A Guangzhou è stata la giornata di Blueprint. Su iniziativa della Console Generale d'Italia Laura Egoli, il progetto è stato presentato dal Sindaco Marco Doria e dal Presidente di Spim, Stefano Franciolini, presso la QWOS, la più importante società di consulenza specializzata nei rapporti imprenditoriali e commerciali con l'Italia.
Introdotto dalla Console Egoli, il Sindaco ha presentato Genova come una delle maggiori città italiane e primo porto del Paese. "Sotto il profilo economico - ha detto il Sindaco - dobbiamo considerare Genova come la porta del nord ovest di Italia: la zona economicamente più robusta del Paese, con Milano e Torino facilmente raggiungibili da Genova in meno di due ore. Genova ha una grande storia, che le ha consegnato uno straordinario patrimonio artistico e culturale. Tale patrimonio la rende molto attrattiva per i flussi turistici internazionali".
Oltre al porto, ha proseguito Doria, Genova è da sempre una città industriale. In una fase di trasformazione economica la storia industriale mantiene la sua presenza in città con grandi imprese multinazionali e settori altamente specializzati come quello delle costruzioni e riparazione di navi e grandi yacht. Tutto ciò garantisce la presenza di una forza lavoro qualificata e preparata.
"Genova - ha detto il Sindaco - come tutte le città italiane non attraversa una fase di crescita quantitativa. Il tema che si propone all'attenzione degli amministratori e degli investitori è quello della riqualificazione urbana: riqualificazione del water front e aree ex industriali. La rigenerazione urbana, unitamente alle ricchezze storico artistiche della città e alla sua favorevole posizione geografica, al centro della riviera ligure, e vicina a luoghi come Portofino e le Cinque Terre, rendono Genova una città di alta qualità ambientale e urbana. Quindi in grado di essere una sede idonea per centri di ricerca (è presente a Genova la sede dell'Istituto Italiano di Tecnologia), centri direzionali".
Ad una domanda sui rapporti fra Genova e Guangzhou il Sindaco ha detto che possono svilupparsi su specifici assi.
Il primo è quello delle relazioni fra i porti. La via commerciale Giangzhou Genova è già un significativo percorso per gli scambi economici fra Cina, Italia ed Europa. In secondo luogo le amministrazioni comunali possono collaborare nei campi della cultura, promozione delle opportunità turistiche, relazioni fra giovani generazioni. Nel memorandum sottoscritto dai Sindaci si parla anche di promozione di rapporti nel campo economico. "Il Comune di Genova - ha detto il sindaco - è pronto a facilitare ogni operatore economico cinese che voglia intraprendere o consolidare i propri rapporti con la realtà economica genovese".
Dopo il Sindaco è intervenuto Marco Sanguineri, direttore dell'Autorità Portuale, che ha ricordato i dati principali del Porto di Genova (2.250.000 contenitori, collegato con 500 porti in tutto il mondo, dalla Cina viene circa il 20% del traffico). "Ogni giorno - ha detto Sanguineri - almeno una nave viene dalla Cina, per la qualità dei servizi portuali, tempi e tariffe". Sanguineri ha ricordato gli investimenti in corso nel Porto di Genova: oltre 340 milioni, più altri 400 previsti per i prossimi anni, sottolineando come l'accordo firmato a Guangzhou serva anche a mettere in contatto e creare sinergia fra gli operatori dei due porti.
Stefano Franciolini, entrando più nel merito di Blueprint, ha ricordato che l'appuntamento di Guangzhou costituisce l'ultima tappa del roadshow di presentazione che ha toccato Ekaterinburg, Astana, Mosca, Guangzhou. Entro un mese finisce il concorso internazionale di idee e si potrà disporre del progetto.
Perché Blueprint? I quartieri fieristici non sono più in mezzo alle città perché si riempiono e si svuotano a seconda delle manifestazioni, creando disagio da una parte e degrado dall'altra. "Per Genova - ha detto Franciolini - si tratta della nuova fase di rilancio del water front, dopo Porto Antico". Poi, rivolgendosi ai possibili investitori (ne erano presenti circa venti) ha spiegato perché è conveniente investire a Genova, in un momento di timida ripresa del mercato immobiliare.
