Il Puc approvato dal Consiglio
Per il sindaco, una vittoria della città

Il voto dopo la seduta fiume durata sino a notte: i lavori ripresi in Sala Rossa con le dichiarazioni di voto dei vari gruppi si sono conclusi intorno alle 14. Venticinque sì, 15 no e 3 astenuti. Il commento  di Marta Vincenzi e i suoi interventi in diretta su Twitter

25 voti a favore, 15 contrari e 3 astenuti: il Piano Urbanistico Comunale è stato adottato oggi, intorno alle 14, nella seconda seduta consecutiva in Sala Rossa, dal Consiglio Comunale genovese. Il Puc viene così ufficialmente adottato dal Comune: ora sarà affisso all'Albo Pretorio per dare la possibilità ai cittadini di fare eventuali osservazioni entro 90 giorni; contestualmente sarà inviato a Regione, Provincia di Genova e Parco del Beiga, che avranno anch'essi 3 mesi di tempo per eventali considerazioni. Al termine di questo iter, il Consiglio Comunale raccoglierà tutte le dichiarazioni pervenute, ed eltro tre mesi dovrà fare le proprie contro deduzioni che porteranno alla fase definitiva.

“Il nuovo Piano Urbanistico comunale - ha commentato dopo il voto il sindaco Marta Vincenzi -rappresenta l’obiettivo politico più importante del mio mandato. Con il nuovo Piano, Genova si è dotata di uno strumento che le garantirà uno sviluppo strettamente legato ai principi di qualità ed equità sociale, fondato sulla valorizzazione delle sue risorse e delle sue potenzialità. Spero che dalla tragedia del 4 novembre sia nata una nuova consapevolezza: proteggere e rispettare il territorio non significa rinunciare allo sviluppo ma tener conto dei criteri di sostenibilità e di sicurezza.
Con il nuovo Piano Urbanistico non sarà più possibile violentare il territorio, realizzare gli stessi scempi edilizi compiuti negli anni ’50 e ’60, che hanno portato al disastro che ancora è negli occhi e nel cuore di tutti noi. Importanti saranno anche le ricadute per quanto riguarda l’occupazione e l’offerta di posti di lavoro, con un incremento che si registrerà già nei prossimi anni.”

Decine di interventi, alcuni scontri verbali in un clima generale tutto sommato pacato, circa nove ore di dibattito (quasi fino a mezzanotte): così ieri in Consiglio si era consumata la maratona per l’approvazione del Piano che cambierà il volto della città, stabilendo le nuove regole urbanistiche per il suo sviluppo nei prossimi anni. Stamattina, quando la campanella della Sala Rossa ha segntoa nuovamente l’inizio dei lavori alle 9,30, il sindaco non era per nulla stanca: dopo tre anni di lavoro, di confronti e polemiche il momento che non consentiva cedimenti. Tra le novità, la prima l'hanno annotata i giornalisti. In soffitta taccuino e matita e tra le mani i palmari, hanno seguito in diretta su Twitter le considerazioni che il sindaco ha rilasciato in tempo reale sul popolare socialnetwork.

Per chi se li fosse persi, eccoli, in ordine di “apparizione”, mano a mano che le dichiarazioni di voto dei vari gruppi si succedevano prima del voto finale (sono stati presentati 101 ordini del giorno e 151 emendamenti).


“Ci sono sensibilità ambientaliste che mi piacciono ma un po' di cocciutaggine a non voler riconoscere la differenze tra proclami e impianto”

“Qualcuno vorrebbe infilare nel Puc tutto lo scibile umano. Le proprie certezze. A prescindere.”

“Gagliardi
(Idv, ndr) ha capito bene il senso della mia proposta: puntare sul pubblico e non sullo sviluppo del mattone”.

“Anche Lo Grasso
(Udc, ndr) ha capito bene la posta in gioco”.

“Utilizzazione strumentale dell'alluvione da chi non si è mai letto i Piani di bacino”.

“L'Udc molto equilibrata. Ricordiamoci che non è in maggioranza. Hanno letto e capito il senso”.

