In considerazione dell’ulteriore peggioramento delle condizioni climatiche e viste le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, il sindaco Marta Vincenzi ha esteso il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento centralizzati, in deroga alle normative nazionali. La possibilità di accensione passa da 4 a 6 ore giornaliere e fino a lunedì 31 ottobre, sempre con fasce orarie a discrezione dei cittadini e temperatura negli ambienti di 20°c + 2°c di tolleranza.
«Il susseguirsi a distanza di poche ore di due ordinanze - dichiara l’assessore alla Città sostenibile - è dovuto anche alla rigidità della normativa che regola per tutto il territorio nazionale i periodi e la durata di accensione degli impianti di riscaldamento, lasciando alle amministrazioni locali uno spazio decisionale ridotto ai soli provvedimenti di emergenza. Un territorio come il nostro, caratterizzato da significative disparità climatiche tra la costa e l’entroterra – aggiunge Carlo Senesi –, avrebbe necessità, come già avviene in altri Paesi della UE, di una programmazione dei consumi energetici organizzata a livello locale.
Ciò consentirebbe di ottenere migliori risultati in termini di riduzione delle sostanze inquinanti e dei consumi, senza creare situazioni di disagio per i cittadini».
La prima ordinanza era giunta nella mattinata di ieri e aveva riscosso la piena soddisfazione dei cittadini. Sempre valide le raccomandazioni dell’assessore che sottolinea come l’ordinanza non imponga l’obbligo di accessione ma ne sancisca solo la possibilità: «Genova è una città che per conformazione presenta le più disparate situazioni climatica: facciamo quindi appello al buon senso dei cittadini e degli amministratori affinché accendano i caloriferi laddove ve ne sia davvero bisogno».
«Il susseguirsi a distanza di poche ore di due ordinanze - dichiara l’assessore alla Città sostenibile - è dovuto anche alla rigidità della normativa che regola per tutto il territorio nazionale i periodi e la durata di accensione degli impianti di riscaldamento, lasciando alle amministrazioni locali uno spazio decisionale ridotto ai soli provvedimenti di emergenza. Un territorio come il nostro, caratterizzato da significative disparità climatiche tra la costa e l’entroterra – aggiunge Carlo Senesi –, avrebbe necessità, come già avviene in altri Paesi della UE, di una programmazione dei consumi energetici organizzata a livello locale.
Ciò consentirebbe di ottenere migliori risultati in termini di riduzione delle sostanze inquinanti e dei consumi, senza creare situazioni di disagio per i cittadini».
La prima ordinanza era giunta nella mattinata di ieri e aveva riscosso la piena soddisfazione dei cittadini. Sempre valide le raccomandazioni dell’assessore che sottolinea come l’ordinanza non imponga l’obbligo di accessione ma ne sancisca solo la possibilità: «Genova è una città che per conformazione presenta le più disparate situazioni climatica: facciamo quindi appello al buon senso dei cittadini e degli amministratori affinché accendano i caloriferi laddove ve ne sia davvero bisogno».