"I motivi sono tre - ha detto Franciolini - Innanzitutto la centralità della posizione rispetto al movimento di merci e persone lungo i principali corridoi della logistica; poi la crescente attrattività turistica e culturale della città; infine la vicinanza con i centri industriali e produttivi del nord Italia, sempre maggiore grazie al miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali. Poi tre motivi finanziari ed economici: il valore iniziale dell'investimento abbastanza basso; la proprietà pubblica destinata ad essere valorizzata e quindi con facilitazioni burocratiche e amministrative e – per concludere - l'intervento del Governo, con uno stanziamento di 28 milioni di euro per la preparazione dell'area destinata al progetto". Franciolini ha poi segnalato che, con Blue Print, Genova potrebbe partecipare nel 2018 ai prossimi Urban Innovation Awards di Guangzhou.
Clement Ding. Direttore sezione meridionale della società QWOS, ha segnalato il momento favorevole per gli investimenti in Italia. In particolare in progetti di innovazione urbana e ambiente. Si è detto anche d'accordo con Doria sul fatto che il punto di forza è la qualità. Tanti investitori cinesi del Guandong investono in Italia, grazie anche alla facilitazione delle procedure per ottenere il permes-so di soggiorno.
In serata il Sindaco Doria ha incontrato Leo, General Manager della Huayi Brothers, una delle più importanti società di produzione cinematografica della Cina. Leo ha illustrato il progetto del Villaggio Italia di Changsha, località a circa 2 ore da Guangzhou, dove i cinesi vogliono far nascere un'importante destinazione turistica per il turismo inbound, interamente dedicata allo stile, prodotti, cultura e tradizione italiana.
Notevole opportunità di allargamento sul mercato cinese, in particolare per aziende italiane, anche artigiane, dei comparti alimentare, ristorazione, alberghiero, prodotti tipici. Sono state ipotizzate collaborazioni nel settore della formazione per i servizi ricettivi e per l'organizzazione di eventi culturali che animeranno il Villaggio, e possibili accordi con il Carlo Felice. L'imprenditore cinese, che sta facendo nella città di Changsha un colossale investimento, è stato invitato a Genova, per incontrare ed approfondire le opportunità e l'eventuale interesse di imprenditori genovesi.
Introdotto dalla Console Egoli, il Sindaco ha presentato Genova come una delle maggiori città italiane e primo porto del Paese. "Sotto il profilo economico - ha detto il Sindaco - dobbiamo considerare Genova come la porta del nord ovest di Italia: la zona economicamente più robusta del Paese, con Milano e Torino facilmente raggiungibili da Genova in meno di due ore. Genova ha una grande storia, che le ha consegnato uno straordinario patrimonio artistico e culturale. Tale patrimonio la rende molto attrattiva per i flussi turistici internazionali".
Oltre al porto, ha proseguito Doria, Genova è da sempre una città industriale. In una fase di trasformazione economica la storia industriale mantiene la sua presenza in città con grandi imprese multinazionali e settori altamente specializzati come quello delle costruzioni e riparazione di navi e grandi yacht. Tutto ciò garantisce la presenza di una forza lavoro qualificata e preparata.
"Genova - ha detto il Sindaco - come tutte le città italiane non attraversa una fase di crescita quantitativa. Il tema che si propone all'attenzione degli amministratori e degli investitori è quello della riqualificazione urbana: riqualificazione del water front e aree ex industriali. La rigenerazione urbana, unitamente alle ricchezze storico artistiche della città e alla sua favorevole posizione geografica, al centro della riviera ligure, e vicina a luoghi come Portofino e le Cinque Terre, rendono Genova una città di alta qualità ambientale e urbana. Quindi in grado di essere una sede idonea per centri di ricerca (è presente a Genova la sede dell'Istituto Italiano di Tecnologia), centri direzionali".
Ad una domanda sui rapporti fra Genova e Guangzhou il Sindaco ha detto che possono svilupparsi su specifici assi.
