Al Teatro Stabile, quattro lunedì in compagnia delle letture di Charles Dickens

Quest’anno il ciclo “Grandi Parole” del Teatro Stabile, curato da Aldo Viganò, è dedicato al romanziere inglese, che nel 1844 soggiornò e rimase incantato da Genova dove abitò a Villa Bagnarello, in via S.Nazaro ad Albaro (oggi chiamata Villa Barabino sulla quale nel 1894 venne infissa una lapide sopra la porta per ricordarne il soggiorno), e in seguito nel Palazzo delle Peschiere (Villa Pallavicini). Il primo degli incontri (gratuiti) è il 26 gennaio alle ore 20,30, quando alla Corte del Teatro Stabile si potranno riassaporare le performance che Dickens apriva sempre con la frase: «Ho il piacere di leggere per voi stasera».

Testo Alternativo
Saranno Il romanziere Michele Mari (conduttore) e Omero Antonutti (interprete) i protagonisti al Teatro della Corte del primo appuntamento (“Un canto di Natale”) del ciclo di Grandi Parole. Negli ultimi anni della sua vita, Charles Dickens (1812 – 1870) dedicò una particolare impegno e attenzione all’adattamento delle sue opere letterarie in funzione di una personale lettura sui palcoscenici teatrali o nei circoli culturali dei paesi di lingua anglosassone.

Nacquero così quelli che egli chiamò i Readings: una lunga serie di “performances” da lui gestite in prima persona che, da trionfo a trionfo, lo porteranno sino alla morte in giro per l’Inghilterra e anche in una affollatissima tournée negli Stati Uniti. Il mai sopito amore di Dickens per il teatro trovava in questo modo una compiuta realizzazione nelle sue applauditissime “performances” in veste di autore e di attore. Per i suoi Readings, Dickens adattò alla propria recitazione - “da attore consumato”, scrive il manager teatrale William C. Macready - dodici suoi testi letterari che furono oggetto di centinaia di serate, altri cinque li lesse solo poche volte e cinque ancora li preparò senza però mai leggerli.

È da questo "corpo teatrale” che prendono le mossa i quattro incontri che compongono quest’anno il tradizionale appuntamento con le Grandi Parole, organizzate nella prospettiva che, se la proposta sarà gradita al pubblico, si potrà procedere nelle prossime stagioni anche con altri. Quattro lunedì sera, dunque, in compagnia di Charles Dickens, del suo frac e del piccolo tavolino che costituiva tutta la sua scenografia.

Questo il programma dei quattro lunedì a ingresso libero (ore 20,30):
26 gennaio – Michele Mari introduce Un canto di Natale. Legge Omero Antonutti Tratto dall'omonimo racconto pubblicato nel 1843, è stato questo il primo Reading di Charles Dickens, il quale vi fece ricorso più volte negli anni che precedono il suo debutto professionale sulla scena e lo replicò quasi ininterrottamente sino al suo addio al palcoscenico avvenuto il 15 marzo 1870.
Nel corso degli anni, pur mantenendo intatta la sua struttura narrativa, il testo fu sottoposto più volte a tagli dal suo stesso autore, teatralmente preoccupato soprattutto di evitare troppe "digressioni" su una realtà sociale ed economica dell'Inghilterra che in quegli anni era in continua e veloce trasformazione.

2 febbraio – Ernesto Franco introduce David Copperfield. Legge Massimo Venturiello Nel tradurre in Reading il lungo romanzo che racconta il tragitto esistenziale e culturale di un bambino sino all'età adulta, Dickens ne privilegia soprattutto due distinti nuclei narrativi: da una parte, la vicenda tragica di seduzione e morte che ha come protagonisti Steerforth, Emily e Peggoty; dall'altra, le situazioni comiche vissute soprattutto da David, Dora e Micawber. Egli trasforma così radicalmente la struttura del romanzo originale, ma ne sortisce un Reading assolutamente originale, premiato da uno straordinario successo di pubblico, il quale apprezzò in modo particolare le virtù attoriali del suo autore.

16 febbraio – Melania Mazzucco introduce Il Circolo Pickwick e Oliver Twist. Legge Eros Pagni Due Readings con i quali Dickens isola dal contesto dei suoi celebri romanzi, altrettanti momenti specifici del racconto generale. Il primo concentra l'attenzione sul capitolo 34 di Il circolo Pickwick, sortendo travolgenti situazioni comiche dalla descrizione e dai dialoghi di protagonisti e comprimari di un'esilarante processo per mancata promessa matrimoniale. Nel secondo, intitolato Sikes e Nancy, cancella la storia dell'orfano protagonista del romanzo di riferimento, e concentra l'attenzione su un marginale e tragico fatto di sangue, che gli permette di vestire contemporaneamente i panni dell'assassino e della vittima.

23 febbraio – Giorgio Bertone introduce Dombey e figlio. Legge Massimo Popolizio. È questo il primo Reading che Dickens sceglie di ricavare da un proprio romanzo (Dombey e Figlio) e non solo dai suoi racconti. Nel narrare la breve storia, dalla nascita alla morte, del figlio del ricco signor Dombey, Dickens rielabora e concentra i primi sedici capitoli del romanzo originale, mescolando nella lettura l'esplicito uso del patetico con la leggerezza degli effetti comici. Accolto da un trionfale successo, il Reading aprì la via ad altri esperimenti di teatralizzazione da romanzi, ma Dickens ne diradò progressivamente la lettura temendo che la morte del bambino potesse essere causa di tristezza per il pubblico.

Al Teatro della Corte l’ingresso è libero sino a esaurimento dei posti.
A richiesta saranno rilasciati attestati di frequenza agli insegnanti e agli studenti.

La versione italiana dei Readings è pubblicata dalla casa editrice Marsilio e tradotta da Marisa Sestito(2012) .

Per informazioni: tel 010.5342.301/302/303/304/306
www.teatrostabilegenova.it
26 gennaio 2015
Ultimo aggiornamento: 28/01/2015
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