Il sindaco Marta Vincenzi ha presentato oggi in Consiglio il nuovo Piano Urbano Comunale, destinato a cambiare l'impostazione di gran parte del nostro territorio.
Il progetto preliminare, portato a battesimo da Renzo Piano in una apposita riunione di Giunta il 14 luglio scorso, già conteneva forti elementi di novità, come la linea verde e la linea blu: il filo conduttore dello sviluppo della città nei prossimi vent’anni. Dal tavolo delle idee ad oggi, con alcune tappe fondamentali come l'inaugurazione della nuova sede di Urban Center alla Loggia di Banchi, sono passati pochi mesi nei quali il paziente lavoro di stesura e ricucitura del tessuto del piano non si è mai fermato. Ben 27 sono state le volte in cui si è riunita la Commissione urbanistica del Comune.
Ora siamo al passaggio definitivo e, per certi versi il più laborioso. I consiglieri potranno proporre modifiche (sono già stati consegnati 92 emendamenti e 44 ordini del giorno) che, se approvate, entreranno a far parte del documento finale che, una volta approvato, inizia il confronto con la società civile, per altro già ampiamente coinvolta nei dibattiti che si sono tenuti nei municipi. Tutti, entro 90 giorni dalla sua approvazione, avranno la possibilità di proporre delle modifiche al Puc .
Le osservazioni potranno essere presentate da tutti, cittadini, categorie, associazioni, enti ecc. Non sarà necessario dimostrare un interesse specifico, o risidere in una determinata zona: chiunque può prendere carta e penna e scrivere al sindaco per proporre una modifica.
A regione, provincia e piani di bacino viene inviata una copia del Puc e questi hanno 120 giorni per esprimere un parere, per quanto di competenza o in rapporto al loro documento di pianificazione. La Regione, ad esempio, potrà muovere delle valutazioni in funzione del piano paesistico, Palazzo San Giorgio in ragione delle attività portuali e così via.
Tutte queste osservazioni, e le relative controdeduzioni, entreranno a far parte di un maxi documento che verrà nuovamente discusso dal Consiglio Comunale, per la definitiva approvazione. Manca ancora un tassello: il visto di legittimità da parte della Provincia. Solo a questo punto, dopo questo ennesimo passaggio, il Piano Urbano Comunale si potrà dire approvato in via definitiva.
Il progetto preliminare, portato a battesimo da Renzo Piano in una apposita riunione di Giunta il 14 luglio scorso, già conteneva forti elementi di novità, come la linea verde e la linea blu: il filo conduttore dello sviluppo della città nei prossimi vent’anni. Dal tavolo delle idee ad oggi, con alcune tappe fondamentali come l'inaugurazione della nuova sede di Urban Center alla Loggia di Banchi, sono passati pochi mesi nei quali il paziente lavoro di stesura e ricucitura del tessuto del piano non si è mai fermato. Ben 27 sono state le volte in cui si è riunita la Commissione urbanistica del Comune.
Ora siamo al passaggio definitivo e, per certi versi il più laborioso. I consiglieri potranno proporre modifiche (sono già stati consegnati 92 emendamenti e 44 ordini del giorno) che, se approvate, entreranno a far parte del documento finale che, una volta approvato, inizia il confronto con la società civile, per altro già ampiamente coinvolta nei dibattiti che si sono tenuti nei municipi. Tutti, entro 90 giorni dalla sua approvazione, avranno la possibilità di proporre delle modifiche al Puc .
Le osservazioni potranno essere presentate da tutti, cittadini, categorie, associazioni, enti ecc. Non sarà necessario dimostrare un interesse specifico, o risidere in una determinata zona: chiunque può prendere carta e penna e scrivere al sindaco per proporre una modifica.
A regione, provincia e piani di bacino viene inviata una copia del Puc e questi hanno 120 giorni per esprimere un parere, per quanto di competenza o in rapporto al loro documento di pianificazione. La Regione, ad esempio, potrà muovere delle valutazioni in funzione del piano paesistico, Palazzo San Giorgio in ragione delle attività portuali e così via.
Tutte queste osservazioni, e le relative controdeduzioni, entreranno a far parte di un maxi documento che verrà nuovamente discusso dal Consiglio Comunale, per la definitiva approvazione. Manca ancora un tassello: il visto di legittimità da parte della Provincia. Solo a questo punto, dopo questo ennesimo passaggio, il Piano Urbano Comunale si potrà dire approvato in via definitiva.
