Via ai riscaldamenti, ma con moderazione e soprattutto buon senso. È stata firmata questa mattina l’ordinanza chiesta a gran voce dai genovesi alla prese con il primo freddo. Come annunciato dal sindaco sui social network – da ieri online la nuova pagina di Facebook – il provvedimento guarda con un occhio alla situazione climatica e con l’altro al risparmio energetico ed economico.
Nel dettaglio, il via libera ai caloriferi centralizzati è stato dato fino giovedì 27 ottobre compreso, per 4 ore al giorno, con fasce orarie a discrezione dei cittadini e temperatura negli ambienti di 20°c + 2°c di tolleranza. «Ci tengo a sottolineare - ha spiegato l’assessore alla Città sostenibile, Carlo Senesi – che l’ordinanza non decreta l’obbligo di accensione dei riscaldamenti ma ne offre la possibilità in caso di reale necessità. Come tutti sanno, Genova è una città che per conformazione presenta le più disparate situazioni climatica: facciamo quindi appello al buon senso dei cittadini e degli amministratori affinché accendano i caloriferi laddove ve ne sia davvero bisogno».
Il provvedimento si è reso necessario in seguito al repentino cambiamento delle condizioni climatiche che ha portato a un generale abbassamento delle temperature, anche nelle abitazioni, soprattutto nelle ore mattutine e serali. Necessità di temperature più miti, dunque, ma anche attenzione al risparimio, non solo energetico, e all'inquinamento. Genova, infatti, ha aderito al Patto dei Sindaci che prevede una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020. Per questo motivo, in considerazione anche del fatto che la qualità dell'aria nella nostra città, pur evidenziando un trend di miglioramento presenta alcuni parametri ambientali che si mantengono critici (nel dettaglio si tratta della concentrazioni di NO2 e PM10 per i quali il Comune ha varato la terza fase del Piano di Miglioramento della Qualità dell’aria), l'ordinanza avverte i responsabili di impianti di riscaldamento ad olio combustibile che saranno esclusi da ulteriori provvedimenti di ampliamento del normale orario di funzionamento in quanto altamente inquinanti.
Nel dettaglio, il via libera ai caloriferi centralizzati è stato dato fino giovedì 27 ottobre compreso, per 4 ore al giorno, con fasce orarie a discrezione dei cittadini e temperatura negli ambienti di 20°c + 2°c di tolleranza. «Ci tengo a sottolineare - ha spiegato l’assessore alla Città sostenibile, Carlo Senesi – che l’ordinanza non decreta l’obbligo di accensione dei riscaldamenti ma ne offre la possibilità in caso di reale necessità. Come tutti sanno, Genova è una città che per conformazione presenta le più disparate situazioni climatica: facciamo quindi appello al buon senso dei cittadini e degli amministratori affinché accendano i caloriferi laddove ve ne sia davvero bisogno».
Il provvedimento si è reso necessario in seguito al repentino cambiamento delle condizioni climatiche che ha portato a un generale abbassamento delle temperature, anche nelle abitazioni, soprattutto nelle ore mattutine e serali. Necessità di temperature più miti, dunque, ma anche attenzione al risparimio, non solo energetico, e all'inquinamento. Genova, infatti, ha aderito al Patto dei Sindaci che prevede una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020. Per questo motivo, in considerazione anche del fatto che la qualità dell'aria nella nostra città, pur evidenziando un trend di miglioramento presenta alcuni parametri ambientali che si mantengono critici (nel dettaglio si tratta della concentrazioni di NO2 e PM10 per i quali il Comune ha varato la terza fase del Piano di Miglioramento della Qualità dell’aria), l'ordinanza avverte i responsabili di impianti di riscaldamento ad olio combustibile che saranno esclusi da ulteriori provvedimenti di ampliamento del normale orario di funzionamento in quanto altamente inquinanti.