Il mito di Gilberto Govi affascina oltre quarantamila persone

A cinquant’anni dalla scomparsa del fondatore del teatro dialettale genovese il Comune di Genova ha realizzato una serie di eventi che hanno raccolto un grande consenso da parte di cittadini e turisti, solo la mostra allestita alla loggia di Banchi “L’attore, la maschera, il genovese” è stata visitata da quasi trentaduemila persone ed entro la fine dell’anno alcune parti dell’allestimento troveranno spazio al Museo Biblioteca dell’Attore

immagine mostra govi
La ricorrenza dei cinquant’anni dalla scomparsa di Gilberto Govi (28 aprile 1966) e’ stata l’occasione per ricordare una delle figure più note e amate della nostra città, un simbolo con cui viene identificata l’anima della terra ligure, attraverso una serie di iniziative ed eventi. Un progetto articolato e completo per celebrare e far ricordare la figura di Govi, che si sta avviando al termine.

La mostra, realizzata dal Comune di Genova, curata dal Prof. Eugenio Buonaccorsi e progettata da Guido Fiorato, realizzata presso la suggestiva Loggia dei Mercanti in Piazza Banchi, ha chiuso il 28 agosto, con 31.686 visitatori, e, una parte dell’allestimento, entro la fine dell’anno, andrà a creare una mostra permanente presso il Museo Biblioteca dell’Attore sito nel Palazzo di via del Seminario.

Anche il premio Govi, assegnato il 21 giugno all’attore Luca Zingaretti per il suo “contributo a trasmette¬re, col dialetto, una scossa di vita al lessico in cui si identifica la lingua italiana” e consegnato dal Sindaco Marco Doria, alla presenza dell’Assessore alla cultura di Comune ha visto la partecipazione di un foltissimo pubblico.

Ma le iniziative, oltre alla mostra e al premio, hanno avuto tutte un forte riscontro: dalle celebrazioni, con visite guidate, al cimitero di Staglieno al Convegno Govi da ieri a domani, tenutosi il 5 maggio presso la Sala delle Grida di Palazzo della Borsa e dove hanno partecipato critici, professori universitari, registi televisivi e attori come: Vito Molinari, Eugenio Buonaccorsi, Lorenzo Coveri, Roberto Cuppone, Giulio Baffi, Silvana Zanovello, Claudio Bertieri, Piero Campodonico, Gian Domenico Ricaldone, Giunio Lavizzari Cuneo, Jurij Ferrini e Mauro Pirovano; con l’intento di illustrare i molteplici lati della personalità di Govi. Tutto esaurito anche per la rassegna cinematografica che, nello scorso mese di maggio, ha avuto 3 appuntamenti al palazzo della Borsa e uno al cinema America.

La FITA Liguria (Federazione Italiana del teatro amatoriale), infine, ha curato la messa in scena della commedia “Piggiasse o mà do Rosso o cartà”di Nicolò Bacigalupo. Una fra le prime commedie recitate da Gilberto Govi, e che ebbe unanimi consensi di critica e pubblico. Per l’occasione delle celebrazioni goviane, le Compagnie amatoriali del teatro in genovese hanno dato vita alla “Compagnia Dialettale Nazionale” sotto la direzione di Lucio Dambra Totalizzando al Teatro Stabile di Genova, al Teatro Verdi di Sestri Ponente e al Porto Antico il tutto esaurito.
Un successo che potrebbe anche essere replicato, al Teatro Ariston di Sanremo, al Teatro Cantero di Chiavari ed in due teatri da definire nelle città di Savona e La Spezia.

“Un’icona di straordinaria energia”, aveva detto alla presentazione del progetto l’assessore alla cultura Carla Sibilla, “che incarna tutti i caratteri di una genovesità vissuta nel profondo. La nostra azione è promuovere la città partendo dalle nostre radici e dalla nostra identità. L’occasione delle celebrazioni per Gilberto Govi va esattamente in questa direzione”.

Un obiettivo raggiunto e gradito che sommando il pubblico dei vari eventi supera abbondantemente le 40.000 presenze e che sarà completato dalla pubblicazione di un libro, per fissare e trasmettere anche ai più giovani e in tutta Italia un’immagine complessiva e aggiornata dell’attività e dell’arte di Govi.

Il Comune di Genova è stato affiancato nel percorso delle celebrazioni Goviane da presenze fondamentali di altri Enti quali la Regione Liguria, Il Teatro Stabile di Genova, la Fondazione Carlo Felice,la Fondazione Palazzo Ducale. Oltre a questi soggetti, altre realtà associative e istituzionali, abilitate a fornire contributi specifici in questo o quell’ambito del progetto generale,sono state mobilitate tra cui la Camera di Commercio, il Museo Biblioteca dell’Attore, l’Università di Genova, l’Accademia Ligustica di Belle Arti, diversi teatri e associazioni del mondo del teatro dialettale, che nella nostra regione è complessivamente rappresentato dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale).

31 agosto 2016
Ultimo aggiornamento: 31/08/2016
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