"Valutazione della domanda di mobilità multimodale AMT-TRENITALIA nel bacino di traffico G". Questo il titolo di una indagine del dipartimento DIEC dell'Università di Genova sull'uso, nel capoluogo ligure, del biglietto integrato bus + treno. I principali risultati dello studio sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Tursi dall’università, dall'assessore alla mobilità del Comune di Genova, Anna Dagnino, e dall'assessore ai trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco.
L'indagine è stata condotta su un campione di 1.500 genovesi stratificato per età, residenza, occupazione e titolo di viaggio abituale. Tre le fasce di età: fino a 19 anni, da 19 a 65 e oltre i 65 anni; tre le principali tipologie di viaggiatori: studenti, lavoratori e pensionati. "Lo studio commissionato dal Comune all'Università di Genova - ha detto l'assessore alla Mobilità Anna Dagnino - è uno strumento importante per valutare l'utilizzo delle diverse modalità di trasporto, soprattutto nella prospettiva della integrazione del servizio prevista dalla legge regionale. I dati documentano le percentuali d'uso del treno e del bus da parte degli acquirenti del biglietto integrato e degli abbonati. Si tratta di informazioni preziose per meglio definire i rapporti tra le aziende".
Da questo studio emerge che usa entrambi i mezzi di trasporto, bus + treno, il 17% dei 230.000 genovesi che ogni giorno scelgono per i loro spostamenti il TPL.
Ci sono alcune zone della città, come la media Valbisagno e il centro est, in cui il biglietto integrato non serve e altre in cui il suo utilizzo è importante. Un dato interessante, per certi versi inatteso, emerge dal numero particolarmente contenuto dei cittadini che in assenza del biglietto integrato si rivolgerebbe al mezzo privato.
Ecco nel dettaglio i dati più significativi scaturiti dall'indagine. L'uso del treno è limitato al 2,8% del campione. Il 17% utilizza il biglietto integrato e la fetta maggiore di utenti 80,2% viaggia sui bus. Per fasce d'età: meno di 20 anni (treno 4,8%; bus+treno 13%; bus 82,2%), tra 20 e 65 anni (treno 2,8; treno + bus 22,5% e bus 74,8%); oltre i 65 anni (treno 1,8%; treno+bus 6,4%; bus 91,8).
Sono gli abbonati annuali a utilizzare maggiormente il titolo integrato (58,04%), seguono, con il 30,59% del campione, gli altri titoli di viaggio e in ultimo chi acquista gli abbonamenti settimanali e mensili con l'11,37%.
Ma, se non ci fossero le tariffe integrate come si orienterebbe il 17% degli utenti che utilizzano la combinazione bus/treno? Continuerebbe a utilizzare la formula integrata il 34,9% di chi normalmente usa questa tipo di spostamento; userebbe solo i mezzi Amt il 25,8%, solo il treno il 19,4%; opterebbe per il mezzo privato l'8,5%; mezzo privato più treno il 7%; mezzo privato più bus il 4,4%.
L'indagine è stata condotta su un campione di 1.500 genovesi stratificato per età, residenza, occupazione e titolo di viaggio abituale. Tre le fasce di età: fino a 19 anni, da 19 a 65 e oltre i 65 anni; tre le principali tipologie di viaggiatori: studenti, lavoratori e pensionati. "Lo studio commissionato dal Comune all'Università di Genova - ha detto l'assessore alla Mobilità Anna Dagnino - è uno strumento importante per valutare l'utilizzo delle diverse modalità di trasporto, soprattutto nella prospettiva della integrazione del servizio prevista dalla legge regionale. I dati documentano le percentuali d'uso del treno e del bus da parte degli acquirenti del biglietto integrato e degli abbonati. Si tratta di informazioni preziose per meglio definire i rapporti tra le aziende".
Da questo studio emerge che usa entrambi i mezzi di trasporto, bus + treno, il 17% dei 230.000 genovesi che ogni giorno scelgono per i loro spostamenti il TPL.
Ci sono alcune zone della città, come la media Valbisagno e il centro est, in cui il biglietto integrato non serve e altre in cui il suo utilizzo è importante. Un dato interessante, per certi versi inatteso, emerge dal numero particolarmente contenuto dei cittadini che in assenza del biglietto integrato si rivolgerebbe al mezzo privato.
Ecco nel dettaglio i dati più significativi scaturiti dall'indagine. L'uso del treno è limitato al 2,8% del campione. Il 17% utilizza il biglietto integrato e la fetta maggiore di utenti 80,2% viaggia sui bus. Per fasce d'età: meno di 20 anni (treno 4,8%; bus+treno 13%; bus 82,2%), tra 20 e 65 anni (treno 2,8; treno + bus 22,5% e bus 74,8%); oltre i 65 anni (treno 1,8%; treno+bus 6,4%; bus 91,8).
Sono gli abbonati annuali a utilizzare maggiormente il titolo integrato (58,04%), seguono, con il 30,59% del campione, gli altri titoli di viaggio e in ultimo chi acquista gli abbonamenti settimanali e mensili con l'11,37%.
Ma, se non ci fossero le tariffe integrate come si orienterebbe il 17% degli utenti che utilizzano la combinazione bus/treno? Continuerebbe a utilizzare la formula integrata il 34,9% di chi normalmente usa questa tipo di spostamento; userebbe solo i mezzi Amt il 25,8%, solo il treno il 19,4%; opterebbe per il mezzo privato l'8,5%; mezzo privato più treno il 7%; mezzo privato più bus il 4,4%.