Vincenzi riceve Bagnasco a Tursi
«Insieme per lavoro e famiglia»

L’arcivescovo di Genova ha ricambiato la consueta visita istituzionale al Sindaco, che ha ribadito la necessità di risolvere subito la vertenza Fincantieri e la comunanza di intenti col Cardinale contro le difficoltà economiche e sociali

Bagnasco Vincenzi
«Vogliamo evitare di far ricadere gli effetti della manovra su chi ha meno, e in particolare su chi possiede solo la prima casa. Inoltre, per garantire la tenuta economica e sociale della città è necessario anche occuparsi subito di Fincantieri e di sviluppo insieme al Governo». Così il sindaco ha voluto commentare le parole del cardinale Angelo Bagnasco, arrivato in mattinata a Palazzo Tursi per il consueto scambio di auguri con i vertici istituzionali del Comune. Senza trascurare l’attualità più “calda” di questi giorni. Circa la tardiva convocazione a Roma di un tavolo sulla crisi Fincantieri, Marta Vincenzi, a marigine dell'incontro ha infatti ammonito nuovamente il Governo: «Tutelare il lavoro significa occuparsi concretamente della situazione degli operai di Sestri Ponente. Da parte mia e del Cardinale non sono mancate le sollecitazioni a trovare una soluzione. Non è possibile che il Governo convochi un tavolo solo dopo manifestazioni e scioperi come quello di ieri che ha visto bloccare l’aeroporto Colombo. L’esecutivo di Monti deve considerare che ogni ritardo nelle decisioni può comportare problemi all’ordine pubblico. Per questo invoco di far presto e lancio un avvertimento: l’agenda politica non può essere dettata da questi episodi, se mai è l’agenda del governo che deve far sì che non si verifichino».

Dopo una breve chiacchierata privata con il Marta Vincenzi e il presidente del Consiglio comunale Giorgio Guerello, il presidente della Cei, nel salone di rappresentanza di Tursi ha portato ad assessori, capigruppo e consiglieri, un messaggio di fiducia e di speranza per la città, dopo un 2011 di luci e ombre: «La fine di anno – ha detto il cardinale - è sempre tempo di bilanci e di prospettive per il futuro. A tal proposito è necessario, per tutti noi che abbiamo a cuore i genovesi, rinnovare le nostre capacità di dedizione alla città. Prendiamo atto con consapevolezza della nuova situazione del lavoro e della mutata influenza della finanza nell’economia politica. Questo offre l’opportunità di un cambiamento culturale ma comporta anche la necessità di impiegare meglio le risorse a disposizione. Lavoro, famiglia e sviluppo: questa è la nostra triplice priorità. Dobbiamo adeguare il nostro modo di pensare alle nuove circostanze. Sono fiducioso perché  nel contesto della nostra città ci sono anche molte realtà che hanno chiuso l’anno molto bene da tutti i punti di vista. Spero che queste realtà, oggi ancora parte minoritaria del tessuto lavorativo-imprenditoriale, possano continuare a crescere. Il mio è uno sguardo realistico ma speranzoso perché vedo in voi che amministrate la città segnali di consapevolezza e disponibilità».

Al termine della visita i ringraziamenti del sindaco, che a margine dell’incontro si è soffermata sui temi affrontati con l’arcivescovo: «Confrontarmi col cardinale è sempre costruttivo e personalmente mi arricchisce. Del resto abbiamo parlato di temi molto seri come il lavoro e l’Ici. Su questo voglio dire che nonostante la considerevole riduzione dei trasferimenti statali garantiremo il funzionamento del Comune senza gravare ulteriormente sui conti delle famiglie genovesi». A proposito di quello che ha definito “can can”, ovvero l’applicazione dell’Ici anche a chiese e onlus, la Vincenzi ha detto: «Anche aggiungendo queste voci alla manovra le risorse non sarebbero comunque sufficienti. Ritengo che non è lì che il Comune debba attingere. Il governo ci impone di riscuotere l’Imu su un bene prezioso come la prima casa, ma i proventi entrano interamente nelle casse statali. L’unico margine di discrezionalità lasciatoci è la possibilità di aggiungere un’aliquota per rimpinguare le casse comunali:anche a costo di avere meno entrate, la mia intenzione è di applicare alcun incremento alla nuova tassa».
Genova, 5 gennaio 2012
Ultimo aggiornamento: 05/01/2012
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