Il Teatro Cargo riapre e presenta la sua stagione, per tutti

Con l’immagine di un guanto da lavoro che porge una rosa, dopo i lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza della struttura di piazza Odicini, il Teatro Cargo riapre e presenta la nuova stagione con una festa aperta alla città. Giovedì 29 settembre si festeggia in teatro dalle 19 con musica klezmer, balcanica, greco-turca, araba in un concerto travolgente con Orchestra Bailam. La presentazione a Tursi. Sibilla: Impegno dell’Amministrazione per il nostro Teatro del Ponente. Vivacità culturale non solo nel centro della città

La locandina della stagione
“La corsa come maratona, capacità di resistere per un lungo periodo, mantenendo il respiro costante, in vista di un obiettivo”. Tra un riferimento a L’arte di correre di Murakami e uno all’atteggiamento positivo di Alex Zanardi, è quella della corsa l’immagine scelta da Laura Sicignano per raccontare l’impegno, la determinazione, la fatica affrontate dalla squadra, tutta al femminile, del Teatro Cargo.

“Con il teatro chiuso all'improvviso per i lavori di messa in sicurezza e tutte le attività spostate altrove in emergenza, abbiamo portato avanti la passata stagione grazie all’aiuto del Comune di Genova e alla solidarietà degli altri teatri, come il Verdi, l’Akropolis e la Tosse – racconta Sicignano – e non a caso, dopo tanti lavori, l’immagine della stagione 2016/2017 è un guanto da operaio che porge una rosa rossa”.

“La presentazione di questa stagione del Teatro Cargo è un momento di grande festa, dopo la faticosa stagione passata con i lavori di ristrutturazione effettuati dal Comune di Genova per mettere in sicurezza la struttura di Voltri – commenta l’assessore alla cultura Carla Sibilla – grazie alla resilienza di Laura Sicignano e alla forte e convinta volontà del Sindaco e dell’amministrazione di investire sul nostro teatro del Ponente, oggi il Cargo riapre con una programmazione che merita di essere fruita da tutta la città da ponente e levante”. Sibilla, nel ricordare l’impegno dell’amministrazione affinché non sia solo il centro città ad avere vivacità culturale, invita tutti i cittadini a partecipare alla festa che ci sarà domani sera, giovedì 29 settembre, al teatro di piazza Odicini, dalle 19.

Ad aprire la stagione, il 13 ottobre, Laura Curino con Scintille per la regia di Laura Sicignano, uno spettacolo che dal 2012 è rappresentato con successo in Italia e all’estero. “Crediamo nel repertorio: quando è buono si può riproporre, come succede all’estero - afferma la regista - e come dimostra Donne in guerra, lo spettacolo-evento che il pubblico ama e torna a vedere di anno in anno, tre, quattro volte, perché riconosce la propria storia e identità, perché questo teatro è vivo e umano”.

Subito dopo Laura Curino è la volta di un’altra attrice, Amanda Sandrelli in Maternity Blues, spettacolo toccante sul tema delle madri assassine, venerdì 14 ottobre.

Il 30 ottobre nel restaurato teatrino di Villa Duchessa, andrà in scena Occhi nudi, storia vera della vita del pittore Utrillo nato da una madre-single, prima modella e poi pittrice. Nel gioiello di Villa Duchessa che, come spiega Sicignano, è il più antico teatro della Liguria, si tornerà a marzo con l’istrionica Elena Dragonetti che interpreterà dieci storie diverse, dieci voci, dieci vite per un ritratto di una Napoli non area geografica circoscritta ma realtà universale, nello spettacolo Dieci, produzione Narramondo e Teatro Altrove.

In collaborazione con il Festival della Scienza , venerdì 4 novembre, l’attore Massimo Schuster renderà divertente e comprensibile a tutti una materia come la fisica con Da Talete a Higgs. Grazie a vari incontri con lo scienziato Carlo Rovelli, l'attore ha trovato il modo di raccontare la nascita e lo sviluppo del pensiero scientifico in Europa, in modo divertente e comprensibile a tutti.

A novembre torna Buio a mezzogiorno (regia di Sicignano, produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse in collaborazione con Teatro Cargo) dal romanzo di Arthur Koestler sullo stalinismo, con un cast tutto al maschile, capeggiato da Aldo Ottobrino e Gianmaria Martini.

Venerdì 2 dicembre ancora letteratura portata a teatro con la prima, genovese, di Madame Bovary a centossessant’anni dalla pubblicazione del romanzo, con Sara Cianfriglia per la regia di Sicignano, mentre il 20 gennaio arriva dal Belgio Max Vadervorst, a farci sognare con il suo L’orchestra di carta.

In occasione del Giorno della Memoria torna a richiesta del pubblico Tra i vivi non posso più stare, liberamente ispirato al testo di Peter Weiss L’istruttoria, creato in collaborazione con Conservatorio Paganini, Accademia delle Belle Arti, Palazzo Ducale, Centro Culturale Primo Levi, Comunità Ebraica di Genova, Goethe Institut. “Un testo molto crudo, quello dei resoconti del processo contro un gruppo di SS e funzionari del Lager di Auschwitz – spiega Sicignano – per uno spettacolo con il pubblico immerso nell'azione scenica, tra video e musica elettronica”.

Sarà una storia d’amore e d’anarchia quella che a febbraio racconterà, sulle musiche del tango, Anna Paola Bardeloni con il suo Milonga Anarquista.

Sempre a febbraio andrà in scena Vivo in una giungla, dormo sulle spine, pluripremiata produzione del Teatro Cargo con i giovani rifugiati coinvolti dal 2011 in un progetto unico in Italia di creazione teatrale (Odissea, Bianco&nero, Compleanno Afghano).

A marzo va In scena a marzo la compagnia genovese del Teatro del Piccione, “piccola, indipendente, caparbia, capace di proporsi anche sul mercato europeo” così la definisce Laura Sicignano, con uno spettacolo adatto al pubblico di tutte le età dal titolo Bestie, sul tema dell'ambiente.

Alla fine di marzo arriva il divertimento raffinato di Le prénom, produzione dello Stabile di Genova che dopo una lunga tournée di successi torna a Genova per chiudere la stagione del Cargo "con una risata".  

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Teatro del Ponente - piazza Odicini, 9 - Genova Voltri
Teatro di Villa Galliera - via Nicolò da Corte, 2 8nel parco di Voltri)






28 settembre 2016
Ultimo aggiornamento: 30/09/2016
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