Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
La situazione dell’Hotel Marinella di Nervi è il primo argomento. A proporlo, sono Mario Baroni (Gruppo Misto) e Lilli Lauro (Pdl).
Baroni: nell’approssimarsi della stagione estiva, ripropongo l’interrogazione perché gli abitanti vorrebbero sapere se il Comune e il Demanio intendano lasciare le cose come stanno, con il degrado che avanza. Lauro: posso capire che il Comune sia in difficoltà rispetto alle frane, ma questo degrado è responsabilità politica dell’amministrazione. La passeggiata di Nervi è un biglietto da visita di fronte al mondo. Non capisco il perché di questo “freno a mano” del Comune.
Risponde l’assessore Francesco Miceli: non dimentichiamo che il fallimento della società che gestiva l’impianto risale al 15 dicembre 2012. La direzione Patrimonio ha ben presente la situazione: sono stati effettuati sopralluoghi e sono state interessate le forze di polizia per gli intrusi. Il degrado non è responsabilità del Comune, che si è mosso quando la proprietà era ancora nella disponibilità del curatore. Abbiamo aperto una gara, chiedendo le manifestazioni d’interesse. L’amministrazione ha comunicato al curatore l’avvio delle procedure per l’erogazione delle sanzioni per l’abuso edilizio, in violazione delle norme urbanistiche e paesaggistiche, riconosciuto per una struttura ombreggiante sulla veranda, ordinando la rimozione dell’abuso. Solo in assenza di tale abuso si potrà avviare la gara. Il curatore si è impegnato a demolire il manufatto abusivo entro fine mese. A questo punto si potrà procedere. A meno di ulteriori ostacoli, si spera che all’inizio estate si potrà usufruire della struttura.
Franco De Benedictis (Gruppo Misto) e Matteo Campora (Pdl) chiedono informazioni sul crollo del muraglione in corso Montegrappa.
De Benedictis: dal 22 dicembre, giorno della frana, passo tutti i giorni a controllare. Salvo piccoli interventi di Aster, non ho visto nulla. I cavalletti di Aster sono stati spostati e la gente passa in zona pericolosa. Il semaforo crea code lunghissime nelle ore di maggiore traffico. Campora: la situazione sta creando gravi disagi ai residenti. Si farà un intervento di somma urgenza? Che tipo di intervento sarà?
Risponde l’assessore Gianni Crivello: i lavori sarebbero già partiti, se non ci fosse stato il maltempo. Nel mese di gennaio abbiamo avviato 6 interventi di somma urgenza. Dopo i primi segnali di cedimento, è stato realizzato un progetto. Nel frattempo c’è stato il crollo. I lavori partiranno appena possibile e costeranno circa 100 mila euro.
A seguire, l’interrogazione di Claudio Villa (Pd) sulla possibile costruzione di nuovi colombari e ossari nel cimitero di Montesignano in Valbisagno.
Villa: nel 2010, dopo la riapertura del cimitero di Montesignano, i cittadini avevano dichiarato la volontà di comprare gli ossari e i colombari, operazione a costo zero per il Comune, ma il discorso non è stato portato avanti. I resti dei defunti sono ospitati nella cappella. La presenza di un cimitero funzionante è fondamentale in un quartiere che ha molti nuovi abitanti. Questo e altri cimiteri, della Valbisagno e non solo, possono alleggerire il cimitero di Staglieno.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: quello di Montesignano è un piccolo cimitero eminentemente locale, di superficie ridottissima, dove fino al 2000 non si poteva inumare. Mancano, per questioni di spazio, gli ossari trentennali. Il ritmo di inumazione è di circa 7 salme l’anno. C’è un progetto per nuovi ossari in un terreno adiacente, messo a disposizione gratuitamente da un cittadino. C’è anche un progetto in project financing, ma la soluzione non è considerata conveniente per i costi insiti nella procedura di project financing. In Valbisagno si libereranno vari colombari; non è detto perciò che sia utile costruirne di nuovi.
