Nel Parco del Peralto, è stata inaugurata e intitolata ad Alexander Langer la “casetta rossa” in via Peralto 4. L’intervento di riammodernamento e adeguamento della struttura, ha restituito alla città un importante punto di ritrovo per le associazioni ambientaliste. Oltre all’impiantistica ad energia solare è prevista la realizzazione di cinque bacheche segnaletiche e comportamentali sui sentieri del parco, oltre alla nuova segnaletica dei sentieri su paline georeferenziate, utili agli operatori di servizio, Protezione Civile e Guardia Forestale, nel caso di smarrimento.
Con l’intitolazione dello spazio ad Alexander Langer, uomo politico, scrittore e giornalista, Fabio Levi in rappresentanza della fondazione Alexander Langer, ricorda il valore e l’importanza della tipologia delle strutture già dedicate allo stesso. A Torino un ponte ciclopedonale a Reggio Emilia il giardino delle religioni, a Bergamo un’oasi naturalistica, tutti luoghi con la caratteristica di spazi idonei a favorire l’incontro e confronto fra le persone per discutere e ragionare insieme.
Una delle priorità nella vita di Langer, dove il confronto e il dialogo erano indispensabili perché ogni individuo potesse arrichirsi di un qualcosa dell’altro.
Forte dell’esperienza nella sua terra di nascita, il Trentino Alto Adige, dove ha conosciuto i contrasti e le rigidità fra le varie identità sociali, riuscì negli anni 60 ad organizzare un gruppo di etnie miste, ma la sua storia lo ha sempre portato a combattere conflitti e contrasti, il suo obiettivo era quello di costruire un luogo di persone e renderle protagoniste per rompere le barriere e costruire ponti verso la pace e la condivisione. Langer portava avanti dei principi che possiamo sintetizzare nella:
Solidarietà con deboli – valorizzazione dell’individuo – rapporto fra uomini e contesto ambientale – nell’idea di una politica intesa non come attività separata ma una elaborazione praticata con la gente, l’arte della convivenza fra le persone.
Una Intitolazione importante per non dimenticare il luogo che dovrà essere vissuto da associazioni e volontari per portare avanti una dimensione culturale, quella del sistema dei parchi e dove si potranno sviluppare molte discussioni legate alle prospettive di crescita della nostra città nell’ambito della green economy e delle nuove tecnologie, contribuendo alle nuove prospettive occupazionali coniugando le necessità occupazionali e quelle ambientali.
Un luogo dove poter costruire ponti e reti culturali, e dove poter trovare lo spazio anche per una piccola biblioteca dedicata alle lettere e agli scritti di Alex Langer.
Con l’intitolazione dello spazio ad Alexander Langer, uomo politico, scrittore e giornalista, Fabio Levi in rappresentanza della fondazione Alexander Langer, ricorda il valore e l’importanza della tipologia delle strutture già dedicate allo stesso. A Torino un ponte ciclopedonale a Reggio Emilia il giardino delle religioni, a Bergamo un’oasi naturalistica, tutti luoghi con la caratteristica di spazi idonei a favorire l’incontro e confronto fra le persone per discutere e ragionare insieme.
Una delle priorità nella vita di Langer, dove il confronto e il dialogo erano indispensabili perché ogni individuo potesse arrichirsi di un qualcosa dell’altro.
Forte dell’esperienza nella sua terra di nascita, il Trentino Alto Adige, dove ha conosciuto i contrasti e le rigidità fra le varie identità sociali, riuscì negli anni 60 ad organizzare un gruppo di etnie miste, ma la sua storia lo ha sempre portato a combattere conflitti e contrasti, il suo obiettivo era quello di costruire un luogo di persone e renderle protagoniste per rompere le barriere e costruire ponti verso la pace e la condivisione. Langer portava avanti dei principi che possiamo sintetizzare nella:
Solidarietà con deboli – valorizzazione dell’individuo – rapporto fra uomini e contesto ambientale – nell’idea di una politica intesa non come attività separata ma una elaborazione praticata con la gente, l’arte della convivenza fra le persone.
Una Intitolazione importante per non dimenticare il luogo che dovrà essere vissuto da associazioni e volontari per portare avanti una dimensione culturale, quella del sistema dei parchi e dove si potranno sviluppare molte discussioni legate alle prospettive di crescita della nostra città nell’ambito della green economy e delle nuove tecnologie, contribuendo alle nuove prospettive occupazionali coniugando le necessità occupazionali e quelle ambientali.
Un luogo dove poter costruire ponti e reti culturali, e dove poter trovare lo spazio anche per una piccola biblioteca dedicata alle lettere e agli scritti di Alex Langer.