“Anche le critiche possono essere riassorbite nel percorso successivo all'adozione”.

“La Lega cerca di strumentalizzare politicamente. Critica i vincoli all'iniziativa privata. Saremmo troppo ambientalisti”.

“Odiano la mixité sociale. Un'altra idea di città. Difende i piccoli interessi”.

“Non capisce la sfida di una città che cambia a partire dai distretti di trasformazione. Chiusura mentale”.

“Pdl anche. Riporta il tema nella povertà del dibattituccio politico. Vede troppi limiti all'iniziativa privata”.

“Almeno è chiaro chi difende. Interessi imprenditoriali e professionali a cui non abbiamo fatto sconti e non abbiamo dato consulenze”.

“Sel chiara e solare. Ricorda il senso della discontinuità. Non rinuncia alle sue differenze ma poi fa sintesi”

“PD a più voci. Lecce rivendica il metodo partecipativo davvero discontinuo. Bravo Porcile. Spero cresca. E' anche graffiante. E intelligente”.

“Enrico Musso
(L’Altra Genova, ndr) falso come una moneta di latta rivestita di materiale luccicante. Sento echi velenosi di consulenti delusi raccolti alla sua corte. Ricorre alle dichiarazioni di Gabrielli per aprire contraddizioni in maggioranza. Infido e furbetto. Capito perché lo aveva scelto Berlusconi. Ancora non ha capito i distretti di trasformazione. Del resto, mi pare, non l'ha letto e lo ha fatto leggere”.

“Alessandro Arvigo
(La Nuova Stagione, ndr) è proprio bravo. Frutto maturo della Nuova Stagione. Speriamo la coalizione non lo sprechi. Lui è un vero riformista. Capisce e rilancia la sfida politica che avevamo in mente quando ci siamo candidati. E non siamo reciprocamente delusi”.

“Questa consigliera Lauro
(Pdl) è proprio la voce del popolo. Quel popolo che si pensa plebe. Quello che piace ai potenti perché non gli può certo dar fastidio. Popolana e populista. Da dimenticare”.

“I Verdi. Ci tengo tanto al loro giudizio. Dallorto riconosce qualche relazione tra lo sforzo di Sansa e il mio. Sono onorata. Parla di bellezza dell'ambiente e dei beni culturali. La vera sfida nell'agire quotidiano che sostenga una vera rivoluzione culturale”.

“Danovaro
(Pd, ndr) si slancia. Ha capito. Sono contenta. Non è più solo figlio mio, questo piano”.

“Antonio Bruno
(Rifondazione comunista, ndr) si arrampica un po'. Difende la linea verde ma... Sinistra come quella che non se la sentì di difendere il Governo Prodi. Un altro mondo è possibile ma è sempre un altro. Tuttavia non velenoso. Piuttosto impossibilitato a riconoscere il valore delle tappe possibili verso il cambiamento”.

“Ora si decide come votare. A dopo”

“Il voto è andato bene: 25 a favore su 43 presenti, 3 astenuti. Mancavano tre consiglieri di maggioranza. Due avrebbero votato a favore. Erano assenti per motivi gravi. Una, assessore in Regione
(Marilyn Fusco, ndr), mi aveva preannunciato di non poter votare. Per il ruolo che attualmente ricopre nell'altro Ente. Giusto”.

“Grazie a tutti. I miei "ragazzi" di Urban Lab-urbanistica sono radiosi. Mi sta salendo una grande allegria.  Accidenti, qualche volta le aspirazioni importanti si avverano”.

“Mi regalo un pranzo vero. Anzi me lo offre mio marito che ormai anche lui sa il Puc a memoria”.

“Passo dal vico della Rosa. Stabile demolito. Si procede rapidamente
(nella costruzione del nuovo asilo, ndr)”.

“Più tardi cerimonia di consegna dei lavori per la strada di Campenave,  Crevari. Che bella giornata!!!”
Genova, 7 dicembre 2011
Ultimo aggiornamento: 07/12/2011
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8