Chiude il question time il coinvolgimento di Smart City nel progetto di efficientamento energetico dell’Ospedale Galliera. I consiglieri proponenti sono Clizia Nicolella (Lista Doria), Lilli Lauro (Pdl), Guido Grillo (Pdl), Paolo Putti (M5S).
Nicolella: lo spunto viene da un convegno Smart City sull’efficientamento energetico del nuovo complesso. L’idea di installare una nuova struttura sopra l’ospedale ottocentesco non è accettata dalla cittadinanza. Per quanto vecchio da un punto di vista tecnico, l’ospedale ha pregi architettonici e paesaggistici. Il progetto del nuovo Galliera è stato bocciato. Costruendo il nuovo ospedale, si verrebbero a creare due grandi ospedali vicinissimi, lasciando sguarnito il resto della città. Si chiede quale sia la posizione del Comune, considerando che Smart City non è il Comune ma ne è parte, è fortemente collegata. Lauro: grazie a questo progetto del Galliera, si è ottenuto un finanziamento di 3 milioni da un bando europeo. Il discorso riguarda il Galliera e non il Comune. Grillo: il 5 febbraio il vicesindaco ha incontrato il Galliera in seguito alla “riabilitazione” da parte del Consiglio di Stato del progetto già bocciato dal Tar, progetto ridimensionato secondo le richieste della Regione. Chiede informazioni sui progetti Smart City inoltrati: quanti presentati, quanti accolti, quanti in discussione. Putti: non risulta che il ricorso al Tar sia decaduto. Chiedo un chiarimento sulla situazione in generale, un’informazione precisa al consiglio e ai cittadini, considerando anche che sul sito si parla di un coinvolgimento attivo del Comune nel progetto.
Rispondono il vicesindaco Stefano Bernini e l’assessore Francesco Oddone.
Bernini: non è uscito nulla di diverso da quanto si sapeva. Il progetto deve essere rivisto soprattutto dal punto di vista sanitario, sulla base delle nuove normative regionali e della spending review. Bisognerà fare gli studi di fattibilità; solo al termine dell’iter il nuovo progetto sarà sottoposto al Comune. Sarà necessario un accordo di programma con il Galliera e con la Regione. Ci vorrà una norma speciale. Sarà un percorso complesso, che dovrà tenere conto dei vari vincoli. In attesa di un accordo Regione – Galliera, è inutile e prematuro che il Comune prenda posizione. A tempo debito sarà coinvolto in primo luogo il Municipio, per fornire al Consiglio elementi di valutazione.
Oddone: è necessario diradare la nebbia di una comunicazione imprecisa. Come ha detto Lauro, non c’è partecipazione attiva del Comune. Il 30 novembre 2012 il Comune ha dato un appoggio formale al progetto. Oltre a ciò, non c’è alcun ruolo del Comune. Io stesso ho notato inesattezze sul sito del progetto. Al convegno non sono stato invitato; una nostra dirigente ha solo presentato Smart City agli ospiti stranieri. Il progetto in realtà riguarda un software per il miglioramento dell’efficienza termica degli edifici esistenti, non gli edifici nuovi.
Il presidente del Consiglio Comunale ha poi interrotto i lavori per incontrare, insieme ai capigruppo, una delegazione di donne del Centro "Per non subire violenza" già Udi con sede in via Cairoli. Le volontarie protestano per il mancato finanziamento della loro attività, a favore del centro comunale antivolenza di via Mascherona, gestito dall'associazione “Il cerchio delle relazioni”, che ha vinto la gara di assegnazione. Al termine dell'incontro, anche grazie alla presenza del presidente della commissione welfare, Cristina Lodi, si è deciso di dedicare un'intera seduta di commissione a questo tema. L'assessore alle pari opportunità, Elena Fiorini, ha puntualizzato che l'Amministrazione non intende privilegiare il pubblico rispetto al privato, ma creare, intorno al centro comunale antiviolenza di Mascherona, una forte regia pubblica per redistribuire le risorse disponibili. L'assessore alle politiche sociali, Emanuela Fracassi, ha precisato che a Genova abbiamo un’esperienza eccellente sulla violenza di genere. Esistono centri antiviolenza, di cui uno pubblico con personale di Comune e Provincia, affiancato da un’associazione che ha vinto una gara. Il passaggio di gestione dalla Provincia alla conferenza dei sindaci ha comportato diversi passi istituzionali, tra cui i patti di sussidiarietà che devono individuare un percorso e seguirlo sono in fondo. Il patto di sussidiarietà è un patto di cogestione di attività sociali secondo cui l’ente pubblico interviene, cofinanziandoli, gli interventi proposti dal Terzo settore.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede una delibera di consiglio:
Modifiche al regolamento del consiglio comunale
Dopo una discussione articolata e la votazione del regolamento sino all’articolo 21 compreso, la conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare la pratica alla prossima seduta, che riprenderà con la discussione relativa all’articolo 22.
