Fincantieri, Bono: «Sestri non chiuderà»
Ma i lavoratori genovesi bloccano via Soliman

Alle 11,30 l'incontro del ministro Romani e l'Ad Bono con sindacati, lavoratori e rappresentanti delle istituzioni liguri. L'amministratore delegato annuncia: «Lo stabilimento di sestri non chiuderà». Ma i lavoratori bloccano via Soliman. Romani: «Il 9 novembre un altro tavolo per fare il punto a livello nazionale»

Fincantieri
Ore 13.52 - Il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, avrebbe espresso l'intenzione di convocare un altro incontro su Fincantieri con i sindacati e l'amministratore delegato, Giuseppe Bono, per mercoledì 9 novembre, con l'obiettivo di fare il punto sulla situazione complessiva di Fincantieri su tutto il territorio nazionale. E' quanto emerge da fonti sindacali, presenti al tavolo in corso al ministero di via Veneto (fonte ANSA).

Ore 13.35 - Dal vertice di Roma sul destino di Fincantieri arrivano solo promesse, ma niente lavoro. «Le prospettive sono tutt’altro che allettanti», fa sapere la Cgil. E i lavoratori dello stabilimento di Sestri Ponente scendono in piazza, bloccando il traffico in via Soliman in entrambe le direzioni.

Sugli striscioni dei dimostranti, si leggono slogan come “200 anni di storia cancellati da questo governo”: «Siamo alcune centinaia – informa Giovanna Cereseto, responsabile Ufficio stampa e Relazioni Esterne Cgil Liguria – la protesta è partita intorno all’una e mezza. Domani alle 8 è stata indetta dal sindacato un’assemblea in cui si deciderà come procedere. È arrivata la firma per il ribaltamento a mare, questo lo si sapeva già. Anche il ricorso agli ammortizzatori sociali (leggi Cassa Integrazione) non rappresenta una novità. Ma di nuove commesse per il cantiere, neanche l’ombra».

In effetti le parole dell’amministratore delegato Giuseppe Bono di qualche ora fa lasciano spazio a pochi dubbi. L’ad avrebbe rimarcato che permane crisi del mercato, esprimendo l'ipotesi di realizzare piattaforme per rifiuti e off-shore per eolico.

Ore 12.51 - L'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha annunciato che l'azienda non chiuderà lo stabilimento di Sestri Ponente. Lo hanno reso noto fonti della Regione Liguria, secondo le quali il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, dovrebbe firmare oggi l'atteso decreto che sblocca 50 milioni per il ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri. L'amministratore di Fincantieri intervenendo al tavolo al ministero dello Sviluppo Economico non avrebbe invece parlato di nuove commesse per l'azienda. Anzi, avrebbe rimarcato che permane crisi del mercato, esprimendo l'ipotesi di realizzare piattaforme per rifiuti e off-shore per eolico. Fonti della Regione hanno riferito che il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, nel suo intervento avrebbe rimarcato la necessità di adoperarsi per difendere la storia di Fincantieri e creare le condizioni per continuare la vocazione cantieristica (fonte ANSA).

Ore 12 - Ore di tensione nell’ambito della vicenda Fincantieri: i lavoratori in sciopero attendono davanti allo stabilimento di Sestri Ponente l’esito del vertice romano tra azienda, governo, istituzioni liguri e sindacati sul futuro del cantiere. All’ordine del giorno il finanziamento per il ribaltamento a mare del sito sestrese: è attesa la firma del ministro Giulio Tremonti che deve sbloccare 50 dei 70 milioni previsti per i lavori, che potrebbero aprire uno spiraglio per il futuro dell’azienda, in procinto di terminare l’ultima commessa a marzo del 2012.

Intanto a Roma il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini, entrando nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, ha fatto sapere che ieri è stata decisa «una giornata di mobilitazione per tutto Fincantieri per il 21 ottobre». Quindi, i lavoratori dell’azienda saranno presenti alla manifestazione di Roma insieme a quelli della Fiat.

Landini  ha sottolineato poi la rivendicazione da parte del sindacato di «un tavolo per tutto il gruppo» ritenendo necessaria la convocazione di «un tavolo sulla cantieristica». Il segretario generale della Fiom ha concluso evidenziando che non verranno accettate logiche che mirano a contrapporre i diversi lavoratori.

Roma, 11 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 11/10/2011
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