«Bisogna preservare la residenzialità, ma allo stesso tempo agevolare chi vuole sfruttare corso Italia»:
così afferma Fabio Orengo, presidente del Municipio medio levante, per chiarire le polemiche relative alla
passeggiata di corso Italia.
La questione del lungomare più dibattuto di Genova coinvolge proprio tutti: balneari, commercianti,
residenti e passanti. Mercato e parcheggio si, mercato e parcheggio no? Il Comune si fa sentire attraverso la voce di Simone Farello, assessore alla mobilità urbana: «Il parcheggio serve a evitare il conflitto tra i residenti di Albaro e chi d’estate vuole sfruttare i servizi di corso Italia. I numeri lo confermano: da lunedì a giovedì si registra un’affluenza dell’80%, da venerdì a domenica del 100%; lo stesso vale per le moto.
Quindi funziona». Tanto è vero che gli abbonamenti mensili per l’intera giornata sono circa 450, mentre quelli per le 8 ore sono circa 3 mila.
Quello che invece non ha funzionato è stata la comunicazione. «Poca segnaletica e pubblicità, si poteva fare meglio», conclude Farello.
Per niente contento il senatore Pdl Giorgio Bornacin, il quale ha inviato una lettera al ministero dei
Trasporti sostenendo che, attraverso i parcheggi di corso Italia, si sarebbe violato il codice della strada: «I parcheggi vanno ricavati al di fuori delle carreggiate, ma è evidente che sul lungomare sono stati fatti al suo interno».
Farello spiega: l’area blu non ha “mangiato” il marciapiede; il parcheggio infatti occupa la carreggiata
stradale a mare che non perde la sua funzione perché le auto invece che transitare, sostano. In forza di
ciò interviene Orengo: «E poi si parla sempre di una corsia. L’intera carreggiata a monte, strategica per il
traffico, non è stata toccata».
A gioire dei parcheggi sono senz’altro i balneari, come dichiara Laura Castello, titolare dei bagni
Roma: «Sinceramente, non mi dispiace per niente che i miei clienti abbiamo la possibilità di parcheggiare
qua davanti, loro stessi apprezzano questo vantaggio». Ma i contestatori si attaccano ai prezzi, tutt’altro
che cari: l’abbonamento mensile per chi vuole parcheggiare tutta la giornata costa 60 euro, la metà per chi
vuole sostare 8 ore, mentre la tariffa giornaliera massima non supera i 5 euro.
Ma veniamo al mercato. L’idea di sfruttare l’area blu è venuta all’Aval, l’associazione Nazionale
Venditori Ambulanti, all’assessorato al commercio e a Confesercenti, tutti favorevoli nel voler sfruttare
economicamente corso Italia nel rispetto del mondo del commercio e del turismo balneare.
Giorgio Costa di Confesercenti: «Il mercato è andato bene, è stato accolto con entusiasmo dai passanti ma
miglioreremo per il futuro». Mauro Lazio, presidente di Aval: «Siamo soddisfatti, ma vogliamo migliorare,
per la prossima uscita degli ambulanti abbiamo deciso che le macchine potranno restare in sosta fino alle
19, invece che alle 16, per poi lasciare spazio ai furgoni che monteranno i banchi fino alle 20.
Staremo a vedere cosa succederà durante il mese per i prossimi appuntamenti del 6 e 20 agosto e del 3 settembre, date dei prossimi mercati.
Ma il “mugugno” e le proteste finiranno definitivamente il 5 settembre, giorno in cui corso Italia riprenderà la regolare viabilità, e la polemica resterà soltanto un ricordo dell’estate.
così afferma Fabio Orengo, presidente del Municipio medio levante, per chiarire le polemiche relative alla
passeggiata di corso Italia.
La questione del lungomare più dibattuto di Genova coinvolge proprio tutti: balneari, commercianti,
residenti e passanti. Mercato e parcheggio si, mercato e parcheggio no? Il Comune si fa sentire attraverso la voce di Simone Farello, assessore alla mobilità urbana: «Il parcheggio serve a evitare il conflitto tra i residenti di Albaro e chi d’estate vuole sfruttare i servizi di corso Italia. I numeri lo confermano: da lunedì a giovedì si registra un’affluenza dell’80%, da venerdì a domenica del 100%; lo stesso vale per le moto.
Quindi funziona». Tanto è vero che gli abbonamenti mensili per l’intera giornata sono circa 450, mentre quelli per le 8 ore sono circa 3 mila.
Quello che invece non ha funzionato è stata la comunicazione. «Poca segnaletica e pubblicità, si poteva fare meglio», conclude Farello.
Per niente contento il senatore Pdl Giorgio Bornacin, il quale ha inviato una lettera al ministero dei
Trasporti sostenendo che, attraverso i parcheggi di corso Italia, si sarebbe violato il codice della strada: «I parcheggi vanno ricavati al di fuori delle carreggiate, ma è evidente che sul lungomare sono stati fatti al suo interno».
Farello spiega: l’area blu non ha “mangiato” il marciapiede; il parcheggio infatti occupa la carreggiata
stradale a mare che non perde la sua funzione perché le auto invece che transitare, sostano. In forza di
ciò interviene Orengo: «E poi si parla sempre di una corsia. L’intera carreggiata a monte, strategica per il
traffico, non è stata toccata».
A gioire dei parcheggi sono senz’altro i balneari, come dichiara Laura Castello, titolare dei bagni
Roma: «Sinceramente, non mi dispiace per niente che i miei clienti abbiamo la possibilità di parcheggiare
qua davanti, loro stessi apprezzano questo vantaggio». Ma i contestatori si attaccano ai prezzi, tutt’altro
che cari: l’abbonamento mensile per chi vuole parcheggiare tutta la giornata costa 60 euro, la metà per chi
vuole sostare 8 ore, mentre la tariffa giornaliera massima non supera i 5 euro.
Ma veniamo al mercato. L’idea di sfruttare l’area blu è venuta all’Aval, l’associazione Nazionale
Venditori Ambulanti, all’assessorato al commercio e a Confesercenti, tutti favorevoli nel voler sfruttare
economicamente corso Italia nel rispetto del mondo del commercio e del turismo balneare.
Giorgio Costa di Confesercenti: «Il mercato è andato bene, è stato accolto con entusiasmo dai passanti ma
miglioreremo per il futuro». Mauro Lazio, presidente di Aval: «Siamo soddisfatti, ma vogliamo migliorare,
per la prossima uscita degli ambulanti abbiamo deciso che le macchine potranno restare in sosta fino alle
19, invece che alle 16, per poi lasciare spazio ai furgoni che monteranno i banchi fino alle 20.
Staremo a vedere cosa succederà durante il mese per i prossimi appuntamenti del 6 e 20 agosto e del 3 settembre, date dei prossimi mercati.
Ma il “mugugno” e le proteste finiranno definitivamente il 5 settembre, giorno in cui corso Italia riprenderà la regolare viabilità, e la polemica resterà soltanto un ricordo dell’estate.