Viene rinviata anche la delibera di giunta:
Adempimenti conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale n. 1280/2012 e correlato parere motivato n. 27 del 9 ottobre 2012, inerente alla valutazione ambientale strategica del progetto preliminare del Puc di Genova. Approvazione di documento di analisi delle prescrizioni regionali e ipotesi di recepimento, con conseguente determinazione delle linee di indirizzo, per l’esame delle osservazioni relative al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale, adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 92 del 7 dicembre 2011, nonché delle linee d’indirizzo per l’ottemperanza alle prescrizioni regionali riguardanti la “Variante generale del settore abitativo – adeguamento del Puc ai sensi della legge regionale 38/2007, articolo 26”-, adottata con deliberazione del Consiglio comunale n. 4/2011 e approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 67/2011, espresse con deliberazione della Giunta regionale n. 1369 del 16/11/2012, ai sensi dell’articolo 26, comma 4, lettera a) della legge regionale n. 38/2007 e successive modifiche e già parzialmente recepite con deliberazione del Consiglio comunale n. 12 del 28/2/2013. Ulteriori determinazioni in merito al procedimento di approvazione del Puc di Genova.
Il consiglio comunale si conclude alle ore 19.25.
La situazione dell’Hotel Marinella di Nervi è il primo argomento. A proporlo, sono Mario Baroni (Gruppo Misto) e Lilli Lauro (Pdl).
Baroni: nell’approssimarsi della stagione estiva, ripropongo l’interrogazione perché gli abitanti vorrebbero sapere se il Comune e il Demanio intendano lasciare le cose come stanno, con il degrado che avanza. Lauro: posso capire che il Comune sia in difficoltà rispetto alle frane, ma questo degrado è responsabilità politica dell’amministrazione. La passeggiata di Nervi è un biglietto da visita di fronte al mondo. Non capisco il perché di questo “freno a mano” del Comune.
Risponde l’assessore Francesco Miceli: non dimentichiamo che il fallimento della società che gestiva l’impianto risale al 15 dicembre 2012. La direzione Patrimonio ha ben presente la situazione: sono stati effettuati sopralluoghi e sono state interessate le forze di polizia per gli intrusi. Il degrado non è responsabilità del Comune, che si è mosso quando la proprietà era ancora nella disponibilità del curatore. Abbiamo aperto una gara, chiedendo le manifestazioni d’interesse. L’amministrazione ha comunicato al curatore l’avvio delle procedure per l’erogazione delle sanzioni per l’abuso edilizio, in violazione delle norme urbanistiche e paesaggistiche, riconosciuto per una struttura ombreggiante sulla veranda, ordinando la rimozione dell’abuso. Solo in assenza di tale abuso si potrà avviare la gara. Il curatore si è impegnato a demolire il manufatto abusivo entro fine mese. A questo punto si potrà procedere. A meno di ulteriori ostacoli, si spera che all’inizio estate si potrà usufruire della struttura.
Franco De Benedictis (Gruppo Misto) e Matteo Campora (Pdl) chiedono informazioni sul crollo del muraglione in corso Montegrappa.