Il primo è quello delle relazioni fra i porti. La via commerciale Giangzhou Genova è già un significativo percorso per gli scambi economici fra Cina, Italia ed Europa. In secondo luogo le amministrazioni comunali possono collaborare nei campi della cultura, promozione delle opportunità turistiche, relazioni fra giovani generazioni. Nel memorandum sottoscritto dai Sindaci si parla anche di promozione di rapporti nel campo economico. "Il Comune di Genova - ha detto il sindaco - è pronto a facilitare ogni operatore economico cinese che voglia intraprendere o consolidare i propri rapporti con la realtà economica genovese".
Dopo il Sindaco è intervenuto Marco Sanguineri, direttore dell'Autorità Portuale, che ha ricordato i dati principali del Porto di Genova (2.250.000 contenitori, collegato con 500 porti in tutto il mondo, dalla Cina viene circa il 20% del traffico). "Ogni giorno - ha detto Sanguineri - almeno una nave viene dalla Cina, per la qualità dei servizi portuali, tempi e tariffe". Sanguineri ha ricordato gli investimenti in corso nel Porto di Genova: oltre 340 milioni, più altri 400 previsti per i prossimi anni, sottolineando come l'accordo firmato a Guangzhou serva anche a mettere in contatto e creare sinergia fra gli operatori dei due porti.
Stefano Franciolini, entrando più nel merito di Blueprint, ha ricordato che l'appuntamento di Guangzhou costituisce l'ultima tappa del roadshow di presentazione che ha toccato Ekaterinburg, Astana, Mosca, Guangzhou. Entro un mese finisce il concorso internazionale di idee e si potrà disporre del progetto.
Perché Blueprint? I quartieri fieristici non sono più in mezzo alle città perché si riempiono e si svuotano a seconda delle manifestazioni, creando disagio da una parte e degrado dall'altra. "Per Genova - ha detto Franciolini - si tratta della nuova fase di rilancio del water front, dopo Porto Antico". Poi, rivolgendosi ai possibili investitori (ne erano presenti circa venti) ha spiegato perché è conveniente investire a Genova, in un momento di timida ripresa del mercato immobiliare.
"I motivi sono tre - ha detto Franciolini - Innanzitutto la centralità della posizione rispetto al movimento di merci e persone lungo i principali corridoi della logistica; poi la crescente attrattività turistica e culturale della città; infine la vicinanza con i centri industriali e produttivi del nord Italia, sempre maggiore grazie al miglioramento dei collegamenti ferroviari e stradali. Poi tre motivi finanziari ed economici: il valore iniziale dell'investimento abbastanza basso; la proprietà pubblica destinata ad essere valorizzata e quindi con facilitazioni burocratiche e amministrative e – per concludere - l'intervento del Governo, con uno stanziamento di 28 milioni di euro per la preparazione dell'area destinata al progetto". Franciolini ha poi segnalato che, con Blue Print, Genova potrebbe partecipare nel 2018 ai prossimi Urban Innovation Awards di Guangzhou.
Clement Ding. Direttore sezione meridionale della società QWOS, ha segnalato il momento favorevole per gli investimenti in Italia. In particolare in progetti di innovazione urbana e ambiente. Si è detto anche d'accordo con Doria sul fatto che il punto di forza è la qualità. Tanti investitori cinesi del Guandong investono in Italia, grazie anche alla facilitazione delle procedure per ottenere il permes-so di soggiorno.
In serata il Sindaco Doria ha incontrato Leo, General Manager della Huayi Brothers, una delle più importanti società di produzione cinematografica della Cina. Leo ha illustrato il progetto del Villaggio Italia di Changsha, località a circa 2 ore da Guangzhou, dove i cinesi vogliono far nascere un'importante destinazione turistica per il turismo inbound, interamente dedicata allo stile, prodotti, cultura e tradizione italiana.
Notevole opportunità di allargamento sul mercato cinese, in particolare per aziende italiane, anche artigiane, dei comparti alimentare, ristorazione, alberghiero, prodotti tipici. Sono state ipotizzate collaborazioni nel settore della formazione per i servizi ricettivi e per l'organizzazione di eventi culturali che animeranno il Villaggio, e possibili accordi con il Carlo Felice. L'imprenditore cinese, che sta facendo nella città di Changsha un colossale investimento, è stato invitato a Genova, per incontrare ed approfondire le opportunità e l'eventuale interesse di imprenditori genovesi.