Luoghi, memoria, tracce nel tempo. La mostra "Corporea" a Sala Dogana

Una mostra che riporta la memoria attraverso le tracce di un passato che tutti noi cerchiamo, sono il fuoco del progetto di Ludovica Virginia Roncallo. Mostra curata da Elena Guarnieri negli spazi di Sala Dogana, fino al 18 febbraio

Testo Alternativo
Corporea è un viaggio attraverso la memoria, la traccia di corpi che hanno indicato un’azione, un passaggio, un tempo passato che ci viene restituito e del quale resta un segno sbiadito.

È la traccia del nostro motus perpetuo, della metamorfosi e della lotta affermazione-negazione. Dei corpi che hanno solcato quel luogo e quella materia, restano pochi segni nascosti, che solo la nostra mente può ricostruire, tassello dopo tassello.

È la memoria di una presenza che si fa lentamente assenza, è la materia che col tempo si deteriora fino a smaterializzarsi in una macchia: l’impronta. Un progetto in cui, Ludovica Virginia Roncallo, classe 1982, dopo aver conseguito la maturità artistica e il diploma in pittura presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, si è specializzata in didattica dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Portando avanti, inoltre, le sue ricerche pedagogiche e antropologiche, focalizzando la sua ricerca sul corpo residuo ponendo l’attenzione alla relazione corpo-spazio-tempo.

I soggetti analizzati si deteriorano, mutano e si dissolvono, come sottoposti ad una scansione, e lentamente la materia lascia spazio all’impronta, testimonianza unica di una presenza divenuta assenza, e sono l’essenza della mostra a Sala Dogana.

Alla radice di tale ricerca si colloca l’esperienza infantile dell’artista, legata alla costante presenza dell’acqua e del fiume, quale luogo di perpetui mutamenti. Ed è proprio questo elemento terrestre che ci accoglie, attraverso la sua forza generatrice di vita, di distruzione e di continue trasformazioni, dove i corpi divengono presenza, assenza o traccia. In questo frangente le opere ci forniscono elementi di ricostruzione e di memoria prima della totale cancellazione.

Le opere proposte sono la restituzione di un processo connesso ai luoghi, alla memoria e al legame indissolubile che unisce un corpo ad un luogo e al tempo. Attraverso l’impiego di materiali di recupero e industriali e all’utilizzo di svariate tecniche che vanno dalla fotografia all’incisione, passando per la pittura, ci si addentra in un insieme di immagini, frutto del deterioramento di corpi, che si rivelano ai nostri occhi attraverso l’indagine e la percezione intima di chi li osserva.

In una sorta di trasfigurazione che da concreta e tangibile muta in una forma più astratta e impalpabile. La mostra è curata da Elena Guarnieri, classe 1980, che dopo avevr lavorato in un atelier di moda a Genova ha curato alcune personali per la galleria il Basilisco, oltre ad aver curato alcune esposizioni anche a livello internazionale.

Informazioni:

Sala Dogana Comune di Genova - Direzione Marketing territoriale, Promozione della città e Attività Culturali Progetto ‘Sala Dogana. Giovani idee in transito’

saladogana@comune.genova.it
www.genovacreativa.it;
www.palazzoducale.genova.it;
pagina facebook: Sala Dogana Genova
13 febbraio 2018
Ultimo aggiornamento: 13/02/2018
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