È stata ufficialmente annunciata questa mattina alla stampa dal sindaco Marco Bucci la candidatura di Genova come Capitale Europea dello Sport. La candidatura è stata avanzata per il 2022 o per il 2023.
Nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi erano presenti Alberto Cirio, deputato al Parlamento europeo, Stefano Anzalone, consigliere delegato alla promozione ed educazione alla sport e Francesco Lupatelli presidente ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport.
Il sindaco Marco Bucci ha lanciato la sfida e annunciato la roadmap che intende seguire per confrontarsi con le città concorrenti. "È una bella gara – ha detto il sindaco – Genova ha tutte le caratteristiche per essere capitale europea dello sport. Ha il mare e quindi da noi si possono praticare tutte le discipline acquatiche che da altre parti non sono possibili. Abbiamo una marcia in più. Non va trascurata la ricaduta economica rappresentata dai fondi che si renderanno disponibili e che serviranno a realizzare impianti sportivi importanti per la città".
Il titolo di Capitale Europea dello Sport è un riconoscimento assegnato annualmente alle città che si contraddistinguono con progetti che seguono i principi etici dello sport. Possono partecipare le 27 capitali nazionali dei Paesi dell'Unione europea e le città con almeno 500 mila abitanti. Le candidate al titolo dovranno preparare un dossier in cui si impegnano, per l'anno d'assegnazione, all'organizzazione di almeno 36 eventi sportivi di spiccato rilievo, nazionale ed internazionale.
Dalle relazioni, che verranno valutate da tre università di Paesi non coinvolti nella selezione, usciranno le due finaliste che si contenderanno la nomina ufficiale che spetta al Parlamento Europeo.
“Una candidatura come quella di Genova – ha detto Stefano Anzalone, consigliere delegato alla promozione ed educazione allo sport – è resa forte anche da una diffusa intelaiatura di associazionismo sportivo che coinvolge in attività sportive di base migliaia di cittadini. La nostra città ha infatti circa 1.200 società sportive dilettantistiche e amatoriali. È un settore molto importante che riceverà, entro il mese di novembre, un finanziamento da parte del Comune di 1.200.000 euro da investire in impiantistica sportiva. Lo scopo è quello di facilitare l'attività sportiva per i giovani e motoria per la terza età".
L'essere Capitale europea dello sport, come ha sottolineato Alberto Cirio, deputato al Parlamento europeo "metterà Genova un passo davanti alle altre città nella programmazione dei fondi europei necessari a ristrutturare e recuperare gli impianti sportivi rendendoli maggiormente fruibili, moderni e sicuri".
Nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi erano presenti Alberto Cirio, deputato al Parlamento europeo, Stefano Anzalone, consigliere delegato alla promozione ed educazione alla sport e Francesco Lupatelli presidente ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport.
Il sindaco Marco Bucci ha lanciato la sfida e annunciato la roadmap che intende seguire per confrontarsi con le città concorrenti. "È una bella gara – ha detto il sindaco – Genova ha tutte le caratteristiche per essere capitale europea dello sport. Ha il mare e quindi da noi si possono praticare tutte le discipline acquatiche che da altre parti non sono possibili. Abbiamo una marcia in più. Non va trascurata la ricaduta economica rappresentata dai fondi che si renderanno disponibili e che serviranno a realizzare impianti sportivi importanti per la città".
Il titolo di Capitale Europea dello Sport è un riconoscimento assegnato annualmente alle città che si contraddistinguono con progetti che seguono i principi etici dello sport. Possono partecipare le 27 capitali nazionali dei Paesi dell'Unione europea e le città con almeno 500 mila abitanti. Le candidate al titolo dovranno preparare un dossier in cui si impegnano, per l'anno d'assegnazione, all'organizzazione di almeno 36 eventi sportivi di spiccato rilievo, nazionale ed internazionale.
Dalle relazioni, che verranno valutate da tre università di Paesi non coinvolti nella selezione, usciranno le due finaliste che si contenderanno la nomina ufficiale che spetta al Parlamento Europeo.
“Una candidatura come quella di Genova – ha detto Stefano Anzalone, consigliere delegato alla promozione ed educazione allo sport – è resa forte anche da una diffusa intelaiatura di associazionismo sportivo che coinvolge in attività sportive di base migliaia di cittadini. La nostra città ha infatti circa 1.200 società sportive dilettantistiche e amatoriali. È un settore molto importante che riceverà, entro il mese di novembre, un finanziamento da parte del Comune di 1.200.000 euro da investire in impiantistica sportiva. Lo scopo è quello di facilitare l'attività sportiva per i giovani e motoria per la terza età".
L'essere Capitale europea dello sport, come ha sottolineato Alberto Cirio, deputato al Parlamento europeo "metterà Genova un passo davanti alle altre città nella programmazione dei fondi europei necessari a ristrutturare e recuperare gli impianti sportivi rendendoli maggiormente fruibili, moderni e sicuri".