De Benedictis: dal 22 dicembre, giorno della frana, passo tutti i giorni a controllare. Salvo piccoli interventi di Aster, non ho visto nulla. I cavalletti di Aster sono stati spostati e la gente passa in zona pericolosa. Il semaforo crea code lunghissime nelle ore di maggiore traffico. Campora: la situazione sta creando gravi disagi ai residenti. Si farà un intervento di somma urgenza? Che tipo di intervento sarà?
Risponde l’assessore Gianni Crivello: i lavori sarebbero già partiti, se non ci fosse stato il maltempo. Nel mese di gennaio abbiamo avviato 6 interventi di somma urgenza. Dopo i primi segnali di cedimento, è stato realizzato un progetto. Nel frattempo c’è stato il crollo. I lavori partiranno appena possibile e costeranno circa 100 mila euro.
A seguire, l’interrogazione di Claudio Villa (Pd) sulla possibile costruzione di nuovi colombari e ossari nel cimitero di Montesignano in Valbisagno.
Villa: nel 2010, dopo la riapertura del cimitero di Montesignano, i cittadini avevano dichiarato la volontà di comprare gli ossari e i colombari, operazione a costo zero per il Comune, ma il discorso non è stato portato avanti. I resti dei defunti sono ospitati nella cappella. La presenza di un cimitero funzionante è fondamentale in un quartiere che ha molti nuovi abitanti. Questo e altri cimiteri, della Valbisagno e non solo, possono alleggerire il cimitero di Staglieno.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: quello di Montesignano è un piccolo cimitero eminentemente locale, di superficie ridottissima, dove fino al 2000 non si poteva inumare. Mancano, per questioni di spazio, gli ossari trentennali. Il ritmo di inumazione è di circa 7 salme l’anno. C’è un progetto per nuovi ossari in un terreno adiacente, messo a disposizione gratuitamente da un cittadino. C’è anche un progetto in project financing, ma la soluzione non è considerata conveniente per i costi insiti nella procedura di project financing. In Valbisagno si libereranno vari colombari; non è detto perciò che sia utile costruirne di nuovi.
Chiude il question time il coinvolgimento di Smart City nel progetto di efficientamento energetico dell’Ospedale Galliera. I consiglieri proponenti sono Clizia Nicolella (Lista Doria), Lilli Lauro (Pdl), Guido Grillo (Pdl), Paolo Putti (M5S).
Nicolella: lo spunto viene da un convegno Smart City sull’efficientamento energetico del nuovo complesso. L’idea di installare una nuova struttura sopra l’ospedale ottocentesco non è accettata dalla cittadinanza. Per quanto vecchio da un punto di vista tecnico, l’ospedale ha pregi architettonici e paesaggistici. Il progetto del nuovo Galliera è stato bocciato. Costruendo il nuovo ospedale, si verrebbero a creare due grandi ospedali vicinissimi, lasciando sguarnito il resto della città. Si chiede quale sia la posizione del Comune, considerando che Smart City non è il Comune ma ne è parte, è fortemente collegata. Lauro: grazie a questo progetto del Galliera, si è ottenuto un finanziamento di 3 milioni da un bando europeo. Il discorso riguarda il Galliera e non il Comune. Grillo: il 5 febbraio il vicesindaco ha incontrato il Galliera in seguito alla “riabilitazione” da parte del Consiglio di Stato del progetto già bocciato dal Tar, progetto ridimensionato secondo le richieste della Regione. Chiede informazioni sui progetti Smart City inoltrati: quanti presentati, quanti accolti, quanti in discussione. Putti: non risulta che il ricorso al Tar sia decaduto. Chiedo un chiarimento sulla situazione in generale, un’informazione precisa al consiglio e ai cittadini, considerando anche che sul sito si parla di un coinvolgimento attivo del Comune nel progetto.
Rispondono il vicesindaco Stefano Bernini e l’assessore Francesco Oddone.
