Dentro gli applausi, fuori i tamburi. Fin dal primo pomeriggio via Garibaldi e le zone limitrofe sono state presidiate da un ingente dispiegamento di polizia e carabinieri, impegnati a presidiare palazzo Tursi, dove era in programma la presentazione del libro del procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli.
La contestazione era annunciata: circa un mese fa Caselli firmò gli atti per la custodia cautelare in carcere di diversi esponenti del movimento NoTav, in base a prove raccolte sul campo dalla Digos durante i fatti del 3 luglio in Val di Susa. Tra questi anche un ragazzo genovese, attivista dei centri sociali, barista, studente e angelo del Fango; la contestazione è rivolta proprio al ricorso della carcerazione, giudicato eccessivo e “politico”.
Il presidio delle forze dell’ordine era finalizzato ad evitare che i manifestanti raggiungessero palazzo Tursi, e per permettere il regolare svolgimento dell’evento; alle ore 18 la presentazione del libro “Assolto alla giustizia” è iniziata regolarmente, con in sottofondo il suono non troppo lontano del corteo, concentratosi infine in via Cairoli.
Durante la conferenza, Caselli ha presentato questo “assalto alla giustizia”, portato avanti in questi anni dalla politica: «Provvedimenti politici che avevano il solo obiettivo di indebolire e intralciare il lavoro dei Tribunali – ha sottolineato il procuratore delle repubblica - e che hanno tenuta la magistratura occupata più a difendere il proprio lavoro, che a portarlo avanti». Nello scenario politico nazionale odierno, l’augurio è che si possa invertire questa tendenza, portando qualche necessaria riforma al comparto: semplificazioni delle notifiche, revisione della prescrizione, aumento dei funzionari e del personale, giusto per citare quelle più impellenti.
Alla conferenza erano presenti il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, e molte personalità cittadine; alle 19,30 la calma era tornata in città, con il termine della conferenza e della relativa contro manifestazione.
La contestazione era annunciata: circa un mese fa Caselli firmò gli atti per la custodia cautelare in carcere di diversi esponenti del movimento NoTav, in base a prove raccolte sul campo dalla Digos durante i fatti del 3 luglio in Val di Susa. Tra questi anche un ragazzo genovese, attivista dei centri sociali, barista, studente e angelo del Fango; la contestazione è rivolta proprio al ricorso della carcerazione, giudicato eccessivo e “politico”.
Il presidio delle forze dell’ordine era finalizzato ad evitare che i manifestanti raggiungessero palazzo Tursi, e per permettere il regolare svolgimento dell’evento; alle ore 18 la presentazione del libro “Assolto alla giustizia” è iniziata regolarmente, con in sottofondo il suono non troppo lontano del corteo, concentratosi infine in via Cairoli.
Durante la conferenza, Caselli ha presentato questo “assalto alla giustizia”, portato avanti in questi anni dalla politica: «Provvedimenti politici che avevano il solo obiettivo di indebolire e intralciare il lavoro dei Tribunali – ha sottolineato il procuratore delle repubblica - e che hanno tenuta la magistratura occupata più a difendere il proprio lavoro, che a portarlo avanti». Nello scenario politico nazionale odierno, l’augurio è che si possa invertire questa tendenza, portando qualche necessaria riforma al comparto: semplificazioni delle notifiche, revisione della prescrizione, aumento dei funzionari e del personale, giusto per citare quelle più impellenti.
Alla conferenza erano presenti il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, e molte personalità cittadine; alle 19,30 la calma era tornata in città, con il termine della conferenza e della relativa contro manifestazione.