Fare squadra per trovare soluzioni che consentano agli Enti locali di garantire un adeguato servizio di welfare, avanzando richieste condivise al nuovo governo Monti. Gli assessori comunali alle politiche sociali di Genova, Torino, Roma, Milano, Bologna, Napoli, Forlì e Siena, dopo aver istituito una “rete” tra i Comuni (creata dopo l’incontro torinese di Roberta Papi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova con i colleghi di Torino, Forlì e Milano), hanno sottoscritto un documento indirizzato ai ministri Elsa Fornero (Welfare) e Renato Balduzzi (Sanità) in cui vengono definite priorità, richieste e proposte atte all’individuazione di nuovi modelli organizzativi in grado di razionalizzare la spesa e di forme e modalità di fund raising per reperire finanziamenti alternativi e integrativi di quelli pubblici.
«I Comuni – si legge nella lettera - si impegnano a garantire la massima disponibilità a collaborare per costruire politiche che consentano di progettare e innovare il welfare locale. Ma è oggi necessaria la garanzia di risorse dai vari livelli istituzionali per assicurare la programmazione degli interventi e l’esigibilità delle prestazioni».
Gli assessori chiedono inoltre al governo che venga ricostituito un Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali in cui si dia continuità alle risorse economiche previste negli scorsi anni sui singoli Fondi: «Attualmente il Fondo per la non autosufficienza e il Fondo Nazionale per la famiglia sono stati completamente azzerati, mentre il Fondo Nazionale per le politiche sociali e il Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione sono diminuiti, dal 2008 ad oggi, rispettivamente del 73% e dell’84% e per il 2012 potrebbero anch’essi essere azzerati».
Tra le altre rivendicazioni c’è l’elaborazione di un Piano Straordinario Nazionale Povertà, in particolare per le aree metropolitane, che affronti il tema delle povertà marginali ed estreme.
L'iniziativa, finalizzata a rafforzare la collaborazione tra Comuni, è sostenuta dall'Anci: per adesso aderiscono gli otto Enti firmatari, anche se altre città hanno manifestato interesse a essere coinvolte nel progetto.
«I Comuni – si legge nella lettera - si impegnano a garantire la massima disponibilità a collaborare per costruire politiche che consentano di progettare e innovare il welfare locale. Ma è oggi necessaria la garanzia di risorse dai vari livelli istituzionali per assicurare la programmazione degli interventi e l’esigibilità delle prestazioni».
Gli assessori chiedono inoltre al governo che venga ricostituito un Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali in cui si dia continuità alle risorse economiche previste negli scorsi anni sui singoli Fondi: «Attualmente il Fondo per la non autosufficienza e il Fondo Nazionale per la famiglia sono stati completamente azzerati, mentre il Fondo Nazionale per le politiche sociali e il Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione sono diminuiti, dal 2008 ad oggi, rispettivamente del 73% e dell’84% e per il 2012 potrebbero anch’essi essere azzerati».
Tra le altre rivendicazioni c’è l’elaborazione di un Piano Straordinario Nazionale Povertà, in particolare per le aree metropolitane, che affronti il tema delle povertà marginali ed estreme.
L'iniziativa, finalizzata a rafforzare la collaborazione tra Comuni, è sostenuta dall'Anci: per adesso aderiscono gli otto Enti firmatari, anche se altre città hanno manifestato interesse a essere coinvolte nel progetto.