Sciopero unitario contro la manovra
In piazza i dipendenti pubblici

Lunedì 19 concentramento alle 9 a Principe e corteo fino alla Prefettura. In testa i precari. Si fermano i lavoratori dei servizi, del pubblico impiego, del settore della conoscenza, la sanità, le poste, il comparto dell'energia. La richiesta di equità ed efficacia nelle misure fiscali.

foto per sciopero pubblici
Genova di nuovo in piazza, lunedì 19: stavolta per lo sciopero nazionale unitario indetto da Cgil, Cisl e Uil. Si fermeranno i lavoratori del pubblico impiego (8 ore) e quelli del settore della conoscenza (un'ora la scuola al termine delle lezioni o del servizio; otto i lavoratori dell'università, della ricerca e Afam, Alta formazione artistica, musicale e coreutica), della ricerca, che faranno pressione così sul governo per cercare di ottenere una manovra più equa e giusta.
Nel capoluogo ligure concentramento alle 9 nella piazza davanti alla stazione Principe, quindi corteo fino alla Prefettura in piazza Eros Lanfranco con presidio previsto a partire dalle 11. In testa al corteo i lavoratori del terzo settore assieme a tutti i precari e disoccupati della pubblica amministrazione.

Fermi anche la sanità privata e pubblica (la Asl3 assicura il rispetto delle norme di legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, oltre naturalmente al pronto soccorso), le Poste (le ultime tre ore di ogni turno), il settore dell'energia (elettricità, petrolio, gas-acqua).
Le rivendicazioni che giungono da tutti gli enti: una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi e assicurari più equità, lo sblocco delle assunzioni e il rinnovo dei contratti.

Tanto per fare un esempio di quanto pesa la manovra Monti sulla pubblica amministrazione: al Comune di Genova i tagli sono circa di 20 milioni di euro, e questo graverà non soltanto sul futuro dei dipendenti ma anche su tutti i cittadini. Parlando di precariato, solo nel capoluogo ligure, sono oltre mille gli operatori scolastici senza posto fisso.

Nel loro comunicato di annuncio dello sciopero, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa affermano: «I soliti noti, lavoratori pubblici per primi, non sono disposti a pagare da soli il peso del risanamento e quindi sciopereranno unitariamente. La manovra del Consiglio dei Ministri è fortemente iniqua per lavoratori dipendenti e pensionati e sconta l'inaccettabile assenza di confronto con le parti sociali».

Lo scopo della mobilitazione unitaria è modificare il testo durante l'iter parlamentare per ottenere:
- una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati;
- misure che colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni;
- una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione;
- una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti senza penalizzare ulteriormente il welfare locale e la sanità e che eviti pasticci sulla ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali, come nel caso delle Province;
- l'eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali;
- una riorganizzazione degli Enti, anche quelli previdenziali (come il super-Inps), attraverso una vera contrattazione che garantisca la tenuta occupazionale e punti al miglioramento dei servizi e non a una mera operazione ragionieristica.
Genova, 18 dicembre 2011
Ultimo aggiornamento: 19/12/2011
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