Sono 13 le candidature presentate per l’elezione del consiglio di amministrazione del gruppo Iren, che si terrà il prossimo 27 giugno con l’assemblea degli azionisti. Oltre ai tre presentati da Genova, Alessandro Ghibellini, Fabiola Mascardi e Roberto Bazzano, figurano Tommaso Dealessandri e Anna Ferrero, proposti da Torino, Ettore Rocchi, Lorenzo Bagnacani e Barbara Zanardi espressione dei comuni emiliani ex-Enia. Per le cariche di presidente, vice presidente e amministratore delegato, sono stati indicati rispettivamente Francesco Profumo, Andrea Viero e Nicola De Sanctis; la nomina di questi ultimi è frutto di una scelta condivisa dai comuni azionisti di Torino, Reggio Emilia e Genova. A completare le candidature anche Maria Maddalena Vietti Nielot e Massimo Magnani espressione dei soci di minoranza.
Si delinea così il quadro complessivo della revisione statutaria della multiutility voluta un anno fa dai sindaci membri del comitato del Patto dei Comuni azionisti, Fassino, Delrio e Doria, che hanno promosso e seguito questo percorso con l’obiettivo di rendere la struttura di vertice del gruppo più semplice e simile a quella di tutte le grandi società per azioni quotate in Borsa.
In una dichiarazione congiunta, i tre sindaci scrivono: “ La condivisione di un percorso, l’individuazione di procedure trasparenti per la selezione dell’amministratore delegato ed il pieno coinvolgimento del consiglio di amministrazione nell’elaborazione delle linee strategiche del gruppo sono i capisaldi di un approccio che, nel pieno rispetto delle competenze del management, intende però riaffermare il ruolo decisivo dei Comuni azionisti, valorizzando l’importanza dell’azionariato pubblico in una grande azienda multiutilities chiamata a fornire servizi essenziali ai cittadini”.
Dal canto suo, il sindaco di Genova Marco Doria sottolinea che: “I comuni azionisti mantengono un ruolo decisivo assicurato dal pieno coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione nell'elaborazione delle linee strategiche del gruppo e le persone indicate dal Comune di Genova attraverso FSU, che detiene il 30% del gruppo, nel Consiglio, garantiscono un contributo di competenze, esperienze, serietà di cui l’azienda potrà senz’altro giovarsi”.
“Questa volta hanno prevalso logiche un po’ diverse dalle solite. Il Comune di Genova si è impegnato perché fossero nominati amministratori scelti sulla base di competenze professionali, con procedure condivise – osserva con soddisfazione il sindaco Marco Doria - Si tratta di un primo passo, molti altri devono seguire. Importa ora fare in modo che l’impresa controllata da azionisti pubblici, tanti comuni che apprezzabilmente sono stati capaci di scegliere insieme un nuovo statuto, sia in grado sempre meglio di erogare servizi pubblici nell’interesse dei cittadini. L’articolazione della struttura del gruppo e il suo radicamento in territori diversi devono essere visti non come impedimento all’attuazione di strategie coerenti ma come opportunità per rispondere meglio e in modo più flessibile alle sfide del mercato e ai bisogni della collettività”.
Si delinea così il quadro complessivo della revisione statutaria della multiutility voluta un anno fa dai sindaci membri del comitato del Patto dei Comuni azionisti, Fassino, Delrio e Doria, che hanno promosso e seguito questo percorso con l’obiettivo di rendere la struttura di vertice del gruppo più semplice e simile a quella di tutte le grandi società per azioni quotate in Borsa.
In una dichiarazione congiunta, i tre sindaci scrivono: “ La condivisione di un percorso, l’individuazione di procedure trasparenti per la selezione dell’amministratore delegato ed il pieno coinvolgimento del consiglio di amministrazione nell’elaborazione delle linee strategiche del gruppo sono i capisaldi di un approccio che, nel pieno rispetto delle competenze del management, intende però riaffermare il ruolo decisivo dei Comuni azionisti, valorizzando l’importanza dell’azionariato pubblico in una grande azienda multiutilities chiamata a fornire servizi essenziali ai cittadini”.
Dal canto suo, il sindaco di Genova Marco Doria sottolinea che: “I comuni azionisti mantengono un ruolo decisivo assicurato dal pieno coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione nell'elaborazione delle linee strategiche del gruppo e le persone indicate dal Comune di Genova attraverso FSU, che detiene il 30% del gruppo, nel Consiglio, garantiscono un contributo di competenze, esperienze, serietà di cui l’azienda potrà senz’altro giovarsi”.
“Questa volta hanno prevalso logiche un po’ diverse dalle solite. Il Comune di Genova si è impegnato perché fossero nominati amministratori scelti sulla base di competenze professionali, con procedure condivise – osserva con soddisfazione il sindaco Marco Doria - Si tratta di un primo passo, molti altri devono seguire. Importa ora fare in modo che l’impresa controllata da azionisti pubblici, tanti comuni che apprezzabilmente sono stati capaci di scegliere insieme un nuovo statuto, sia in grado sempre meglio di erogare servizi pubblici nell’interesse dei cittadini. L’articolazione della struttura del gruppo e il suo radicamento in territori diversi devono essere visti non come impedimento all’attuazione di strategie coerenti ma come opportunità per rispondere meglio e in modo più flessibile alle sfide del mercato e ai bisogni della collettività”.