come il più idoneo, tra quelli presi in considerazione, per la gestione dei servizi socio-assistenziali alle esigenze dei servizi socio-sanitari del Comune di Genova, oggi affidato a un sistema informativo non più al passo coi tempi.
"Questo programma - continua Fracassi - nasce dall'intento di favorire una integrazione dei processi che hanno come scopo la centralità della persona, del suo nucleo familiare e del nucleo relazionale. Tale impostazione rappresenta una fonte fondamentale di dati utili come punto di partenza per la definizione di obiettivi e strategie di programmazione sociale locale, regionale e nazionale".
Le soluzioni individuate dal programma sono in grado di mettere in rapporto, dopo la presa in carico, i processi socio-assitenziali di preparazione, pianificazione e rendicontazione finale, con le diverse aree di intervento, amministrativa, gestionale, organizzativa della Direzione Politiche Sociali e degli Ambiti territoriali sociali (ATS) presso i Municipi.
In realtà, il primo comune a sviluppare questo software è stato Torino, che lo ha messo a disposizione del capoluogo lombardo che a sua volta lo ha concesso al Comune di Genova: una "partita di giro" con lo scopo di creare delle banche dati condivise tra gli enti che si occupano di sociale, come l'Inps e le Asl.
"Non è importante solo dal punto di vista informatico - ha detto l'assessore Emanuela Fracassi - ma serve anche per coordinare e programmare il lavoro sul terriotorio, come prima base per il sistema di intervento dei servizi domiciliari. Si potrà dialogare con l'Inps per quanto riguarda l'ISEE e con le Asl per ciò che concerne l'integrazione socio sanitaria e con tutti gli enti che forniscono servizi al comune, come le cooperative e le associazioni. Per fare un esempio, si avrà in tempo reale il dato della capacità di ricezione delle strutture".
Il sistema digitale “SISA – Sistema Informativo per i Servizi Socio-Assistenziali”, in uso da alcuni anni nel Comune di Milano, è stato individuato come il più idoneo, tra quelli presi in considerazione, per la gestione dei servizi socio-assistenziali alle esigenze dei servizi socio-sanitari del Comune di Genova, oggi affidato a un sistema informativo non più al passo coi tempi.
"Questo programma - continua Fracassi - nasce dall'intento di favorire una integrazione dei processi che hanno come scopo la centralità della persona, del suo nucleo familiare e del nucleo relazionale. Tale impostazione rappresenta una fonte fondamentale di dati utili come punto di partenza per la definizione di obiettivi e strategie di programmazione sociale locale, regionale e nazionale".
Le soluzioni individuate dal programma sono in grado di mettere in rapporto, dopo la presa in carico, i processi socio-assitenziali di preparazione, pianificazione e rendicontazione finale, con le diverse aree di intervento, amministrativa, gestionale, organizzativa della Direzione Politiche Sociali e degli Ambiti territoriali sociali (ATS) presso i Municipi.