Una coproduzione con il Carlo Felice alla Fenice di Venezia 

Il Simon Boccanegra, melodramma in un prologo e tre atti, inaugura la stagione lirica al teatro La Fenice di Venezia, in un nuovo allestimento coprodotto con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, regia e scene di Andrea De Rosa. L'Opera sarà trasmessa in diretta Euroradio su Rai Radio3. (video di repertorio)

Foto di scena
Simon Boccanegra è un capolavoro di Giuseppe Verdi, tratto dall’omonimo dramma di Antonio García Gutiérrez. Rappresentato per la prima volta il 12 marzo 1857 al Teatro La Fenice di Venezia, nel ventennio successivo l’Opera, fu rimaneggiata profondamente, le modifiche al libretto furono effettuate dal giovane Arrigo Boito, futuro librettista di Otello e Falstaff. La nuova e definitiva versione andò in scena, la prima volta, il 24 marzo 1881 al Teatro alla Scala di Milano.

Il melodramma in un prologo e tre atti inaugura, il 22 novembre, la stagione lirica al Teatro La Fenice di Venezia in un nuovo allestimento coprodotto con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, regia e scene di Andrea De Rosa, costumi di Alessandro Lai, luci e video di Pasquale Mari. «Per il nuovo allestimento dell’opera di Verdi che il Teatro mi ha affidato – afferma De Rosa – sono rimasto fedele al testo cercando di esaltare quello che secondo me può essere considerato l’elemento chiave: il mare. Per un uomo di mare come Simone è importante avere sempre un orizzonte visibile, ma il dolore e i palazzi del potere gli precludono la vista di questo orizzonte. Al mare ho attribuito un’importanza primaria rendendolo presente, in forme sempre diverse, per tutta la durata dello spettacolo».

Il testo è ambientato nella Genova trecentesca e nel suo Palazzo Ducale, narra la storia di un corsaro genovese che riuscì a salire al trono dogale, Un’Opera che riporta gli ambienti e i conflitti della città.

Città dove Giuseppe Verdi visse per lunghi periodi a partire dal 1850 quando abitò prima all'Hotel Croce di Malta al numero 4 di vico Morchio.

In seguito dal 1867 prese in affitto un appartamento a Palazzo Sauli in Carignano, dove già abitava Angelo Mariani, direttore d'orchestra del Carlo Felice; dal 1874 si trasferì a Palazzo del Principe, appartamento, visitabile nel contesto del museo villa del Principe, che tenne fino a poco prima della sua morte.

Piuttosto restio alla mondanità pur conducendo una vita “ritirata”, Verdi ha lasciato importanti tracce nella città, fra le curiosità il dolce chiamato Falstaff inventato appositamente per lui nel locale in piazza Soziglia (Klaiguti) dove era solito fare colazione.

Nel video di repertorio luoghi e documenti di Giuseppe Verdi in città.

L’Opera verrà trasmessa in diretta Euroradio su Rai Radio3.


22 novembre 2014
Ultimo aggiornamento: 25/11/2014
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