Dopo quattro sedute pubbliche è arrivato il verdetto della Commissione Blueprint Competition. Dei 76 progetti presentati, su come realizzare il nuovo waterfront di Renzo Piano, nei 100 mila metri quadrati di proprietà del Comune compresi fra l’ex Nira e l’ingresso di piazzale Kennedy, nessuno ha totalizzato il punteggio minimo di 70 punti su 100 necessari per essere proclamati vincitori.
In mancanza del primo classificato il bando prevede la premiazione dei successivi dieci in graduatoria. Sette gli elaborati esclusi perché non rispettavano i criteri dell'anonimato. I primi sei perché avevano allegato il codice identificativo, il settimo perché conteneva la foto dei partecipanti. Tra i dieci vincitori, che si dovranno dividere i 120.000 euro di premio, quattro i gruppi stranieri.
Questi i risultati della commissione presentati questa mattina al Matitone, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Marco Doria, Giuseppe Cappochin, presidente Consiglio nazionale degli architetti, Carlo Berio, esperto in pianificazione urbanistica e progettazione urbana, Stefano Russo, architetto del Renzo Piano Building Workshop, Pasquale Labianca, esperto in valutazioni economiche e finanziarie in materia di interventi di trasformazioni urbane. L'architetto Richard Burdett, professore di Studi urbani presso la London School of Economics and Political Science e direttore di LSE Cities and the Urban Age Programme, che pure è stato presente sino alla conclusione dei lavori della commissione, non ha potuto prendere parte alla conferenza stampa in quanto atteso in giornata a Londra.
"La commissione ha ritenuto - ha spiegato il sindaco Marco Doria - che non vi fosse un vincitore assoluto. Ora abbiamo dieci progetti con delle pari caratteristiche di qualità per interesse e attenzione. Parte da oggi una campagna per fare conoscere nel dettaglio gli elaborati che si concluderà con una grande mostra nel mese di marzo. Il compito dell'amministrazione, che non cambia a fronte di un unico progetto vincitore o di dieci ex equo, è ora quello di trovare delle soluzioni di carattere economico e di attirare degli investitori".
Se verranno presi in considerazione tutti i progetti integrandoli tra loro, o se ne sceglierà uno solo non è stato ancora deciso, in quanto l'esito finale della commissione deve ancora essere valutata nell'ambito delle procedure amministrative. Nel corso della conferenza stampa, però, è emerso che il Blueprint è in grado di sostenersi non solo dal punto di vista urbanistico ma anche economico-finanziario, rispettando il tetto dei 200 milioni.
"Il governo - ha proseguito Doria - ha già stanziato 28,5 milioni di euro per i lavori preliminari alla realizzazione del Blueprint, tra cui la demolizione dell'ex-Nira e l'abbassamento della sopraelevata nel suo tratto terminale. Questi interventi verranno fatti a prescindere da quale sarà il progetto finale in quanto compatibili con qualsiasi soluzione presentata".
Il bando richiedeva ai concorrenti di presentare, oltre a una proposta urbanistico-architettonica, anche un piano economico-finanziario e indicava in 50 milioni il costo delle opere da finanziare con soldi pubblici.
In mancanza del primo classificato il bando prevede la premiazione dei successivi dieci in graduatoria. Sette gli elaborati esclusi perché non rispettavano i criteri dell'anonimato. I primi sei perché avevano allegato il codice identificativo, il settimo perché conteneva la foto dei partecipanti. Tra i dieci vincitori, che si dovranno dividere i 120.000 euro di premio, quattro i gruppi stranieri.
Questi i risultati della commissione presentati questa mattina al Matitone, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Marco Doria, Giuseppe Cappochin, presidente Consiglio nazionale degli architetti, Carlo Berio, esperto in pianificazione urbanistica e progettazione urbana, Stefano Russo, architetto del Renzo Piano Building Workshop, Pasquale Labianca, esperto in valutazioni economiche e finanziarie in materia di interventi di trasformazioni urbane. L'architetto Richard Burdett, professore di Studi urbani presso la London School of Economics and Political Science e direttore di LSE Cities and the Urban Age Programme, che pure è stato presente sino alla conclusione dei lavori della commissione, non ha potuto prendere parte alla conferenza stampa in quanto atteso in giornata a Londra.
"La commissione ha ritenuto - ha spiegato il sindaco Marco Doria - che non vi fosse un vincitore assoluto. Ora abbiamo dieci progetti con delle pari caratteristiche di qualità per interesse e attenzione. Parte da oggi una campagna per fare conoscere nel dettaglio gli elaborati che si concluderà con una grande mostra nel mese di marzo. Il compito dell'amministrazione, che non cambia a fronte di un unico progetto vincitore o di dieci ex equo, è ora quello di trovare delle soluzioni di carattere economico e di attirare degli investitori".
Se verranno presi in considerazione tutti i progetti integrandoli tra loro, o se ne sceglierà uno solo non è stato ancora deciso, in quanto l'esito finale della commissione deve ancora essere valutata nell'ambito delle procedure amministrative. Nel corso della conferenza stampa, però, è emerso che il Blueprint è in grado di sostenersi non solo dal punto di vista urbanistico ma anche economico-finanziario, rispettando il tetto dei 200 milioni.
"Il governo - ha proseguito Doria - ha già stanziato 28,5 milioni di euro per i lavori preliminari alla realizzazione del Blueprint, tra cui la demolizione dell'ex-Nira e l'abbassamento della sopraelevata nel suo tratto terminale. Questi interventi verranno fatti a prescindere da quale sarà il progetto finale in quanto compatibili con qualsiasi soluzione presentata".
Il bando richiedeva ai concorrenti di presentare, oltre a una proposta urbanistico-architettonica, anche un piano economico-finanziario e indicava in 50 milioni il costo delle opere da finanziare con soldi pubblici.