Il Comune di Genova e l’Associazione Genova Smart City scelgono la sede più prestigiosa, la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Tursi, per fare il punto sul progetto Genova Smart City ed offrire ai partner una giornata informativa sui bandi aperti della Comunità Europea e del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca.
Anche con la nuova Amministrazione, l’impegno per una città smart è massimo: lo ha ribadito con forza l’assessore Oddone, che ha sottolineato come la sua delega a coordinare il progetto sia il simbolo di un coinvolgimento trasversale agli assessorati, alle strutture ed alle competenze, chiamati a collaborare per diffondere una cultura “smart” della pianificazione e della progettazione sul territorio.
La giornata informativa ha visto interventi del vicepresidente dell’associazione Paolo Pissarello, della Preside della Facoltà di Ingegneria Paola Girdinio per il Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione, della responsabile per Smart City del Comune Gloria Piaggio e di Simona Costa, membro della rappresentanza di Regione Liguria a Bruxelles.
Il quadro delle risorse a disposizione grazie ai nuovi bandi è piuttosto significativo: a fronte di un cofinanziamento da parte dei proponenti, sono sul piatto finanziamenti europei per oltre 450 milioni di euro a fondo perduto, oltre ai 655 milioni del Ministero italiano, che però vengono erogati per la gran parte sotto forma di crediti agevolati.
La rassegna delle nuove opportunità europee, selezionate e presentate dalla D’Appolonia, project manager dell’associazione, ha ricalcato i principali filoni d’azione perseguiti dal progetto Genova Smart City, offrendo un panorama ricco e complesso di possibilità di lavoro. I progetti che Genova e i suoi partner sono chiamati a proporre dovranno essere innovativi, dimostrabili, replicabili e coinvolgere almeno tre paesi diversi e almeno un’impresa, una amministrazione pubblica e un centro di ricerca. Qualche esempio. Sul fronte Energia e risorse, l’attenzione è sull’innovazione nella ICT (Information and Communications Technology): “internet delle cose”, servizi personalizzati per la salute, reti energetiche intelligenti (o Smart Grid) fra i temi trattati; oltre a un complesso bando riservato alle sole città Smart e dedicato alla performance energetica dei distretti. Per quanto riguarda l’efficienza energetica degli edifici, sono previsti finanziamenti che si rivolgono alle ristrutturazioni ed all’efficientamento energetico sia nel settore pubblico che nel residenziale. Il tema della mobilità sostenibile si rivolge alla sperimentazione e alla ricerca soprattutto sui veicoli elettrici, sia privati che per il trasporto pubblico. Il recente filone della sostenibilità dei processi produttivi (o Fabbrica del Futuro) pone attenzione sia alla qualità delle condizioni di lavoro di chi opera nel manufacturing, sia all’efficienza energetica ed all’impatto sul territorio degli insediamenti, sia infine alla manutenzione ed all’efficienza dei macchinari.
Il bando italiano che richiede “idee per le Smart cities e communities” si focalizza soprattutto sulla ricerca industriale, orientata a un utilizzo evoluto di tecnologie per cittadini, imprese ed amministrazioni, con lo scopo di creare “comunità intelligenti”. Oltre 15 le aree tematiche su cui si potranno fare proposte, creando partnership composte da soggetti italiani o che abbiano una sede operativa in Italia, per progetti triennali che dovranno essere sperimentati dalle Pubbliche Amministrazioni ed avere rilevanza economica regionale.
Anche con la nuova Amministrazione, l’impegno per una città smart è massimo: lo ha ribadito con forza l’assessore Oddone, che ha sottolineato come la sua delega a coordinare il progetto sia il simbolo di un coinvolgimento trasversale agli assessorati, alle strutture ed alle competenze, chiamati a collaborare per diffondere una cultura “smart” della pianificazione e della progettazione sul territorio.
La giornata informativa ha visto interventi del vicepresidente dell’associazione Paolo Pissarello, della Preside della Facoltà di Ingegneria Paola Girdinio per il Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione, della responsabile per Smart City del Comune Gloria Piaggio e di Simona Costa, membro della rappresentanza di Regione Liguria a Bruxelles.
Il quadro delle risorse a disposizione grazie ai nuovi bandi è piuttosto significativo: a fronte di un cofinanziamento da parte dei proponenti, sono sul piatto finanziamenti europei per oltre 450 milioni di euro a fondo perduto, oltre ai 655 milioni del Ministero italiano, che però vengono erogati per la gran parte sotto forma di crediti agevolati.
La rassegna delle nuove opportunità europee, selezionate e presentate dalla D’Appolonia, project manager dell’associazione, ha ricalcato i principali filoni d’azione perseguiti dal progetto Genova Smart City, offrendo un panorama ricco e complesso di possibilità di lavoro. I progetti che Genova e i suoi partner sono chiamati a proporre dovranno essere innovativi, dimostrabili, replicabili e coinvolgere almeno tre paesi diversi e almeno un’impresa, una amministrazione pubblica e un centro di ricerca. Qualche esempio. Sul fronte Energia e risorse, l’attenzione è sull’innovazione nella ICT (Information and Communications Technology): “internet delle cose”, servizi personalizzati per la salute, reti energetiche intelligenti (o Smart Grid) fra i temi trattati; oltre a un complesso bando riservato alle sole città Smart e dedicato alla performance energetica dei distretti. Per quanto riguarda l’efficienza energetica degli edifici, sono previsti finanziamenti che si rivolgono alle ristrutturazioni ed all’efficientamento energetico sia nel settore pubblico che nel residenziale. Il tema della mobilità sostenibile si rivolge alla sperimentazione e alla ricerca soprattutto sui veicoli elettrici, sia privati che per il trasporto pubblico. Il recente filone della sostenibilità dei processi produttivi (o Fabbrica del Futuro) pone attenzione sia alla qualità delle condizioni di lavoro di chi opera nel manufacturing, sia all’efficienza energetica ed all’impatto sul territorio degli insediamenti, sia infine alla manutenzione ed all’efficienza dei macchinari.
Il bando italiano che richiede “idee per le Smart cities e communities” si focalizza soprattutto sulla ricerca industriale, orientata a un utilizzo evoluto di tecnologie per cittadini, imprese ed amministrazioni, con lo scopo di creare “comunità intelligenti”. Oltre 15 le aree tematiche su cui si potranno fare proposte, creando partnership composte da soggetti italiani o che abbiano una sede operativa in Italia, per progetti triennali che dovranno essere sperimentati dalle Pubbliche Amministrazioni ed avere rilevanza economica regionale.