In questi giorni, la nuova “governance”, lo statuto e le modifiche dei patti parasociali (gli accordi che regolano in modo preordinato i rapporti tra i soci) di Iren sono al vaglio, in vista dell'assemblea dei soci prevista il 30 giugno prossimo, dei comuni di Torino, Genova e Reggio Emilia. I tre capoluoghi, azionisti della holding (Genova e Torino al 35,9 % attraverso la Fsu e i comuni emliani di Reggio, Parma e Piacenza al 19%) hanno ribadito a più riprese la volontà di mantenere la proprietà complessiva della multiutility in mano pubblica. Le principali novità riguardano il consiglio di amministrazione, che sarà composto da 13 membri, e le decisioni strategiche, che dovranno essere approvate con una maggioranza qualificata. Molte le osservazioni presentate in commissione Sviluppo economico, compresi alcuni emendamenti, tra i quali spicca una richiesta di modifica dell'organizzazione industriale del gruppo, che si richiede venga valutata a partire dalla situazione attuale, e comunque salvaguardando le presenze produttive e i pesi occupazionali ad oggi presenti nei diversi territori, attraverso le cosiddette società di primo livello (due a Genova una a Torino e due in Emilia) che si distingono per linee di business, energia elettrica nel capoluogo piemontese, mercato e servizio idrico integrato nel capoluogo ligure e, in Emilia, la parte dell'igiene urbana.
Iren: messa a punto una
riscrittura della "governance"
riscrittura della "governance"
Ultima tappa in commissione della proposta di modifica dello statuto della multiutility di Torino, Genova e dei comuni emiliani. Domani il provvedimento, sul quale sono stati presentati alcuni emendamenti, approda in Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva
genova, 6 maggio 2013
Ultimo aggiornamento: 06/05/2013