Per chi ha dei problemi a muoversi, la città è un luogo spesso ostile e irto di ostacoli. Per conoscere, ma più ancora vivere in prima persona, le difficoltà di chi non riesce a muoversi liberamente, è nato un corso annuale, giunto alla sua quarta edizione, dal titolo " Progettare per tutti", che mira a sviluppare una maggiore sensibilità di ingegneri, architetti e geometri verso il tema dell’accessibilità.
Ieri, 17 novembre, seconda lezione, dedicata alle prove pratiche, relativa alla disabilità motoria su carrozzella e alle prove di disabilità sensoriale, visiva uditiva e di percezione dei colori (daltonismo) all’interno di Palazzo Ducale, Informagiovani e in piazza De Ferrari.
"E' un corso - ha detto l'assessore a legalità e diritti Elena Fiorini - che il Comune di Genova, in collaborazione con la consulta per i problemi degli handicappati, organizza da quattro anni. E' rivolto a ingegneri, architetti e geometri ed è finalizzato a sensibilizzare questi professionisti a progettare senza barriere architettoniche. Quest'anno c'è stata una diversa organizzazione della parte pratica del corso. Abbiamo chiesto ai progettisti di mettersi nei panni di chi deve affrontare ogni giorno le insidie che le città riservano a chi ha una disabilità".
Una ventina di volontari ha affrontato la "prova su strada" muovendosi su sedie a rotelle o camminando con una benda sugli occhi. Un'esercitazione molto vicina alla realtà e, come nella realtà, si sono imbattuti nelle grandi difficoltà delle piccole faccende quotidiane, come entrare in un negozio, fare la spesa in un supermercato o prendere un taxi.
"Quest'anno - ha continuato l'assessore - la prova pratica era divisa in quattro parti: in carrozzella, ad occhi bendati, con un bastone, difficoltà di udito e daltonismo. Hanno vissuto le stesse sensazioni di chi ha una disabilità e ciò è molto importante per cambiare punto di vista nella loro ottica lavorativa, perché queste simulazioni riservano delle sorprese che spesso non si pensano".
Il corso, che si compone di nove incontri, si svolge presso la sala chierici della Berio, ed è rivolto a circa 100 persone. Organizzato dall’Ufficio Accessibilità del Comune di Genova, si avvale della collaborazione della Consulta per i problemi dell’handicap comunale, l’ordine degli Architetti degli Ingegneri e il collegio dei Geometri.
Ieri, 17 novembre, seconda lezione, dedicata alle prove pratiche, relativa alla disabilità motoria su carrozzella e alle prove di disabilità sensoriale, visiva uditiva e di percezione dei colori (daltonismo) all’interno di Palazzo Ducale, Informagiovani e in piazza De Ferrari.
"E' un corso - ha detto l'assessore a legalità e diritti Elena Fiorini - che il Comune di Genova, in collaborazione con la consulta per i problemi degli handicappati, organizza da quattro anni. E' rivolto a ingegneri, architetti e geometri ed è finalizzato a sensibilizzare questi professionisti a progettare senza barriere architettoniche. Quest'anno c'è stata una diversa organizzazione della parte pratica del corso. Abbiamo chiesto ai progettisti di mettersi nei panni di chi deve affrontare ogni giorno le insidie che le città riservano a chi ha una disabilità".
Una ventina di volontari ha affrontato la "prova su strada" muovendosi su sedie a rotelle o camminando con una benda sugli occhi. Un'esercitazione molto vicina alla realtà e, come nella realtà, si sono imbattuti nelle grandi difficoltà delle piccole faccende quotidiane, come entrare in un negozio, fare la spesa in un supermercato o prendere un taxi.
"Quest'anno - ha continuato l'assessore - la prova pratica era divisa in quattro parti: in carrozzella, ad occhi bendati, con un bastone, difficoltà di udito e daltonismo. Hanno vissuto le stesse sensazioni di chi ha una disabilità e ciò è molto importante per cambiare punto di vista nella loro ottica lavorativa, perché queste simulazioni riservano delle sorprese che spesso non si pensano".
Il corso, che si compone di nove incontri, si svolge presso la sala chierici della Berio, ed è rivolto a circa 100 persone. Organizzato dall’Ufficio Accessibilità del Comune di Genova, si avvale della collaborazione della Consulta per i problemi dell’handicap comunale, l’ordine degli Architetti degli Ingegneri e il collegio dei Geometri.