Dopo le opere edilizie, le azioni sociali. Nella città “città perduta nascerà presto un ambulatorio socio-sanitario multilingue. Stiamo parlando del Ghetto, l’area delimitata dal Vico Croce Bianca e vico San Filippo, che da alcuni anni è oggetto di un programma di riqualificazione urbana con lo scopo di “generare un nuovo senso di appartenenza degli abitanti”, “promuovere le relazioni sociali” e “offrire una prima risposta sanitaria facilmente fruibile alle fasce più deboli che abitano o gravitano nella zona”.
E a questo proposito, questa mattina, la Giunta comunale ha approvato un protocollo di intesa con la Asl 3 per l’allestimento di un Centro Sanitario Polivalente nei locali di proprietà comunale di vico Croce Bianca 24. «L’ipotesi di aprire un ambulatorio era quasi tramontata – spiega l’assessore alle politiche socio-sanitarie Roberta Papi – a causa delle difficoltà incontrate dalla Asl 3 a reperire il personale necessario al suo funzionamento. Poi le maglie delle assunzioni si sono evidentemente allentate e quindi oggi abbiamo deciso di sottoscrivere un protocollo d’intesa per la realizzazione di questo centro socio-sanitario ». Ma le firme sul protocollo non saranno due ma bensì tre. La convenzione è stata allargata anche all’associazione Afet Aquilone e alla cooperativa Sociale Mater Domina che, nel periodo in cui la Asl 3 sembrava aver rinunciato al progetto, avevano vinto un bando di gara per la gestione dell’ambulatorio. Dietro gli sportelli troverà posto personale adeguatamente formato e multilingue in grado di fornire ascolto, informazioni sui servizi sociosanitari, orientamento, avvio di percorsi individuali di assistenza.
«Con la presenza del terzo settore – conclude l’assessore – l’offerta è ancora più ampia. In maniera particolare la Asl 3 aprirà uno sportello multilingue per informare e dare risposte agli stranieri che spesso trovano difficoltà a spiegare le proprie patologie. Oltre ad una equipe di psicologi è previsto un presidio di infettivologi per contrastare le malattie legate ai fenomeni migratori. Verrà istituita una commissione mista che valuterà le necessità socio-sanitarie più urgenti ».
E a questo proposito, questa mattina, la Giunta comunale ha approvato un protocollo di intesa con la Asl 3 per l’allestimento di un Centro Sanitario Polivalente nei locali di proprietà comunale di vico Croce Bianca 24. «L’ipotesi di aprire un ambulatorio era quasi tramontata – spiega l’assessore alle politiche socio-sanitarie Roberta Papi – a causa delle difficoltà incontrate dalla Asl 3 a reperire il personale necessario al suo funzionamento. Poi le maglie delle assunzioni si sono evidentemente allentate e quindi oggi abbiamo deciso di sottoscrivere un protocollo d’intesa per la realizzazione di questo centro socio-sanitario ». Ma le firme sul protocollo non saranno due ma bensì tre. La convenzione è stata allargata anche all’associazione Afet Aquilone e alla cooperativa Sociale Mater Domina che, nel periodo in cui la Asl 3 sembrava aver rinunciato al progetto, avevano vinto un bando di gara per la gestione dell’ambulatorio. Dietro gli sportelli troverà posto personale adeguatamente formato e multilingue in grado di fornire ascolto, informazioni sui servizi sociosanitari, orientamento, avvio di percorsi individuali di assistenza.
«Con la presenza del terzo settore – conclude l’assessore – l’offerta è ancora più ampia. In maniera particolare la Asl 3 aprirà uno sportello multilingue per informare e dare risposte agli stranieri che spesso trovano difficoltà a spiegare le proprie patologie. Oltre ad una equipe di psicologi è previsto un presidio di infettivologi per contrastare le malattie legate ai fenomeni migratori. Verrà istituita una commissione mista che valuterà le necessità socio-sanitarie più urgenti ».