Per arginare gli effetti negativi del patto di stabilità sugli andamenti del settore produttivo locale, è stato firmato l’accordo che vede la partecipazione di : Banca Carige, BIIS –Banca Infrastrutture Innovazione (Intesa- San Paolo) e Sviluppo (Intesa- San Paolo) e IFITALIA ( BNL), per la concessione di finanziamento alle imprese creditrici nei confronti del Comune, in modo che possano riscuotere immediatamente quanto loro dovuto, senza dover attendere i tempi di liquidazione del Comune, certamente più lunghi.
L’Assessore al Bilancio Francesco Miceli ha sottolineato che «il Comune ha una buona situazione rispetto ai pagamenti, ma deve monitorare attentamente per non sforare il patto di stabilità, con questo atto il Comune di Genova vuole dare delle risposte alle imprese che vantano crediti nei confronti dell’amministrazione. Perché anche il ritardo di un piccolo pagamento, nel caso di imprese medio – piccole o che lavorano quasi esclusivamente con il Comune, può portare a gravi conseguenze».
La cessione del credito alle banche aderenti avviene dopo che il Responsabile dell’Ufficio Finanziario del Comune di Genova ne ha certificato l’esigibilità, e previo pagamento di un tasso debitore che, per tutti e tre gli Istituti di credito, è fissato dall’Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread, pertanto occorre che l’imprenditore valuti se è più conveniente utilizzare questa opzione o aspettare i tempi della liquidazione del Comune.
La formalizzazione dell’operazione avviene con atto pubblico, ma non appena sarà resa disponibile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze la procedura della certificazione telematica dei crediti, ci sarà uno snellimento e un’ulteriore velocizzazione delle pratiche burocratiche.
Le imprese che vantano un credito nei confronti del Comune sono circa 20 di Grandi dimensioni e 60/70 medio/ piccole, «e il nostro debito nei loro riguardi – ha dichiarato l’assessore Miceli – risale a giugno 2012.
Noi seguiamo il metodo cronologico per i pagamenti, non scegliamo chi pagare. In questo momento siamo in sofferenza rispetto al patto di stabilità, ma siamo in attesa di quello regionalizzato. Quello dello scorso anno ammonta a circa 12.000.000 di euro, ci attendiamo per quest’anno un maggiore contributo ma anche speriamo, maggiori entrate straordinarie entro la fine anno».
Da parte del Comune di Genova è in corso una progressiva riduzione del debito, dal 2007 è sceso circa del 6%,quindi in controtendenza a livello Nazionale, ma occorre anche che nel piano per la crescita siano alleviati alcuni vincoli per dare la possibilità agli Enti locali di avere maggiore elasticità nell’ambito del patto di stabilità, in quanto, come ribadito dall’Assessore, «abbiamo i soldi in cassa ma non possiamo usarli, proprio per non sforare il tetto che ci hanno imposto».
L’Assessore al Bilancio Francesco Miceli ha sottolineato che «il Comune ha una buona situazione rispetto ai pagamenti, ma deve monitorare attentamente per non sforare il patto di stabilità, con questo atto il Comune di Genova vuole dare delle risposte alle imprese che vantano crediti nei confronti dell’amministrazione. Perché anche il ritardo di un piccolo pagamento, nel caso di imprese medio – piccole o che lavorano quasi esclusivamente con il Comune, può portare a gravi conseguenze».
La cessione del credito alle banche aderenti avviene dopo che il Responsabile dell’Ufficio Finanziario del Comune di Genova ne ha certificato l’esigibilità, e previo pagamento di un tasso debitore che, per tutti e tre gli Istituti di credito, è fissato dall’Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread, pertanto occorre che l’imprenditore valuti se è più conveniente utilizzare questa opzione o aspettare i tempi della liquidazione del Comune.
La formalizzazione dell’operazione avviene con atto pubblico, ma non appena sarà resa disponibile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze la procedura della certificazione telematica dei crediti, ci sarà uno snellimento e un’ulteriore velocizzazione delle pratiche burocratiche.
Le imprese che vantano un credito nei confronti del Comune sono circa 20 di Grandi dimensioni e 60/70 medio/ piccole, «e il nostro debito nei loro riguardi – ha dichiarato l’assessore Miceli – risale a giugno 2012.
Noi seguiamo il metodo cronologico per i pagamenti, non scegliamo chi pagare. In questo momento siamo in sofferenza rispetto al patto di stabilità, ma siamo in attesa di quello regionalizzato. Quello dello scorso anno ammonta a circa 12.000.000 di euro, ci attendiamo per quest’anno un maggiore contributo ma anche speriamo, maggiori entrate straordinarie entro la fine anno».
Da parte del Comune di Genova è in corso una progressiva riduzione del debito, dal 2007 è sceso circa del 6%,quindi in controtendenza a livello Nazionale, ma occorre anche che nel piano per la crescita siano alleviati alcuni vincoli per dare la possibilità agli Enti locali di avere maggiore elasticità nell’ambito del patto di stabilità, in quanto, come ribadito dall’Assessore, «abbiamo i soldi in cassa ma non possiamo usarli, proprio per non sforare il tetto che ci hanno imposto».