Eurocities è partita. I 400 delegati provenienti da 36 Paesi d’Europa sono arrivati. Genova è al centro del dibattito urbanistico. Sindaci e architetti guardano verso un’unica direzione: la rigenerazione urbana.
È l’acquario di Genova, creazione architettonica vanto della nostra città, la sede del welcome speech. Paul Bevan, segretario generale di Eurocities insieme a Paolo Veardo, assessore alle Politiche giovanili, e Paolo Pissarello, vicesindaco di Genova, hanno accolto gli ospiti e hanno premiato le tre città vincitrici degli Awards 2011: Rottherdam, Zaragoza e Bydgoszcz (Polonia) hanno vinto un premio rispettivamente per le categorie, innovazione, partecipazione e cooperazione.
«I progetti europei sono auspicabili ma soprattutto replicabili. Fondamentale è il coinvolgimento dei cittadini cioè di chi la città la vive e la respira. Siamo in linea con l’Europa per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabile. Le idee ci sono e le stiamo realizzando» dichiara Pissarello.
Gli incontri sono appena iniziati, il dibattito è profondo, coinvolgente.
Oggi Renzo Piano, architetto e urbanista dal sangue genovese, parla ai Magazzini del Cotone (diretta streaming sul sito di Eurocities) della sua città e la usa ad esempio: «Non si può pensare di espandere periferie, le città possono crescere da dentro. I centri urbani devono implodere, non esplodere» dichiara Piano.
L’Europa si mette in gioco, le città si offrono per dare e ricevere: «Una città senz’auto è possibile, la mia vive di biciclette, perché non provare anche a Genova?» sostiene Frank Jensen, sindaco di Copenhagen e presidente di Eurocities.
Il dibattito è appena cominciato, si andrà avanti per tutta la mattina. Nel pomeriggio invece i delegati parteciperanno ai workshop in cinque quartieri di Genova.
È l’acquario di Genova, creazione architettonica vanto della nostra città, la sede del welcome speech. Paul Bevan, segretario generale di Eurocities insieme a Paolo Veardo, assessore alle Politiche giovanili, e Paolo Pissarello, vicesindaco di Genova, hanno accolto gli ospiti e hanno premiato le tre città vincitrici degli Awards 2011: Rottherdam, Zaragoza e Bydgoszcz (Polonia) hanno vinto un premio rispettivamente per le categorie, innovazione, partecipazione e cooperazione.
«I progetti europei sono auspicabili ma soprattutto replicabili. Fondamentale è il coinvolgimento dei cittadini cioè di chi la città la vive e la respira. Siamo in linea con l’Europa per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabile. Le idee ci sono e le stiamo realizzando» dichiara Pissarello.
Gli incontri sono appena iniziati, il dibattito è profondo, coinvolgente.
Oggi Renzo Piano, architetto e urbanista dal sangue genovese, parla ai Magazzini del Cotone (diretta streaming sul sito di Eurocities) della sua città e la usa ad esempio: «Non si può pensare di espandere periferie, le città possono crescere da dentro. I centri urbani devono implodere, non esplodere» dichiara Piano.
L’Europa si mette in gioco, le città si offrono per dare e ricevere: «Una città senz’auto è possibile, la mia vive di biciclette, perché non provare anche a Genova?» sostiene Frank Jensen, sindaco di Copenhagen e presidente di Eurocities.
Il dibattito è appena cominciato, si andrà avanti per tutta la mattina. Nel pomeriggio invece i delegati parteciperanno ai workshop in cinque quartieri di Genova.