Questa mattina Sestri sarà interessata dallo sciopero delle aziende Finmeccanica per chiedere, si legge su un volantino della Fiom: "un incontro urgente con il ministro Passera e il governo, per dire no ai piani annunciati di cessione del settore civile". Dalle 9.30 alle 11.30 si fermeranno i lavoratori di Ansaldo Energia e dalle 10 alle 12 quelli di Selex-Elsag, STS, SSI. Operai, impiegati e tecnici usciranno dalle aziende, formeranno un corteo e effetturanno dei blocchi stradali. I due presidi e cortei saranno davanti alle sedi di Elsag Selex Sts e in piazza Massena a Cornigliano.
«Ora basta - spiegano i segretari Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil - si apra subito un confronto vero con il governo, e in Finmeccanica si ritorni a parlare di politiche industriali, non di operazioni di vendita». Il "casus belli" che ha dato fuoco alle polveri risale a venerdì 11 maggio. A Milano, durante la cerimonia del Premio Innovazione Finmeccanica, l’Amministratore Delegato e Presidente della Holding, Giuseppe Orsi, ha confermato l’intenzione di cedere le attività civili e procedere velocemente per rendere operativa entro fine anno la nuova Selex Electronic Systems Spa, creata per accorpare le Società Selex Galileo, Selex Elsag e Selex Sistemi Integrati, a poche ore tra l’altro dall’annuncio, da parte del Ministro dello Sviluppo Economico, dell’esistenza di un Piano Industriale per Finmeccanica.
Il sospetto non troppo remoto dei rappresentanti sindacali è che il piano di dismissioni sia a conoscenza e consiviso dal Governo o quantomeno dallo stesso Ministro. La protesta guarda a Milano dove, in queste stesse ore, si sta tenendo il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica. Una delegazione di sindacalisti si recherà in Prefettura per chiedere al rappresentante del Governo un confronto urgente con il ministro dello Sviluppo Economico.
Per capire quale sia, anticipano alla stampa i rappresentanti sindacli, “la posizione del Governo e come si intende difendere le attività industriali senza svendere le aziende alla concorrenza”, i sindacati ritengono “utile aprire un tavolo di confronto su questi temi, a partire dalla pesante situazione che potrebbe determinarsi in Liguria, sul piano occupazionale.
Esiste oggi un problema Finmeccanica, che si deve affrontare risanando sopratutto la Holding, oggi appesantita da 4,5 miliardi di Euro di debiti. Vendere le aziende nell’immediato o avviare accordi mortali con nuovi partner, è sbagliato. Finmeccanica va avanti con le cessioni, si fermi prima che sia troppo tardi”.
«Ora basta - spiegano i segretari Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil - si apra subito un confronto vero con il governo, e in Finmeccanica si ritorni a parlare di politiche industriali, non di operazioni di vendita». Il "casus belli" che ha dato fuoco alle polveri risale a venerdì 11 maggio. A Milano, durante la cerimonia del Premio Innovazione Finmeccanica, l’Amministratore Delegato e Presidente della Holding, Giuseppe Orsi, ha confermato l’intenzione di cedere le attività civili e procedere velocemente per rendere operativa entro fine anno la nuova Selex Electronic Systems Spa, creata per accorpare le Società Selex Galileo, Selex Elsag e Selex Sistemi Integrati, a poche ore tra l’altro dall’annuncio, da parte del Ministro dello Sviluppo Economico, dell’esistenza di un Piano Industriale per Finmeccanica.
Il sospetto non troppo remoto dei rappresentanti sindacali è che il piano di dismissioni sia a conoscenza e consiviso dal Governo o quantomeno dallo stesso Ministro. La protesta guarda a Milano dove, in queste stesse ore, si sta tenendo il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica. Una delegazione di sindacalisti si recherà in Prefettura per chiedere al rappresentante del Governo un confronto urgente con il ministro dello Sviluppo Economico.
Per capire quale sia, anticipano alla stampa i rappresentanti sindacli, “la posizione del Governo e come si intende difendere le attività industriali senza svendere le aziende alla concorrenza”, i sindacati ritengono “utile aprire un tavolo di confronto su questi temi, a partire dalla pesante situazione che potrebbe determinarsi in Liguria, sul piano occupazionale.
Esiste oggi un problema Finmeccanica, che si deve affrontare risanando sopratutto la Holding, oggi appesantita da 4,5 miliardi di Euro di debiti. Vendere le aziende nell’immediato o avviare accordi mortali con nuovi partner, è sbagliato. Finmeccanica va avanti con le cessioni, si fermi prima che sia troppo tardi”.