Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
La prima, presentata dalla consigliera Cristina Lodi (Pd), è per chiedere chiarimenti sulle iscrizioni per servizi comunali rivolti ai bambini 0-3 anni.
Risponde l’assessore Pino Boero: c’è stata una riorganizzazione che ha previsto anche un confronto sindacale sulle modifiche per i servizi 0-6 anni. I tempi organizzativi hanno comportato il posticipo della data d’inizio delle iscrizioni, ma senza incidere in modo significativo. Infatti: 1) lo scorso anno la durata delle iscrizioni comprendeva anche periodi festivi (Pasqua, 25 aprile e 1° maggio), quest’anno non vi sono interruzioni 2) il lavoro dei front office che raccolgono le domande (lo scorso anno all’inizio della loro attività) si è velocizzato per il consolidarsi dell’esperienza lavorativa maturata 3) lo scorso anno le iscrizioni erano iniziate il 17 aprile, con pubblicazione della graduatoria definitiva il 26 giugno. Quest’anno l’avvio è stato il 17 maggio e la conclusione sarà il 3 luglio. Il ritardo finale sarà quindi di una sola settimana.
Il secondo quesito, presentato da Alfonso Gioia (Udc), Franco De Benedictis (Gruppo Misto), Matteo Campora e Guido Grillo (entrambi del Pdl), riguarda l’ipotesi di interruzione dell’attività di Equitalia: prospettive del servizio di riscossione.
Risponde l’assessore Francesco Miceli: in considerazione della materia normativa in continua evoluzione, e del fatto che gli enti locali non hanno competenze per gestire in proprio la riscossione, molti Comuni, compreso quello di Genova, hanno prorogato al 30 giugno 2013 la riscossione da parte di Equitalia. Dopo quella data, Equitalia non effettuerà più la riscossione coattiva di entrate non tributarie per conto dei Comuni. Non si sa ancora se la cessazione riguarderà le attività future, dal 1° luglio in poi, oppure anche quelle pregresse, che in tal caso passerebbero ai Comuni con problemi assai pesanti. Lo scenario è quello della gestione in proprio o l’affido a terzi delle attività di riscossione. Il Comune di Genova già riscuote in proprio Imu e Tares; nel frattempo è stato predisposto un bando per la ricerca di un soggetto che supporti l’attività del Comune, che curerà direttamente la riscossione coattiva.
L’articolo 54 relativo alle modifiche necessarie al P.O.R. di Prà, proposto dai consiglieri Antonio Bruno (Fds), Lilli Lauro e Guido Grillo (entrambi Pdl), è stato rinviato.
Conclude il question time la richiesta di informazioni in merito alla protesta avvenuta durante la “prima” della Traviata al teatro Carlo Felice. A presentarla sono i consiglieri Pietro Salemi (Lista Musso) ed Edoardo Rixi (Lega Nord).
Risponde il sindaco Marco Doria: la situazione del teatro è assai complessa. Il caso della “prima” della Traviata è stata, per i sindacati, un’occasione di presentare il proprio punto di vista in un momento in cui la direzione del teatro sta cercando di salvaguardare i conti. Le entrate del Carlo Felice previste per il 2013 ammontano a 19 milioni di euro, di cui circa 11 milioni arrivano dal Fus e, se approveremo il bilancio, più di 2 milioni di euro saranno messi a disposizione dal Comune, mentre oltre 1 milione sarà stanziato dalla Regione. E’ chiaro che la maggior parte dei fondi arriva da contributi pubblici. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni, rigetto le accuse di scarso impegno nella ricerca di sponsor privati: non è facile, in un momento come questo, ottenere sponsorizzazioni da privati. In passato le sponsorizzazioni sono venute da una raccolta straordinaria organizzata dall’ Associazioni Industriali e anche dai gruppi Iren e Finmeccanica e quest’ultima oggi è in crisi. Ciononostante, abbiamo rivolto ripetuti inviti a sponsor privati per il sostegno al Carlo Felice, e ancora li solleciteremo.
Rispetto ai ricavi da prestazioni, questi coprono solo i costi e non sono in grado di generare utili. Peraltro, le repliche sono un’arma a doppio taglio: più aumentano, più diventa difficile riempire la sala. Il cda doveva presentare un bilancio in equilibrio, per far questo è stato necessario adottare i contratti di solidarietà. L’ammortizzatore sociale è imprescindibile, ma non risolve in prospettiva i problemi del teatro: occorre un piano d’azione che il cda sta elaborando, ma la realtà è che la struttura specifica degli enti lirici italiani presenta grossi problemi.
