Dall'ICT al web, gli obiettivi raggiunti
dal Campus della “Città Digitale”

Quattro anni fa il progetto è partito da un sogno di cambiamento, sostenuto da chi ha visto in questo la possibilità di aprire nuove prospettive per Genova. Con pochi soldi, molta passione e un gruppo di giovani siamo arrivati al wireless gratuito, alla multimedialità nelle attività di informazione del Comune, al concetto di rete nella costruzione del siti della PA. Ma il cammino non è finito

«Noi abbiamo conquistato la realtà e perduto il sogno
Credo che questa citazione da “L'uomo senza qualità” di Robert Musil a cui ho aggiunto un essenziale punto interrogativo ben si adatti a descrivere il progetto di attuazione del programma della giunta guidata da Marta Vincenzi per quanto riguarda la Città Digitale.

Nella realizzazione di un programma politico-amministrativo ci si muove sempre tra “sogno” e “realtà”.

La Politica “Alta” più che “far sognare” dovrebbe essere in grado di “sognare” il cambiamento, l'evoluzione, il progetto e darsi gli strumenti tecnico-amministrativi atti a provare a realizzare tale “sogno” confrontandosi con la realtà: è questo il “compromesso” che la Politica deve realizzare nella quotidianità del suo agire.

Io credo che in questi anni, con la fatica che ogni progetto innovativo porta con sé in termini di ridisegno dell'organizzazione, di superamento delle naturali resistenze al cambiamento molto si è fatto per raggiungere i risultati previsti, pur con gli adattamenti inevitabili  e i rallentamenti comprensibili che il confronto con una realtà fatta di interessi anche legittimi, di norme e difficoltà economiche sempre più forti per gli Enti locali, ci ha costretto ad affrontare per raggiungere al meglio gli obiettivi che ci eravamo posti all'inizio di questo mandato amministrativo.

Io credo che l'apertura  a fine luglio del nuovo portale del Comune di Genova e la prossima inaugurazione ai primi di settembre del sistema wifi pubblico cittadino rappresentino la reificazione concreta e simbolica al tempo stesso del raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo dati nel momento in cui il Progetto “Genova Città Digitale” è partito.

Vediamo nel concreto quali erano gli obiettivi.

Creare una rete di connettività cittadina wireless moderna e volta anche a rappresentare un valore aggiunto per il marketing territoriale della città.
Risultato a distanza di quattro anni raggiunto: l'apertura a settembre di vaste aree della città e di molti edifici pubblici al wifi gratuito (val la pena ribadire ancora una volta, onde demolire spero per sempre una leggenda metropolitana, che non esiste connessione alla rete senza un costo pur piccolo, qualunque sia il mezzo usato, per raggiungere Internet, per cui anche la tecnologia wifi ha un costo in termini di impianti e connettività e qualcuno, in questo caso il Comune, questi costi li coprirà per offrire il servizio gratis, con gli ovvi limiti previsti, seguendo il modello del consorzio di Città a cui abbiamo aderito) rappresenta il primo significativo passo verso, speriamo, un sistema ancora più allargato e diffuso col progressivo ingresso nel network wireless, per altro previsto a livello di progetto, di soggetti privati come esercizi pubblici e alberghi per i quali la disponibilità di una connessione gratuita e collegata alla grande rete wireless cittadina, rappresenta un fattore importante di attrattività.

Creare uno strumento di governo e di produzione di contenuti di una comunicazione moderna e multimediale all'interno del Comune per la realizzazione di siti e applicazioni web al passo con l'evoluzione della rete.
Risultato a distanza di quattro anni raggiunto: il Campus della Città Digitale è ora non più un esperimento ma una struttura comunale inserita stabilmente nell'organigramma aziendale, rappresenta il fiore all'occhiello del Progetto per le eccellenze che ha saputo creare nel campo della comunicazione audiovisiva e dell'uso dei social network integrati con la realizzazione di siti web tradizionali come tipologia, non certo come progettualità, pur mantenendo le sue caratteristiche di luogo aperto alla sperimentazione e ai rapporti di collaborazione con l'Università che ne rappresentano un inestimabile valore aggiunto e un unicum in Italia nel campo delle PA, come unica è la composizione multidisciplinare di chi ci ha lavorato e ci lavora.

Missione compiuta allora?

Direi che abbiamo in questi anni messo basi solide per una rivoluzione non solo tecnologica del rapporto del Comune con l'innovazione e l'ICT che ha ancora molto cammino da fare per dirsi pienamente compiuta.

E' una rivoluzione che tocca non soltanto la tecnica ma i cuori e le menti delle persone coinvolte, in primis, la macchina comunale che dovrà non adattarsi ma essere pienamente coinvolta nel processo di rinnovamento della comunicazione comunale che i nuovi progetti e le nuove forme di connettività portano necessariamente con sé.

E' una rivoluzione che prevede una partecipazione forte dell'impresa privata che non veda più il Comune solo come un cliente ma come un Ente Amico che crea possibilità e facilitazioni nello sviluppo di nuove idee che possano avere come luogo di origine Genova e come teatro di uso il mondo, in questo senso è molto importante che si trovino sinergie con Enti e Istituzioni per favorire la nascita di start-up accompagnate e aiutate nei loro primi tradizionalmente difficili passi non con un criterio di assistenza a pioggia ma anche qui di facilitazione mirata e per merito e qualità.

Abbiamo perduto il sogno durante il cammino fatto nella realtà?

Con i pochi mezzi che le finanze straziate del Comune ci ha messo a disposizione, con un piccolo gruppo di giovani, preziosissimi giovani, alla cui passione non sempre è stato possibile purtroppo far corrispondere adeguate “collocazioni”, pur facendo salti mortali per trovare il modo di poter utilizzare ogni forma di finanziamento disponibile, abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere: cercare di dare risposte concrete, le migliori possibili (non le migliori in assoluto) agli obiettivi che ci eravamo posti alla partenza di questa avventura.

La Città Digitale continua a “sognare” il futuro di Genova nel campo sempre più strategico dell'Information Technology, speriamo che sempre più la città tutta sogni e operi di conseguenza e in sinergia con noi, in un confronto dialettico con al centro bisogni reali e strategie a largo respiro a vocazione naturalmente internazionale. E che i prossimi anni segnino, come da programmi il consolidamento e lo sviluppo definitivo del progetto.
Genova, 30 luglio 2011
Ultimo aggiornamento: 31/07/2011
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