Imprese ad alta tecnologia:
indagine Dixet-Confindustria

Segnali di ripresa per l’high-tech genovese: cresce fatturato ed export, stabile l’occupazione. Un settore da irrobustire rispondendo alle esigenze delle imprese. Doria: conquistare la frontiera delle nuove tecnologie con interventi a livello centrale e locale

Testo Alternativo
Nella sua storia Genova è stata un incrocio privilegiato tra vie di comunicazione, culture ed esperienze diverse. Al patrimonio di sempre, negli ultimi decenni, la nostra città è riuscita ad aggiungere altre conoscenze, uomini e imprese ad alta tecnologia che oggi contano 14.200 addetti. Il settore high-tech si è dato oggi appuntamento alla Banca d’Italia, per i discutere i risultati dell’ottava Indagine Dixet-Confindustria Genova sulla presenza del distretto tecnologico a Genova. La ricerca è stata presentata da Carlo Castellano Presidente Dixet, presenti Nicola Barbera Direttore Banca d’Italia Genova, Giuseppe Zampini presidente Confindustria Genova e il sindaco di Genova Marco Doria.

Dall’indagine, a cui hanno risposto 85 aziende, emergono, ha detto il presidente di Dixet Carlo Castellano, previsioni positive per il 2014, con un incremento del fatturato (+ 13%), dell’export (+ 27%) e dell’occupazione (+0,1%). Ormai alle spalle il 2013 dove campeggia un fatturato con il segno meno (-4,4 %) dovuto essenzialmente al mercato interno in quanto le esportazioni hanno registrato un terreno positivo del 10%. Le aziende intervistate operano nell’elettronica industriale, automazione, robotica e soprattutto nell’informatica e nel software. L’81% di queste aziende vede con fiducia il futuro del progetto del nuovo arco Scientifico e Tecnologico degli Erzelli e ne conferma il valore strategico. A questo proposito il presidente di Dixet, chiede all’Università di Genova di dare una risposta definitiva entro il mese di marzo sul trasferimento di Ingegneria nel parco tecnologico degli Erzelli.

L’Amministrazione, ha detto il sindaco, a proposito del trasferimento di Ingegneria agli Erzelli, è presente, impegnata e disponibile a svolgere un ruolo in questa vicenda, ma chiede, senza per questo voler svolgere il ruolo di moral suasion o facilitatore di rapporti tra soggetti diversi, la capacità di assunzione di decisioni da parte di tutti. Oggi, nel nostro Paese, c’è bisogno di conquistare molte frontiere, tra cui quella delle nuove tecnologie, con interventi a livello centrale e locale. Questioni strategiche come Smart City, la politica delle aree industriali, i rapporti con i soggetti come IIT e l’associazione “Genova 2021 città della tecnologia”, ha concluso il sindaco, hanno bisogno di coesione, farne a meno non è possibile, è un lusso che non ci possiamo più permettere, soprattutto in un mondo in rapida trasformazione.
genova, 10 marzo 2014
Ultimo aggiornamento: 10/03/2014
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