«E’ un intervento di valorizzazione di un pezzo di storia genovese – dichiara il sindaco Marco Doria - questo percorso permette di passare dal medioevo al rinascimento all’interno di un circuito museale: palazzo Rosso, palazzo Bianco e palazzo Tursi».
«Poter vedere pezzi di storia diversi – commenta Doria - irrobustisce il polo museale di Strada Nuova e oltre all’evidente valenza storica e artistica, ne ha una straordinaria nel qualificare Genova sempre più come città d’arte e di cultura. Via Garibaldi è percorsa da turisti di varie parti del mondo: è un risultato straordinariamente visibile, incontrovertibile. Abbiamo ereditato grandi bellezze, ma il Comune ha lavorato tanto per valorizzarle e presentarle al mondo».
Il camminamento è stato realizzato dalla direzione Lavori Pubblici del Comune di Genova, con un progetto di Mirco Grassi, Luca Patrone e Roberto Grillo, e finanziato con 1,9 milioni di euro di fondi europei del Piano Operativo Regionale (Por).
«E’ frutto di un lavoro sinergico tra Comune e Soprintendenza, una collaborazione che si è rafforzata negli anni – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Crivello – oggi con questa inaugurazione riaffermiamo, in questa città, un ulteriore diritto alla cultura».
Il percorso inizia dalla Loggia di Palazzo Bianco e, passando in un vano interamente vetrato - una sorta di “giardino d’inverno” – è possibile ammirare le arcate superstiti della navata sinistra dell’antica chiesa di San Francesco, oltre una prima esposizione di frammenti marmorei e lapidei provenienti dall’antico convento. L'allestimento dei reperti archeologici è stato curato dallo studio Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni di Brescia.
L’itinerario si conclude in una interessante area di scavo, dove sono stati riportati alla luce gli antichi vani sepolcrali destinati ai frati francescani, adiacenti all’area presbiteriale della chiesa.
«Il nuovo passaggio, con i suoi reperti archeologici, potrà essere ammirato dai visitatori da sabato 27 maggio, in occasione dei Rolli Days - sottolinea l’assessore alla Cultura e Turismo Carla Sibilla – ma invitiamo i genovesi a venire a godere di questa bellezza anche nelle prossime domeniche, quando l’ingresso ai residenti è comunque libero».
E prima di accedere a palazzo Tursi, si può uscire nel giardino superiore di Palazzo Bianco – il giardino archeologico, che accoglie resti architettonici e scultorei di altri edifici medievali andati distrutti nelle trasformazioni urbane ottocentesche - e godere di una piacevole pausa, apprezzando uno dei rari giardini storici ancora esistenti in Strada Nuova.
Il nuovo camminamento è parte integrante del percorso di visita dei Musei di Strada Nuova, sarà quindi possibile accedere con il normale biglietto di ingresso ai Musei.
Info: www.museidigenova.it
«Poter vedere pezzi di storia diversi – commenta Doria - irrobustisce il polo museale di Strada Nuova e oltre all’evidente valenza storica e artistica, ne ha una straordinaria nel qualificare Genova sempre più come città d’arte e di cultura. Via Garibaldi è percorsa da turisti di varie parti del mondo: è un risultato straordinariamente visibile, incontrovertibile. Abbiamo ereditato grandi bellezze, ma il Comune ha lavorato tanto per valorizzarle e presentarle al mondo».
Il camminamento è stato realizzato dalla direzione Lavori Pubblici del Comune di Genova, con un progetto di Mirco Grassi, Luca Patrone e Roberto Grillo, e finanziato con 1,9 milioni di euro di fondi europei del Piano Operativo Regionale (Por).
«E’ frutto di un lavoro sinergico tra Comune e Soprintendenza, una collaborazione che si è rafforzata negli anni – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Crivello – oggi con questa inaugurazione riaffermiamo, in questa città, un ulteriore diritto alla cultura».
Il percorso inizia dalla Loggia di Palazzo Bianco e, passando in un vano interamente vetrato - una sorta di “giardino d’inverno” – è possibile ammirare le arcate superstiti della navata sinistra dell’antica chiesa di San Francesco, oltre una prima esposizione di frammenti marmorei e lapidei provenienti dall’antico convento. L'allestimento dei reperti archeologici è stato curato dallo studio Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni di Brescia.
L’itinerario si conclude in una interessante area di scavo, dove sono stati riportati alla luce gli antichi vani sepolcrali destinati ai frati francescani, adiacenti all’area presbiteriale della chiesa.
«Il nuovo passaggio, con i suoi reperti archeologici, potrà essere ammirato dai visitatori da sabato 27 maggio, in occasione dei Rolli Days - sottolinea l’assessore alla Cultura e Turismo Carla Sibilla – ma invitiamo i genovesi a venire a godere di questa bellezza anche nelle prossime domeniche, quando l’ingresso ai residenti è comunque libero».
E prima di accedere a palazzo Tursi, si può uscire nel giardino superiore di Palazzo Bianco – il giardino archeologico, che accoglie resti architettonici e scultorei di altri edifici medievali andati distrutti nelle trasformazioni urbane ottocentesche - e godere di una piacevole pausa, apprezzando uno dei rari giardini storici ancora esistenti in Strada Nuova.
Il nuovo camminamento è parte integrante del percorso di visita dei Musei di Strada Nuova, sarà quindi possibile accedere con il normale biglietto di ingresso ai Musei.
Info: www.museidigenova.it