La prima, presentata dalla consigliera Cristina Lodi (Pd), è per chiedere chiarimenti sulle iscrizioni per servizi comunali rivolti ai bambini 0-3 anni.
Risponde l’assessore Pino Boero: c’è stata una riorganizzazione che ha previsto anche un confronto sindacale sulle modifiche per i servizi 0-6 anni. I tempi organizzativi hanno comportato il posticipo della data d’inizio delle iscrizioni, ma senza incidere in modo significativo. Infatti: 1) lo scorso anno la durata delle iscrizioni comprendeva anche periodi festivi (Pasqua, 25 aprile e 1° maggio), quest’anno non vi sono interruzioni 2) il lavoro dei front office che raccolgono le domande (lo scorso anno all’inizio della loro attività) si è velocizzato per il consolidarsi dell’esperienza lavorativa maturata 3) lo scorso anno le iscrizioni erano iniziate il 17 aprile, con pubblicazione della graduatoria definitiva il 26 giugno. Quest’anno l’avvio è stato il 17 maggio e la conclusione sarà il 3 luglio. Il ritardo finale sarà quindi di una sola settimana.
Il secondo quesito, presentato da Alfonso Gioia (Udc), Franco De Benedictis (Gruppo Misto), Matteo Campora e Guido Grillo (entrambi del Pdl), riguarda l’ipotesi di interruzione dell’attività di Equitalia: prospettive del servizio di riscossione.
Risponde l’assessore Francesco Miceli: in considerazione della materia normativa in continua evoluzione, e del fatto che gli enti locali non hanno competenze per gestire in proprio la riscossione, molti Comuni, compreso quello di Genova, hanno prorogato al 30 giugno 2013 la riscossione da parte di Equitalia. Dopo quella data, Equitalia non effettuerà più la riscossione coattiva di entrate non tributarie per conto dei Comuni. Non si sa ancora se la cessazione riguarderà le attività future, dal 1° luglio in poi, oppure anche quelle pregresse, che in tal caso passerebbero ai Comuni con problemi assai pesanti. Lo scenario è quello della gestione in proprio o l’affido a terzi delle attività di riscossione. Il Comune di Genova già riscuote in proprio Imu e Tares; nel frattempo è stato predisposto un bando per la ricerca di un soggetto che supporti l’attività del Comune, che curerà direttamente la riscossione coattiva.
L’articolo 54 relativo alle modifiche necessarie al P.O.R. di Prà, proposto dai consiglieri Antonio Bruno (Fds), Lilli Lauro e Guido Grillo (entrambi Pdl), è stato rinviato.
Conclude il question time la richiesta di informazioni in merito alla protesta avvenuta durante la “prima” della Traviata al teatro Carlo Felice. A presentarla sono i consiglieri Pietro Salemi (Lista Musso) ed Edoardo Rixi (Lega Nord).
Risponde il sindaco Marco Doria: la situazione del teatro è assai complessa. Il caso della “prima” della Traviata è stata, per i sindacati, un’occasione di presentare il proprio punto di vista in un momento in cui la direzione del teatro sta cercando di salvaguardare i conti. Le entrate del Carlo Felice previste per il 2013 ammontano a 19 milioni di euro, di cui circa 11 milioni arrivano dal Fus e, se approveremo il bilancio, più di 2 milioni di euro saranno messi a disposizione dal Comune, mentre oltre 1 milione sarà stanziato dalla Regione. E’ chiaro che la maggior parte dei fondi arriva da contributi pubblici. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni, rigetto le accuse di scarso impegno nella ricerca di sponsor privati: non è facile, in un momento come questo, ottenere sponsorizzazioni da privati. In passato le sponsorizzazioni sono venute da una raccolta straordinaria organizzata dall’ Associazioni Industriali e anche dai gruppi Iren e Finmeccanica e quest’ultima oggi è in crisi. Ciononostante, abbiamo rivolto ripetuti inviti a sponsor privati per il sostegno al Carlo Felice, e ancora li solleciteremo.
Rispetto ai ricavi da prestazioni, questi coprono solo i costi e non sono in grado di generare utili. Peraltro, le repliche sono un’arma a doppio taglio: più aumentano, più diventa difficile riempire la sala. Il cda doveva presentare un bilancio in equilibrio, per far questo è stato necessario adottare i contratti di solidarietà. L’ammortizzatore sociale è imprescindibile, ma non risolve in prospettiva i problemi del teatro: occorre un piano d’azione che il cda sta elaborando, ma la realtà è che la struttura specifica degli enti lirici italiani presenta grossi problemi.