Nessuno dei 76 progetti internazionali del concorso Blueprint Competition, per la ristrutturazione delle aree dell'ex Fiera di Genova, in mostra nell’Auditorium di Palazzo Rosso sino al 4 maggio, verrà accantonato, ma tutti contribuiranno, chi più chi meno, al risultato finale: il nuovo Waterfront di Genova.
Il Blueprint, è una visione della città donata da Renzo Piano Building Workshop - si legge nella prefazione del catalogo della mostra curato dal Settore interventi complessi del Comune di Genova e da Spim Spa - come apporto libero e gratuito per il futuro urbanistico, portuale, industriale e sociale della nostra città.
Il punto di partenza del nuovo Water front è la Blueprint Competition, lo strumento per affrontare, attraverso un concorso di idee, il tema dei vuoti urbani, recuperando la zona dell'ex Fiera Internazionale. E più precisamente le aree affacciate sulle darsene del quartiere fieristico, all’imboccatura del porto e tra l’ingresso di piazzale Kennedy e il palazzo ex Nira, con l’esclusione del padiglione Blu disegnato da Jean Nouvel.
"Questi 76 progetti da oggi in mostra - precisa il sindaco nel corso della presentazione della rassegna alla stampa - dimostrano la qualità e la quantità di lavoro che c'è dietro a questo concorso di idee, provenienti dall'Italia, dall'Europa, dal mondo. Per una scelta della giuria, che io rispetto, nessuno ha vinto, il che non pregiudica il percorso di realizzazione del Waterfront. Adesso abbiamo un ventaglio di idee, soluzioni più articolate, che possono essere viste e verificate e che dimostrano quanto sia grande la potenzialità di quest'area. Ci sono contatti con degli investitori ma non ancora proposte concrete. Il fatto che non sia emerso un vincitore assoluto della competizione, può rappresentare un elemento di attrattività in più. Non un'unica proposta, ma a un bagaglio di idee, a cui si può attingere liberamente".
Le risorse, almeno per iniziare i lavori, ci sono. Sono state ottenute dal Comune, grazie al Patto per Genova. Serviranno a predisporre le aree, demolizione il Palazzo "Nira" e abbassare il tratto finale della sopraelevata.
"Dal punto di vista finanziario - conclude il sindaco - abbiamo acquisito dal governo 28 milioni di euro che servono per una prima sistemazione e infrastrutturazione dell’area, che dovrebbe partire indipendentemente dagli sviluppi progettuali. Inoltre, entro la fine dell'anno, mi auguro si facciano avanti degli imprenditori con dei progetti concreti, perché, senza il contributo di investitori privati, l'area dell'ex Fiera non si trasforma".
"Oggi mettiamo a disposizione della cittadinanza - ha detto Stefano Franciolini presidente di Spim Spa - i risultati di un anno di lavoro da dove ripartiremo per la realizzazione di questo Waterfront importantissimo per Genova. La mostra è molto bella e tutti i 76 progetti meritano di essere guardati. Ci sono anche degli errori - conclude Franciolini - delle cose che non avremmo voluto vedere e delle scelte che non condividiamo, ma nella maggior parte dei casi si tratta di proposte molto interessanti".
Progetti più o meno realistici su un'area particolarmente complessa, che rappresenta la naturale continuazione verso levante del Waterfront del Porto Antico, in una alternanza di percorsi terrestri e marini.
"Tanti progetti che danno un'idea concreta, fisica e visiva di quello che può rappresentare questa grande trasformazione urbana - ha detto l'assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza-. Si tratta di analizzare le proposte alla luce del rapporto che la Fiera di Genova deve conservare con il mare, la città e i quartieri della Foce e di Carignano".
Il Blueprint, è una visione della città donata da Renzo Piano Building Workshop - si legge nella prefazione del catalogo della mostra curato dal Settore interventi complessi del Comune di Genova e da Spim Spa - come apporto libero e gratuito per il futuro urbanistico, portuale, industriale e sociale della nostra città.
Il punto di partenza del nuovo Water front è la Blueprint Competition, lo strumento per affrontare, attraverso un concorso di idee, il tema dei vuoti urbani, recuperando la zona dell'ex Fiera Internazionale. E più precisamente le aree affacciate sulle darsene del quartiere fieristico, all’imboccatura del porto e tra l’ingresso di piazzale Kennedy e il palazzo ex Nira, con l’esclusione del padiglione Blu disegnato da Jean Nouvel.
"Questi 76 progetti da oggi in mostra - precisa il sindaco nel corso della presentazione della rassegna alla stampa - dimostrano la qualità e la quantità di lavoro che c'è dietro a questo concorso di idee, provenienti dall'Italia, dall'Europa, dal mondo. Per una scelta della giuria, che io rispetto, nessuno ha vinto, il che non pregiudica il percorso di realizzazione del Waterfront. Adesso abbiamo un ventaglio di idee, soluzioni più articolate, che possono essere viste e verificate e che dimostrano quanto sia grande la potenzialità di quest'area. Ci sono contatti con degli investitori ma non ancora proposte concrete. Il fatto che non sia emerso un vincitore assoluto della competizione, può rappresentare un elemento di attrattività in più. Non un'unica proposta, ma a un bagaglio di idee, a cui si può attingere liberamente".
Le risorse, almeno per iniziare i lavori, ci sono. Sono state ottenute dal Comune, grazie al Patto per Genova. Serviranno a predisporre le aree, demolizione il Palazzo "Nira" e abbassare il tratto finale della sopraelevata.
"Dal punto di vista finanziario - conclude il sindaco - abbiamo acquisito dal governo 28 milioni di euro che servono per una prima sistemazione e infrastrutturazione dell’area, che dovrebbe partire indipendentemente dagli sviluppi progettuali. Inoltre, entro la fine dell'anno, mi auguro si facciano avanti degli imprenditori con dei progetti concreti, perché, senza il contributo di investitori privati, l'area dell'ex Fiera non si trasforma".
"Oggi mettiamo a disposizione della cittadinanza - ha detto Stefano Franciolini presidente di Spim Spa - i risultati di un anno di lavoro da dove ripartiremo per la realizzazione di questo Waterfront importantissimo per Genova. La mostra è molto bella e tutti i 76 progetti meritano di essere guardati. Ci sono anche degli errori - conclude Franciolini - delle cose che non avremmo voluto vedere e delle scelte che non condividiamo, ma nella maggior parte dei casi si tratta di proposte molto interessanti".
Progetti più o meno realistici su un'area particolarmente complessa, che rappresenta la naturale continuazione verso levante del Waterfront del Porto Antico, in una alternanza di percorsi terrestri e marini.
"Tanti progetti che danno un'idea concreta, fisica e visiva di quello che può rappresentare questa grande trasformazione urbana - ha detto l'assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza-. Si tratta di analizzare le proposte alla luce del rapporto che la Fiera di Genova deve conservare con il mare, la città e i quartieri della Foce e di Carignano".