Sciopero di quatrto ore, a partire dalle 9 di domani, venerdì 15 giugno, dei lavoratori Finmeccanica in Liguria, con concentramento e corteo a Genova, contro le dismissioni, annunciate dall'azienda, di Ansaldo Energia e Ansaldo Sts. I cortei partiranno alle ore 9 dalle sedi degli stabilimenti genovesi, a Sestri Ponente. Costeggeranno il mare e poi, passando per Piazza della Nunziata, attraverso le gallerie raggiungeranno la Prefettura.
Anche Marco Doria ha parlato della vertenza durante la conferenza stampa di oggi sul terzo Valico. «Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti - ha detto il sindaco - ha convocato per martedi prossimo i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione» che avevano chiesto un confronto urgente sulla questione Finmeccanica.
È un buon segno, secondo il Sindaco, dopo la tempestiva mobilitazione unitaria dei tre enti, la rapida risposta del ministro. «Abbiamo chiesto che ci fosse anche la presenza delle organizzazioni sindacali. Non intendiamo certo sostituirci a esse, ma possiamo comunque rappresentare la comunità nel suo complesso».
I sindacati intanto procedono verso lo sciopero di domani e verso la manifestazione genovese, a cui parteciperanno anche i lavoratori delle aziende della provincia della Spezia. Seguiranno, in mancanza di una convocazione, da parte del ministro, delle organizzazioni dei lavoratori, altre azioni di lotta.
«Bloccheremo, per forza di cose, la città – avverte Antonio Caminito, coordinatore regionale Fiom Cgil Liguria – ma non ci fermeremo, continueremo come abbiamo fatto nel 2004, quando abbiamo cessato l’agitazione solo quando Finmeccanica ha cambiato idea. Può essere l’inizio di altre forme di lotta che studieremo nei prossimi giorni».
Sotto accusa il piano industriale del gruppo, che, puntando sul settore militare, prevede la cessione di aziende importanti del settore civile, tra cui Ansaldo Sts e Ansaldo Energia.
«Malgrado le numerose iniziative intraprese nelle scorse settimane a difesa delle aziende di Finmeccanica - si legge in un comunicato della Cgil - dalle Organizzazioni Sindacali e dai lavoratori, assemblee, convegni, incontri e scioperi, ad oggi il Governo non ha ancora ritenuto opportuno avviare un confronto con la comunità ligure per discutere dei destini di queste aziende. Fim-Fiom-Uilm Liguria indicono uno sciopero il 15 giugno per avviare un immediato confronto con il Governo, nessuna altra iniziativa si svolgerà da qui a quella data, augurandosi che nei prossimi giorni il Ministro trovi il tempo per affrontare questo problema, il clima di sfiducia nella politica, che si respira nel Paese e anche figlio dei metodi e dei tempi che si da la politica nell’affrontare temi vitali come quello del lavoro. Non siamo più disponibili ad aspettare oltre, si trovi il tempo per affrontare i destini di queste aziende e dei lavoratori».
Anche Marco Doria ha parlato della vertenza durante la conferenza stampa di oggi sul terzo Valico. «Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti - ha detto il sindaco - ha convocato per martedi prossimo i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione» che avevano chiesto un confronto urgente sulla questione Finmeccanica.
È un buon segno, secondo il Sindaco, dopo la tempestiva mobilitazione unitaria dei tre enti, la rapida risposta del ministro. «Abbiamo chiesto che ci fosse anche la presenza delle organizzazioni sindacali. Non intendiamo certo sostituirci a esse, ma possiamo comunque rappresentare la comunità nel suo complesso».
I sindacati intanto procedono verso lo sciopero di domani e verso la manifestazione genovese, a cui parteciperanno anche i lavoratori delle aziende della provincia della Spezia. Seguiranno, in mancanza di una convocazione, da parte del ministro, delle organizzazioni dei lavoratori, altre azioni di lotta.
«Bloccheremo, per forza di cose, la città – avverte Antonio Caminito, coordinatore regionale Fiom Cgil Liguria – ma non ci fermeremo, continueremo come abbiamo fatto nel 2004, quando abbiamo cessato l’agitazione solo quando Finmeccanica ha cambiato idea. Può essere l’inizio di altre forme di lotta che studieremo nei prossimi giorni».
Sotto accusa il piano industriale del gruppo, che, puntando sul settore militare, prevede la cessione di aziende importanti del settore civile, tra cui Ansaldo Sts e Ansaldo Energia.
«Malgrado le numerose iniziative intraprese nelle scorse settimane a difesa delle aziende di Finmeccanica - si legge in un comunicato della Cgil - dalle Organizzazioni Sindacali e dai lavoratori, assemblee, convegni, incontri e scioperi, ad oggi il Governo non ha ancora ritenuto opportuno avviare un confronto con la comunità ligure per discutere dei destini di queste aziende. Fim-Fiom-Uilm Liguria indicono uno sciopero il 15 giugno per avviare un immediato confronto con il Governo, nessuna altra iniziativa si svolgerà da qui a quella data, augurandosi che nei prossimi giorni il Ministro trovi il tempo per affrontare questo problema, il clima di sfiducia nella politica, che si respira nel Paese e anche figlio dei metodi e dei tempi che si da la politica nell’affrontare temi vitali come quello del lavoro. Non siamo più disponibili ad aspettare oltre, si trovi il tempo per affrontare i destini di queste aziende e dei lavoratori».