Partecipazione e Cittadinanza Attiva
Lo studio sul Dibattito Pubblico di Genova

Presso la Loggia di Banchi il convegno di studio ha approfondito le tematiche legate a questo nuovo strumento partecipativo, introdotto dall’amministrazione comunale, a seguito delle proposte di progetto per la realizzazione della Gronda di Ponente

Stamattina, presso la Loggia di Banchi, ha avuto luogo il convegno dal titolo ”Istituti della partecipazione e cittadinanza attiva: il caso del Dibattito Pubblico sulla Gronda di Ponente”, presenti l’assessore Andrea Ranieri, Massimo Bonanni, professore di Scienza Politica dell’Università degli Studi di Genova e il dottor Stefano Bonabello, sempre in forza alla facoltà di Scienze Politiche.

Il dibattito, prendendo spunto dal recente seminario organizzato a Roma, (link) ha approfondito le tematiche legate a questo nuovo strumento partecipativo, introdotto dall’amministrazione comunale, a seguito delle proposte di progetto per la realizzazione della Gronda di Ponente: il risultato, come è noto, è stato quello di aver dato vita ad un intenso dibattito pubblico, che ha generato un nuovo progetto e un nuovo soggetto istituzionale, l’Osservatorio. Un caso unico in Italia.

Secondo Luigi Bobbio, presidente della commissione tecnica che ha gestito il dibattito, questo esperimento, inserendosi in un vuoto normativo a riguardo, ha reso la Gronda, il progetto di grande edilizia infrastrutturale più conosciuto e conoscibile della storia italiana, grazie alla documentazione pubblica e ai numerosi momenti di condivisione e interazione con i cittadini.
Da questo spunto parte l’assessore Ranieri per il suo intervento: «Questo dibattito è una grande novità per la scienza politica, poiché introduce elementi nuovi di partecipazione comunitaria e per la costruzione di un progetto. In questa arena hanno trovato spazio i cittadini organizzati in comitati, i municipi, i tecnici e l’amministrazione, e dalla discussione è nata un’altra faccia del progetto Gronda». Ma non solo: «A mio avviso, ed è ciò che ho illustrato e sottolineato a Roma due giorni fa, il punto focale è che da questo dibattito pubblico è nato un nuovo soggetto istituzionale che è l’Osservatorio per la Gronda, di composizione mista, che supervisionerà ogni passaggio di questo grande progetto».

Segue l’intervento del dottor Stefano Bonabelli, che ha studiato l’evoluzione di questo nuovo sistema partecipativo: «Siamo di fronte ad un unicum italiano, che ampli e corregge una precedente esperienza francese, che, però, si limitava a condividere alcuni aspetti dell’output dell’agenda politica. Il caso di Genova, invece, ha permesso di discutere anche a livello sostanziale l’input, generando quindi nuovi esiti del progetto». Genova, quindi, capofila di un nuovo strumento democratico? «Quello che è stato fatto è stato un vero e proprio salto nel buio, sicuramente perfettibile, ma unico – spiega lo studioso – i requisiti per far si che questo strumento possa prendere lo spazio che merita sono però importanti: da un lato ci deve essere una buona amministrazione, virtuosa, che sappia far funzionare questo strumento niente affatto banale, ma al contempo la struttura decisionale, basata sulla rappresentanza democratica elettorare deve rimanere intatta».

Il professore Massimo Bonanni, ordinario di Scienza della Politica dell’Università di Genova, ha così descritto questo “esperimento”: «Il Dibattito di Genova si è dimostrato uno strumento molto valido per i confronto su certe criticità; non deve e non può sostituire processi decisionali già istituzionalizzati, propri della politica rappresentativa per come la conosciamo».
Prende la parola il consigliere del Comune di Genova, Manuela Cappello: «In questi giorni il Consiglio Comunale dovrebbe esaminare ed eventualmente approvare un regolamento per i Dibattiti Pubblici, su mia proposta, per far si che queste dinamiche diventino non un caso isolato, ma una procedura standard per decisioni di questa entità».
Genova, 1 febbraio 2012
Ultimo aggiornamento: 01/02/2012
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8