Bernini: non è uscito nulla di diverso da quanto si sapeva. Il progetto deve essere rivisto soprattutto dal punto di vista sanitario, sulla base delle nuove normative regionali e della spending review. Bisognerà fare gli studi di fattibilità; solo al termine dell’iter il nuovo progetto sarà sottoposto al Comune. Sarà necessario un accordo di programma con il Galliera e con la Regione. Ci vorrà una norma speciale. Sarà un percorso complesso, che dovrà tenere conto dei vari vincoli. In attesa di un accordo Regione – Galliera, è inutile e prematuro che il Comune prenda posizione. A tempo debito sarà coinvolto in primo luogo il Municipio, per fornire al Consiglio elementi di valutazione.
Oddone: è necessario diradare la nebbia di una comunicazione imprecisa. Come ha detto Lauro, non c’è partecipazione attiva del Comune. Il 30 novembre 2012 il Comune ha dato un appoggio formale al progetto. Oltre a ciò, non c’è alcun ruolo del Comune. Io stesso ho notato inesattezze sul sito del progetto. Al convegno non sono stato invitato; una nostra dirigente ha solo presentato Smart City agli ospiti stranieri. Il progetto in realtà riguarda un software per il miglioramento dell’efficienza termica degli edifici esistenti, non gli edifici nuovi.
Il presidente del Consiglio Comunale ha poi interrotto i lavori per incontrare, insieme ai capigruppo, una delegazione di donne del Centro "Per non subire violenza" già Udi con sede in via Cairoli. Le volontarie protestano per il mancato finanziamento della loro attività, a favore del centro comunale antivolenza di via Mascherona, gestito dall'associazione “Il cerchio delle relazioni”, che ha vinto la gara di assegnazione. Al termine dell'incontro, anche grazie alla presenza del presidente della commissione welfare, Cristina Lodi, si è deciso di dedicare un'intera seduta di commissione a questo tema. L'assessore alle pari opportunità, Elena Fiorini, ha puntualizzato che l'Amministrazione non intende privilegiare il pubblico rispetto al privato, ma creare, intorno al centro comunale antiviolenza di Mascherona, una forte regia pubblica per redistribuire le risorse disponibili. L'assessore alle politiche sociali, Emanuela Fracassi, ha precisato che a Genova abbiamo un’esperienza eccellente sulla violenza di genere. Esistono centri antiviolenza, di cui uno pubblico con personale di Comune e Provincia, affiancato da un’associazione che ha vinto una gara. Il passaggio di gestione dalla Provincia alla conferenza dei sindaci ha comportato diversi passi istituzionali, tra cui i patti di sussidiarietà che devono individuare un percorso e seguirlo sono in fondo. Il patto di sussidiarietà è un patto di cogestione di attività sociali secondo cui l’ente pubblico interviene, cofinanziandoli, gli interventi proposti dal Terzo settore.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede una delibera di consiglio:
Modifiche al regolamento del consiglio comunale
Dopo una discussione articolata e la votazione del regolamento sino all’articolo 21 compreso, la conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare la pratica alla prossima seduta, che riprenderà con la discussione relativa all’articolo 22.
Viene rinviata anche la delibera di giunta:
Adempimenti conseguenti alla deliberazione della Giunta regionale n. 1280/2012 e correlato parere motivato n. 27 del 9 ottobre 2012, inerente alla valutazione ambientale strategica del progetto preliminare del Puc di Genova. Approvazione di documento di analisi delle prescrizioni regionali e ipotesi di recepimento, con conseguente determinazione delle linee di indirizzo, per l’esame delle osservazioni relative al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunale, adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 92 del 7 dicembre 2011, nonché delle linee d’indirizzo per l’ottemperanza alle prescrizioni regionali riguardanti la “Variante generale del settore abitativo – adeguamento del Puc ai sensi della legge regionale 38/2007, articolo 26”-, adottata con deliberazione del Consiglio comunale n. 4/2011 e approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 67/2011, espresse con deliberazione della Giunta regionale n. 1369 del 16/11/2012, ai sensi dell’articolo 26, comma 4, lettera a) della legge regionale n. 38/2007 e successive modifiche e già parzialmente recepite con deliberazione del Consiglio comunale n. 12 del 28/2/2013. Ulteriori determinazioni in merito al procedimento di approvazione del Puc di Genova.
Il consiglio comunale si conclude alle ore 19.25.