Il tema centrale dell’avvenimento genovese sarà la costruzione di un mandala di polveri di marmo colorate (a cura dei monaci del monastero di Gaden Jangtse), che rappresenta l’impermanenza insita nelle leggi dell’Universo buddhista. Questa preziosa opera verrà poi dissolta nel mare, al Porto Antico, al termine dell’evento (domenica 6 settembre, ore 18).
Il mandala sarà il contenitore metaforico, nonché il supporto di iniziative artistico–culturali di vario genere. Il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità spirituale del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento etico, morale, culturale e spirituale fondamentale per milioni di persone in tutto il mondo.
L’iniziativa di dedicare a S.S. l’anno tibetano 2142 (iniziato il 19 febbraio 2015 e che terminerà l’8 febbraio 2016), organizzata da tre realtà diverse ma complementari - Fpmt, Comitato Padiglione Tibet e Progetto Eredità del Tibet - vuole essere un omaggio all’opera di questo testimone spirituale del nostro tempo (Premio Nobel per la Pace nel 1989).
L’evento propone parte di quanto presentato recentemente a Venezia, un work in progress denominato padiglione Tibet, che prevede: proiezioni di film, esposizioni di fotografie, conferenze e mercoledì 2 settembre alle ore 17,30 la presentazione del libro “Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet” (foto di Giampietro Mattolin testi di Piero Verni), sempre a Palazzo Ducale.
Infine, per cercare di fornire un quadro realistico e articolato della civiltà tibetana nel suo complesso, di cui ricordiamo sono state distrutte oltre il 90% delle costruzioni artistico-culturali, quattordici persone, fra artisti e artigiani (pittori di tangka, esperti dell’intarsio ligneo, tessitori di tappeti e scultori) realizzeranno delle opere d’arte per consentire al pubblico di seguire, momento per momento, le diverse lavorazioni, oltre a poter visitare la mostra fotografica su Amdo, il paese che ha dato i natali al Dalai Lama.
Le varie attività avranno i seguenti orari:
• da mercoledì 2 a venerdì 4, ore 15/19
• sabato 5, dalle 11 alle 20
• domenica 6, dalle 11 alle 18
Un percorso che vuole testimoniare l’importanza della libertà e dei simboli culturali delle civiltà, che il popolo tibetano scacciato dalle proprie terre, ha ricostruito con orgoglio in India.
Per informazioni:
Fb; Anno del Dalai Lama
www.fpmt.it - www.palazzoducale.genova.it - www.padiglionetibet.com - www.heritageoftibet.com - www.dalailamafoundation.org - www.sabsel.com
Il mandala sarà il contenitore metaforico, nonché il supporto di iniziative artistico–culturali di vario genere. Il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità spirituale del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento etico, morale, culturale e spirituale fondamentale per milioni di persone in tutto il mondo.
L’iniziativa di dedicare a S.S. l’anno tibetano 2142 (iniziato il 19 febbraio 2015 e che terminerà l’8 febbraio 2016), organizzata da tre realtà diverse ma complementari - Fpmt, Comitato Padiglione Tibet e Progetto Eredità del Tibet - vuole essere un omaggio all’opera di questo testimone spirituale del nostro tempo (Premio Nobel per la Pace nel 1989).
L’evento propone parte di quanto presentato recentemente a Venezia, un work in progress denominato padiglione Tibet, che prevede: proiezioni di film, esposizioni di fotografie, conferenze e mercoledì 2 settembre alle ore 17,30 la presentazione del libro “Tulku, le incarnazioni mistiche del Tibet” (foto di Giampietro Mattolin testi di Piero Verni), sempre a Palazzo Ducale.
Infine, per cercare di fornire un quadro realistico e articolato della civiltà tibetana nel suo complesso, di cui ricordiamo sono state distrutte oltre il 90% delle costruzioni artistico-culturali, quattordici persone, fra artisti e artigiani (pittori di tangka, esperti dell’intarsio ligneo, tessitori di tappeti e scultori) realizzeranno delle opere d’arte per consentire al pubblico di seguire, momento per momento, le diverse lavorazioni, oltre a poter visitare la mostra fotografica su Amdo, il paese che ha dato i natali al Dalai Lama.
Le varie attività avranno i seguenti orari:
• da mercoledì 2 a venerdì 4, ore 15/19
• sabato 5, dalle 11 alle 20
• domenica 6, dalle 11 alle 18
Un percorso che vuole testimoniare l’importanza della libertà e dei simboli culturali delle civiltà, che il popolo tibetano scacciato dalle proprie terre, ha ricostruito con orgoglio in India.
Per informazioni:
Fb; Anno del Dalai Lama
www.fpmt.it - www.palazzoducale.genova.it - www.padiglionetibet.com - www.heritageoftibet.com - www.dalailamafoundation.org - www.sabsel.com